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Dichiarazione di Rocco BUTTIGLIONE

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC)  - Vicepres. Camera  


 

«Bossi attacca l’Udc? Teme il voto dei moderati» - INTERVISTA

  • (01 giugno 2009) - fonte: Il Mattino - Corrado Castiglione - inserita il 01 giugno 2009 da 4110

    Il Senatùr prima di parlare degli ex dc rilegga la storia, il centrodestra è appiattito sulla Lega

    Basta con l’ostentazione della ricchezza e del potere, basta con i troppi soldi e le troppe belle donne, basta con il machismo: «Berlusconi ha esagerato. La politica ha bisogno di maggiore sobrietà. Mi riferisco al premier e anche a chi lo consiglia». È quanto osserva Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc e vice-presidente a Montecitorio, commentando la vicenda-Noemi. Mentre ancora pesano le parole scagliate dalla Lega Nord contro gli ex democristiani.

    Bossi dice che gli ex dc meritano solo legnate. Che ne dice?

    «Sono espressioni che stanno a metà tra l’arterosclerosi galoppante e la paura del Carroccio di dover competere con l’unica grande forza di opposizione nella contesa del voto dell’area moderata: escludo il Pdl, che è chiaramente succube della Lega. Piuttosto Bossi farebbe bene a studiare la storia e a rispettare quella grande forza politica che seppe fare in tante occasioni il bene dell’Italia».

    Bossi dice anche che gli ex dc sono stati ladri nel creare le quote latte in cambio di un po’ di finanziamenti per il Sud.

    «Senza le quote il latte padano non avrebbe mai invaso l’Europa. Cancellare le quote significa la scomparsa di tantissime aziende. La verità è che Bossi ha perso completamente il senso della realtà».

    Anche la vicenda-Noemi è figlia del clima rovente di questa campagna elettorale?

    «C’è stata una speculazione indegna da parte della sinistra contro Berlusconi, soprattutto quando Franceschini ha detto quelle cose finendo per suscitare la reazione dei figli: ognuno è padre come gli riesce».

    Dunque, Franceschini ha sbagliato. E il premier?

    «Berlusconi ha esagerato».

    In che senso?

    «Non voglio credere alla storia della minorenne. Piuttosto è vero che l’immagine della politica fatta con i troppi soldi, le troppe belle donne, la gioia di vivere fasulla da carta patinata, non è rispettosa della realtà di un paese dove la gente soffre al punto tale per cui la Chiesa promuove raccolte di fondi nelle parrocchie: per tante famiglie quelle pur piccole somme saranno una benedizione. Quindi: in un’Italia così è esagerata l’ostentazione della ricchezza e del potere. Questo vale non solo per Berlusconi, ma anche per tanti esponenti della sua maggioranza».

    Anche la Chiesa ha richiamato i politici a comportamenti più corretti.

    «Non vogliamo fare i moralisti, ma c’è bisogno di maggiore sobrietà». Tra i suoi colleghi c’è chi chiede che Berlusconi riferisca in aula. È questo quanto deve fare? «Certo, un’immagine del tutto distorta è già passata e a questo non si può rimediare. Però credo che la vicenda-Noemi abbia introdotto il sospetto gravissimo e inaccettabile che il premier abbia avuto rapporti con una minorenne. Ebbene, quel sospetto è da codice penale e il premier ha il dovere di fugarlo con chiarezza in Parlamento».

    Basterebbe?

    «Di sicuro poi ci sarebbe bisogno di un cambio di registro e di una maggiore sobrietà nella gestione delle vicende personali. Mi riferisco anche agli attacchi fra i coniugi, laddove si arriva perfino alla diffamazione della donna che è sua moglie».

    A cosa si riferisce?

    «Penso al caso-Lario e a quel titolo di Libero: ”E chi se ne frega?”. Credo che dietro certe espressioni ci siano le responsabilità di chi lavora nell’entourage del presidente del Consiglio. Attorno a lui c’è un giro che non mi piace e aiuta a diffondere un’immagine della politica in cui c’è troppa disinvoltura morale».

    E invece?

    «Invece bisogna cominciare a costruire una classe politica nuova, facendo crescere le persone che credono in qualcosa. È assurda l’idea secondo la quale si possa fare politica senza fede. Bisogna saper stare in mezzo alla gente, pensare alla sostanza delle cose e non all’immagine».

    Di contrasto, queste vicende sembrano rilanciare il ruolo dei politici cattolici. Non crede?

    «Noi andiamo ripetendo che bisogna fare e rifare l’Udc, per ricostruire quel rapporto diretto con il popolo cristiano, che costituisce un prezioso serbatoio di quei valori tanto necessari per riscattare questa politica che è caduta così in basso».

    Fonte: Il Mattino - Corrado Castiglione | vai alla pagina

    Argomenti: Donne, chiesa, malapolitica, udc, cattolici, potere, Bossi Umberto, classe politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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