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Dichiarazione di Stefano Giovanni MAULLU
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: FI) - Assessore Regione Lombardia (Partito: FI)
Il PdL dice no alle ronde della Lega Nord. Maullu: non servono.
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(05 gennaio 2010) - fonte: La Repubblica - inserita il 05 gennaio 2010 da 1239
La proposta delle ronde leghiste “Milano più sicura” lanciata dal consigliere del consiglio di zona 5 Alessandro Morelli spacca la maggioranza. Nonostante il decreto Maroni che dà il via libera ai controlli delle associazioni di volontari, il Pdl storce il naso. Con l’assessore regionale alla Polizia locale, Stefano Maullu, che dice: «In questo momento in città non se ne sente il bisogno». Meglio proseguire sulla strada del controllo di vicinato, da lui proposto, come l’invito agli amministratori di condominio a segnalare ai vigili «il sovraffollamento negli alloggi e i contratti di affitto irregolari». Entrambe le iniziative suonano come spot elettorali e si basano sull’ormai noto concetto della “sicurezza percepita”. I reati calano, dicono i dati di polizia e carabinieri, ma i cittadini hanno paura. Ecco allora che arrivano i due progetti. L’uno, quello di Maullu, che invita alla delazione, l’altro, del Carroccio, che fa scendere in strada “simpatizzanti” della Lega a presidiare luoghi sensibili come scuole e Navigli. Una proposta, quest’ultima, che prima di arrivare sul tavolo del prefetto dovrà avere il via libera del Comune, sindaco e vicesindaco prima di tutto. Ma se Letizia Moratti, causa nuovo abbassamento di voce, si tiene fuori dallo scontro, Riccardo De Corato, anche assessore alla Sicurezza, sceglie di non rispondere. Forse per non innescare un’altra pericolosa polemica all’interno della maggioranza in materia di sicurezza. Diretta invece la critica di Carlo Fidanza, vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Marino. «La legge è chiara e prevede che le associazioni non siano legate alla politica — dice — Mi pare che una proposta che parte da un consigliere di zona della Lega sia un tentativo di camuffare un’iniziativa politica dietro un gruppo di simpatizzanti». E aggiunge: «Non siamo contro le ronde, al contrario sosteniamo tutto quello che rafforza la sicurezza e serve per fare prevenzione, ma solo nel rispetto della legge. Non sono ammissibili tentativi di aggirarla». Per ora siamo solo agli annunci perché l’iniziativa deve essere appoggiata da Palazzo Marino, ma la polemica è già partita. «Le ronde non devono e non possono sostituirsi alle forze di polizia — continua Maullu — La legge è molto rigida e bisogna vedere se la richiesta rientra all’interno degli articoli stabiliti da Maroni. Detto questo comunque i punti nevralgici indicati da Morelli non mi sembrano così a rischio». Invece, «il controllo di vicinato non ha problemi di orari né di luoghi da stabilire, non ci vuole un’o rganizzazione ma basta la collaborazione dei cittadini che segnalano ai vigili le situazioni fuori dalla normalità». Come la presenza di clandestini negli appartamenti. Anche questa, bisogna dire, è campagna elettorale. Neutrale il prefetto Gian Valerio Lombardi che spiega: «Per ora abbiamo una sola richiesta per le ronde, quella dell’associazione degli ex poliziotti. Se ne arriverà un’altra faremo i consueti accertamenti per vedere se ci sono i requisiti previsti dalla legge per operare». E sulle ronde dice: «A Milano non abbiamo ancora fatto esperienza, quindi non è possibile dare un giudizio in merito. L’idea di per sé può essere utile se è di supporto alle forze dell’ordine».
Fonte: La Repubblica | vai alla pagina » Segnala errori / abusi