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Nucleare: in nome del Dio denaro
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(25 febbraio 2009) - fonte: Sito Italia dei Valori - inserita il 19 giugno 2009 da 5387
Autore Domenico Scilipoti
Riporto il video e il resoconto stenografico del mio intervento alla Camera dei Deputati di ieri, martedi 24 febbraio, in merito al ritorno al nucleare voluto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel 1987, con un referendum abrogativo, gli italiani hanno scelto di cancellare il nucleare. Qualora si volesse tornare indietro non è pensabile che Berlusconi e Scajola firmino accordi unilaterali con la Francia, quantomeno senza un dibattito parlamentare, una forma sicuramente meno partecipativa del referendum ma più consona ad una democrazia.
Testo dell'intervento
"Signor Presidente, onorevoli colleghi, è interessantissimo il dibattito che si è sviluppato in quest'Aula, da ogni punto di vista. Tuttavia, è anche interessante leggere, dai giornali di oggi, di un incontro tra Silvio Berlusconi e il Presidente francese per stipulare un accordo in ordine al nucleare. Mi viene da pensare che tutto ciò che è successo in questi giorni e in questi mesi non è servito a nulla, non ha fatto capire niente, non è stato interessante per nessuno. Questo neo-liberalismo sfrenato, questo modello imprenditoriale a tutti i costi, questo individualismo qualunquista molte volte viene messo al primo posto non nell'interesse di una società che dovrebbe essere al servizio della collettività e dei cittadini ma, invece, a disposizione di una società che ha come obiettivo principale solo il Dio guadagno, cioè operare attraverso dei meccanismi che hanno un ritorno solo ed esclusivamente economico. Perché dico questo? Il nucleare, come molti sostengono e dicono, potrebbe essere l'alternativa o la soluzione di tutti i problemi. In realtà, non è la soluzione di tutti i problemi, ma è il male peggiore che vi possa essere, e ciò per una serie di motivi. L'ho già detto in quest'Aula qualche mese fa, invitando sia coloro che sono intervenuti contro sia i rappresentanti del Governo a prendere atto dei registri dei tumori che vi sono nei comuni vicini alle centrali nucleari, dove vi è un tasso di leucemie che va dal 2 al 5 per cento in più rispetto alla popolazione normale. Il 2 per cento significa, su cento persone, due, su mille, venti e su 10 mila, duecento. Questo significa che abbiamo un tasso di mortalità per malattie degenerative altissimo, prodotto dalle scorie radioattive che sono in prossimità delle centrali nucleari. Lo abbiamo denunciato già in quest'Aula e abbiamo chiesto di riflettere sull'argomento. L'abbiamo chiesto al Governo e anche a coloro i quali, membri di questo Parlamento, avevano preso una posizione a difesa del nucleare. Abbiamo fatto questo non per dire o per sostenere che vogliamo essere bravi o i più bravi, ma soltanto per fare il nostro lavoro di parlamentari, per parlare all'interno del Parlamento e dire ciò che pensiamo, invitando i colleghi non ad accettare per partito preso ciò che diciamo ma a vedere, guardare e capire bene ciò di cui stiamo parlando. Oggi in questa società, che è cartesiana e meccanicistica, chi parla di ecologia o di olismo viene quasi messo alla berlina e forse viene visto come qualcuno che viene dall'altra parte del mondo. Infatti, oggi non si capisce il linguaggio dell'olismo né quello dell'ecologia, ma un solo linguaggio, che è quello meccanicista-cartesiano, è il linguaggio del Dio denaro e del guadagno, che tende a dare la spiegazione e la logica di ogni avvenimento, non per giustificare quello che si deve portare avanti ma per l'obiettivo e l'interesse personale di qualcuno o di alcuni gruppi che mettono a repentaglio la vita dei cittadini. Quando sosteniamo, cari colleghi, egregio Presidente, signor rappresentante del Governo, che vi sono centrali nucleari e rifiuti nucleari sparsi sul territorio nazionale, facciamo anche dei riferimenti. Vi sono già dei registri che documentano effettivamente che vi è un tasso di malattie che va dal 2 al 5 per cento, e ci riferiamo a malattie degenerative. A questo punto apro una parentesi, per coloro i quali non capiscono queste parole, «malattie degenerative»: esse significano Alzheimer, tumore dei polmoni, leucemie, e tutto ciò che è veramente mortale e distruttivo per l'essere umano. Pertanto, questa nostra chiacchierata, questa nostra riflessione all'interno di questo Parlamento dovrebbe portare ognuno di noi, prima di prendere posizione e di esprimere il voto, quanto meno a documentarsi attentamente, per verificare se quanto detto dal collega Scilipoti risponda o no alla realtà. Ma nel caso in cui dovesse rispondere alla realtà, chi voterà a favore del progetto di mandare avanti un sistema che comporta l'alternativa nucleare, si assume e si assumerà una grande responsabilità. Tale responsabilità non è solo ed esclusiva di chi lo fa, ma è una responsabilità anche nei confronti dei propri figli e dei figli di coloro i quali vengono definiti in questo momento, nel senso più nobile della parola, che molti hanno dimenticato, esseri umani. Infatti, la cosa più importante è cercare di garantire la vita e la qualità di vita, e subito dopo trovare soluzione ai problemi. I problemi si risolvono con serietà e con equilibrio, e non certamente con la presa di posizione di oggi del Presidente del Consiglio, che ha firmato un accordo con il Presidente francese sulla questione del nucleare quando ancora all'interno del Parlamento e nel Paese esiste un dibattito. Prima di ogni cosa vi deve essere il dibattito, e subito dopo verranno le soluzioni ai problemi (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori - Congratulazioni)."
Fonte: Sito Italia dei Valori | vai alla pagina » Segnala errori / abusi