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Dichiarazione di Stefano Giovanni MAULLU
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: FI) - Assessore Regione Lombardia (Partito: FI)
Calano i reati a Milano ma non bisogna abbassare la guardia
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(30 dicembre 2009) - fonte: maullu.it - inserita il 30 dicembre 2009 da 1239
C'è stato un calo generalizzato di reati nel 2009 sul 2008 che si attesta intorno al 18% su Milano e provincia e che segue al calo significativo del 2008 sul 2007: qualcuno ipotizzava che la riduzione dei reati nel 2008 fosse dovuta al venire meno degli effetti negativi dell'indulto, in realtà il 2009 conferma che un calo generalizzato c'è ed è legato non solo all'azione di repressione delle forze dell'ordine ma anche a quella di prevenzione con gli strumenti messi a disposizione dal pacchetto sicurezza. Non posso che rallegrarmi per l’importante apporto delle Forze dell’Ordine nella lotta alla criminalità nel nostro territorio. Riguardo alle statistiche bisogna sempre fare attenzione, dato che i numeri, malgrado tutto, possono anche suggerirci ragionamenti sbagliati: per esempio, non tutti i reati vengono denunciati, quindi non tutti rientrano nelle statistiche. Quindi Bisogna rafforzare il sistema di prevenzione e in questo la collaborazione dei cittadini risulta fondamentale. Penso ad esempio ai reati che vedono protagonisti gli anziani che talvolta si vergognano a denunciarli per l’umiliazione di dover ammettere di essere vecchi e indifesi. Ma anche gli immigrati e quel sottobosco spesso impenetrabile di illegalità e sfruttamento che germina nella nostra città, in assenza di denunce per paura o per rassegnazione. Ecco è lì che secondo me bisogna iniziare a esercitare forti pressioni per sgominare quelle organizzazioni criminali che gestiscono i permessi di soggiorno e i documenti falsi, le assunzioni pilotate e gli appartamenti-dormitorio. Ci sono ambiti spesso inesplorati ma non per questo meno pericolosi. Ci sono parrucchiere assunte come colf, alloggi trasformati in foresterie, lavoro minorile e riduzione in schiavitù, strozzinaggio e usura. Spesso, anzi quasi sempre, le vittime sono indotte per paura di ritorsioni, o per smascherare la loro clandestinità, a tacere e subire questo stato di cose. I responsabili sono sia italiani sia stranieri. Tutti accomunati dal desiderio malsano di avvantaggiarsi della manodopera di un immigrato privo di permesso di soggiorno.
Fonte: maullu.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi