Dichiarazione di Gianfranco FINI

Fini ha auspicato che «l`impegno delle istituzioni a tutela del pluralismo, com`è pure nelle preoccupazioni del presidente Zavoli, possa contribuire a far desistere Pannella, il cui contributo alla vita civile e democratica del Paese è unanimemente riconosciuto, da questa forma di protesta che si protrae ormai da cinque giorni con evidente pregiudizio della sua salute».

Marco Pannella mette sotto accusa «il silenzio dei media» sulla partecipazione della Lista Pannella-Bonino alle elezioni europee, la cui campagna elettorale non è sufficientemente coperta dagli organi di informazione, tv in testa. Pannella ha iniziato lo sciopero la notte di venerdì 15 maggio, annunciandolo e spiegando le sue ragioni in una lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nella lettera Pannella sottolineava che, secondo un sondaggio, «l`82% degli italiani ignora, esclude, l`avvenuta presentazione e la presenza della Lista Bonino-Pannella» alle elezioni per il Parlamento Europeo.
«Da questa sera (venerdì scorso, ndr) - ha scritto Pannella al capo dello Stato - inizierò lo sciopero assoluto della fame e della sete, nel quadro del Satyagraha radicale per la Libertà, la Giustizia, la Pace, con la forza e l`amore della verità».
Pannella ha poi lamentato che «la partitocrazia» è riuscita a «sopprimere perfino il diritto tradizionale alle tribune politiche e agli "accessi" dei soggetti politici e sociali». «Da ora al momento del voto - ha spiegato ancora il leader radicale - il programma che dovrebbe garantire in condizioni di par condicio le tribune e i servizi elettorali, è invece architettato in modo tale da assicurare il predominio assoluto di talk-show e telegiornali: vero e proprio monopolio politico incontrollabile e incontrollato di Raiset e del regime partitocratico dominante».
A questa, e non altra - ha aggiunto - la realtà politica italiana quale ci appare: antidemocratica e opposta a un qualsiasi Stato di Diritto.
Non meno, anche se diversamente, che a Tripoli, a Mosca, a Pechino, sempre più capitali di riferimento di questo nostro Paese. A male estremo, Signor Presidente, rimedio estremo (se esiste)», concludeva la lettera.

La lista radicale chiama in causa anche l`Osce: il deputato radicale Matteo Mecacci denuncia, a nome della Lista Bonino-Pannella, all`Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa che «l`Italia si appresta a condurre una campagna elettorale al di fuori degli standard minimi richiesti a tutti i Paesi membri dell`Osce, a partire dal diritto dei cittadini ad essere pienamente informati e di parità di condizioni tra le liste concorrenti».
Mecacci cita un sondaggio dell`istituto Crespi ricerche, secondo cui «solo il 3 per cento dei cittadini italiani è a conoscenza dell`esistenza della Lista Bonino-Pannella tra quelle che concorrono alle prossime elezioni europee, e solo il 15 per cento ne conosce l`esistenza se sollecitato».

Fonte: Secolo d'Italia - Domenico Bruni | vai alla pagina

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