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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Sulla crisi il governo fa finta di niente. Il messaggio che arriva agli italiani è cavatevela da soli»

  • (01 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 01 giugno 2009 da 31

    Quando è necessario «una forza riformista ha il dovere di alzare la voce»

    La crisi è la prima emergenza del Paese, ma il governo nega che ci sia e boccia tutte le proposte del Pd perché provengono dall’opposizione.
    Quello che gli italiani chiedono al governo è dunque che «non giri la testa dall’altra parte» di fronte alla loro difficoltà: questo, accusa Dario Franceschini, «purtroppo è esattamente quello che è successo nei mesi scorsi», è ciò che il segretario del Pd dice di avere ripetutamente riscontrato nel corso dei suoi giri elettorali.
    Infatti, spiega Franceschini, «mentre altri governi di altri Paesi si sono concentrati per affrontare l'emergenza, da noi c'è stato un atteggiamento diverso. È come se il messaggio fosse di arrangiarsi, di cavarsela da soli in attesa che la crisi in qualche modo finisse.
    Non si può fare, perché c'è chi ha le spalle robuste a sufficienza per aspettare, ma c'è anche chi invece non ce la può fare se non riceve un aiuto dallo Stato. Sono le fasce più deboli, sono quelli che hanno lo stipendio o la pensione e non arrivano a fine mese, i precari, i co.co.pro. e così via».

    Innanzitutto, Franceschini mette in chiaro che «essere una forza riformista non significa non alzare la voce: quando è necessario abbiamo il dovere di alzare la voce - insiste il segretario del Pd - così quando c'è da difendere la nostra Costituzione, le regole della convivenza democratica, la stampa libera in un Paese libero, in queste e in altre circostanze essere forza riformista può voler dire anche dover alzare la voce».

    Insomma, l’opposizione «ha dovere di denunciare le omissioni e i ritardi» dell'attività del governo. A cominciare dalla vicenda Fiat: qui, dice Franceschini, «abbiamo visto in questi giorni che i governi degli altri Paesi si sono impegnati per trovare una soluzione vantaggiosa per le proprie Nazioni, mentre il nostro governo non c'era. I capi di governo degli altri Paesi si sono impegnati 24 ore su 24 e abbiamo visto l'interessamento evidente di Angela Merkel, di Obama, mentre il nostro governo mi è sembrato distratto. Ma queste distrazioni non possono esserci, quando devono essere affrontati problemi di questa importanza».

    Poi il segretario tenta di strappare al governo uno dei suoi fiori all’occhiello, quello germogliato sulla spazzatura di Napoli. Ebbene - dice, in un coro indignato di numerosi esponenti dell’opposizione - perché non si va a dare un’occhiata a Palermo? «È una città invasa dai rifiuti, ci sono le montagne nelle strade, ci sono rifiuti ovunque, ma la città è di destra, la Regione è di destra, così non si vuol far vedere i rifiuti nelle strade, le tv devono stare lontane da lì, non bisogna farlo vedere».

    Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina

    Argomenti: rifiuti, pd, Governo Berlusconi, precarietà, crisi economica, Fiat | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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