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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«L'unico dissenso che Berlusconi accetta è con se stesso»

  • (02 giugno 2009) - fonte: Il Mattino.it - inserita il 02 giugno 2009 da 31

    Franceschini, riferendosi alle accuse del premier alla stampa estera: «Secondo lui siamo noi che manipoliamo e insuffliamo sulla stampa straniera. Certo - ironizza Franceschini - da quando sono segretario ogni mattina chiamo i direttori della stampa estera per ordire il complotto». Franceschini ribadisce poi che il Pd «non si fermerà nella battaglia sui valori, anche a costo di non essere capiti nell'immediato e di perdere qualche voto».

    «Aspettiamo dal premier la prossima promessa roboante che non manterrà».
    «Nelle prossime 48 ore - ha detto Franceschini - ci aspettiamo che Berlusconi faccia una nuova promessa roboante, che poi puntualmente non manterrà dopo le elezioni, come fu la promessa del 2008 di abolire il bollo auto, e il bollo auto c'è ancora».
    Franceschini ha sottolineato una serie di «promesse fatte da Berlusconi e poi tradite su cui è scesa una cappa di silenzio.
    La più clamorosa di queste promesse riguarda Malpensa, che è diventato un aeroporto fantasma e dal quale si tengono ben lontani pur avendo annunciato di voler tenervi il primo Consiglio dei ministri. La seconda promessa tradita riguarda il Mezzogiorno: i fondi per il Sud sono stati tagliati per oltre 20 miliardi per finanziare qualsiasi cosa, dalle multe per le quote latte al tagli dell'Ici per i redditi alti. Stessa sorte per la preannunciata iniziativa di Berlusconi di voler dimezzare i parlamentari: qualcuno ha visto la raccolta delle firme?».
    Franceschini ha attaccato il governo anche per come ha affrontato la crisi economica, evitando di prendere misure di emergenza in favore delle fasce più deboli che non ce la fanno da sole ad aspettare la ripresa, nel 2010 o nel 2011.
    Quando le persone sentono che la crisi e solo un effetto psicologico, aumenta la loro indignazione, specie quando mancano loro le risorse necessarie per andare avanti».

    «Sembra di vendere un detersivo, non un partito»
    ha commentato il leader del Pd secondo il quale «l'idea di Berlusconi di gonfiare e mostrare i muscoli, di fare promesse roboanti e poi di non mantenerle corrisponde per me ad una politica malata».

    «Personalmente non me ne frega niente della popolarità
    afferma Franceschini a Porta a Porta - lui invece oggi ha detto di essere al 45%, con i numeri ha una certa elasticità ma in politica bisogna tornare alla serietà e dire non quello che serve al consenso ma quello che fa bene all'Italia».

    Fonte: Il Mattino.it | vai alla pagina

    Argomenti: promesse, malpensa, malapolitica, pd, porta a porta, Berlusconi Silvio, fondi FAS, crisi economica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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