Ti trovi in Home  » Politici  » Roberto MUSACCHIO  » Strasburgo - Sessione parlamentare febbraio 2009

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Roberto MUSACCHIO

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: GUE/NGL) 


 

Strasburgo - Sessione parlamentare febbraio 2009

  • (05 febbraio 2009) - fonte: web site - robertomusacchio - inserita il 05 febbraio 2009 da 4018

    Questa settimana a Straburgo abbiamo affrontato vari temi. La direttiva sulle sanzioni ai datori di lavoro che impiegano migranti in situazione irregoalre su cui abbiamo espresso un voto negativo. Infatti, pur con qualche miglioramento parlamentare relativio al riconoscimento dei diritti di questi lavoratori resta la filosofia del provvedimento che porta alla fine all'espulsione di questii lavoratori, cosa incredibile se pensiamo che stiamo parlando di milioni di casi. L'adozione finale è stata rinviata, ma oggi si è trovato l''accordo politico. Sul caso Battisti abbiamo presentato una nostra risoluzione rispettosa delle prerogative giuridiche internazionali e degli stati nazionali.

    Buona la risoluzione su Guantanamo che s'interfaccia con la decisione del Presidente Obama di chiuderla. Seguono gli interventi in aula su cambiamento climatico e clima. Gli interventi in Seduta plenaria saranno disponibili a breve sul sito www.robertomusacchio.eu Seguono le trascrizioni scritte e in allegato i file audio e video del mio intervento:

    Intervento su crisi automobile: Roberto Musacchio, a nome del gruppo GUE/NGL. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, è ormai evidente che la crisi finanziaria è diventata economica e ora sociale, drammatica.

    Lo dimostra la situazione dell'auto, dove mi pare, concordo con il collega Sacconi, si possa presumere siano a rischio oltre due milioni di posti di lavoro. C'è il rischio che con la crisi vengano espulsi in particolare i soggetti più deboli: i lavoratori anziani e quelli precari. Occorre agire con rapidità e forza. Aiuti ci sono ma bisogna decidere – e questo lo dico al Commissario con chiarezza – se devono essere coordinati a livello europeo, oppure no, come sembra proporre qualche paese peraltro assai grande.

    Io penso che occorra il coordinamento europeo e che occorra che ci siano coordinamenti che vadano in due direzioni: quello dell'innovazione in rapporto al pacchetto clima e, se lo posso citare ancora, al regolamento Sacconi sulle emissioni, e quello sociale. Io penso che nessun lavoratore, a partire da quelli anziani e da quelli precari, debba essere espulso. Non si può fare l'innovazione cacciando i lavoratori.

    Occorre in tal senso anche adeguare il Fondo sulla globalizzazione e riadeguare, perché no, quel Fondo sociale che ora parla di lavoro nuovo da creare ma in modo che risponda anche all'esigenza di non espellere un lavoratore. Ma poi serve che il lavoro in Europa torni ad essere centrale, ad avere quel ruolo che spetta ad esso come fondatore di democrazia.

    Intervento su clima:
    Roberto Musacchio (GUE/NGL). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio dare atto al collega Karl-Heinz Florenz di avere svolto un buon lavoro, frutto di una presenza, di un'attenzione, di una partecipazione costanti.

    La sua relazione è frutto appunto del contributo che egli ha dato al lavoro della commissione, che è stata così ben presieduta dal collega Sacconi, e che ha svolto approfondimento, dibattito, ma soprattutto ha contribuito al ruolo che questo Parlamento ha avuto nell'approvazione del pacchetto clima. Presidente Pöttering, anch'io le consegno il tema di come questo nostro lavoro possa e debba continuare verso Copenaghen.

    Per quanto riguarda adesso la relazione di Florenz, troverei sbagliato alterarne l'equilibrio con emendamenti che a questo punto hanno un carattere ideologico sulla questione del nucleare. Non sono condivisibili, sono fuori contesto al di là del pensiero di chi li propone, alterano il lavoro comune. Mentre pregherei i colleghi di valutare l'inserimento di un emendamento che ho proposto sul rapporto tra il cambio climatico e l'acqua, che mi pare copra uno spazio utile anche alla luce del crescere dell'attenzione degli organismi internazionali, l'IPCC e l'UNEP, che indicano questo tema come decisivo per il futuro e anche in vista dell'appuntamento ad Istanbul del World Water Forum.

    Fonte: web site - robertomusacchio | vai alla pagina

    Argomenti: parlamento europeo, lavoro, Clima, attività politica, nucleare, Parlamento di Strasburgo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (1)

  • Inserito il 05 febbraio 2009 da 4110
    All'europarlamentare Musacchio. Chi rimane fuori dal 'mondo del lavoro' non dico a 50 anni, ma solamente dopo i 35, se non ha un capitale (un'accumulazione primaria di capitale, non i risparmi alle Poste) ha sicuramente una scelta. Il suicidio assistito. Altro che ministro Sacconi e relative, gravi ingerenze sui diritti umani ancor prima che sul Diritto! E mi permetta rammentarle che la società corre molto più in fretta della velocità con cui voi politici agite (ammesso che qualcosa facciate, oltre a mangiare a ufo).

Per scrivere il tuo commento devi essere loggato