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Dichiarazione di Paolo Gaetano Giacomelli

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Napoli (NA)


 

assessore all'Igiene, Napoli: «Siamo allo stremo»

  • (13 novembre 2010) - fonte: Terra - Alessandro De Pascale - inserita il 13 novembre 2010 da 31

    L’assessore comunale all’Igiene Giacomelli parla di una «situazione molto critica perché manca un piano strutturale». Il titolare dell’Ambiente in Regione Romano spera si possa evitare una nuova ordinanza.

    Nella sede del Palazzo del governo il vertice inizia subito dopo pranzo. Arrivano tutti gli attori coinvolti: il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il presidente della Provincia Luigi Cesaro, quello della Regione Stefano Caldoro e gli assessori con delega ai rifiuti. Il clima è infuocato.

    «La situazione è molto critica, in città siamo allo stremo - spiega l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli, prima di entrare in Prefettura -, ma sono ottimista, anche se il vero problema che abbiamo per uscirne è l’assenza di un piano strutturale».

    Era stato proprio lui, lo scorso 4 novembre, a chiedere «all’Ufficio Flussi di poter conferire 400 tonnellate di immondizia nello Stir di Caivano». L’autorizzazione venne data, le strade in parte liberate, riducendo però al collasso tutti e tre i tritovagliatori della provincia di Napoli: Caivano, Giugliano e Tufino, oggi quasi del tutto impossibilitati a ricevere e trattare altri rifiuti.

    Impianti dalla potenzialità autorizzata di 171.500 tonnellate che invece ne riescono a trattare soltanto 26.282.

    Nella città di Napoli inoltre, cala la raccolta differenziata, a differenza dei rifiuti per strada. A settembre era al 16 per cento, rispetto al 17 di agosto e al 21,4 dell’ottobre 2009. Tanto che lo stesso assessore Paolo Giacomelli ammette: «Purtroppo ultimamente siamo peggiorati per motivi tecnici».

    C’è poi il problema della frazione organica, trattata fuori regione per l’assenza di impianti di compostaggio operativi.
    Tanto che l’amministratore delegato dell’azienda di igiene urbana di Napoli, l’Asia, Daniele Fortini, lancia l’allarme:
    «I tre Stir sono congestionati e non riescono più ad evacuare i rifiuti trattati, sia secchi che umidi». Per mettere una toppa alla situazione attuale, il presidente della Regione Campania potrebbe usare di nuovo “la forza” dell’ordinanza, emettendo un nuovo provvedimento per ampliare le discariche esistenti.

    L’assessore all’Ambiente della Regione, Giovanni Romano, durante la riunione in Prefettura, ha spiega che «tutte le ipotesi sono sul tavolo e si valuta attentamente la situazione». Per poi aggiungere: «Spero che alla fine venga evitata l’emissione di una nuova ordinanza».

    Serre, in provincia di Salerno, Caivano e Terzigno, nel napoletano, sono già in allarme.

    «Spero non facciano pagare di nuovo a noi i loro errori», denuncia Massimo Esposito, del comitato anti discarica di Chiaiano. Stessa cosa a Terzigno, dove tornano i blocchi:
    «Di qui non passerà più un solo sacchetto di spazzatura», promettono i manifestanti. La situazione ai piedi del Vesuvio è tornata tesa da quando ieri sono arrivati i risultati delle analisi condotte dal chimico Michele Moscariello per il Comune di Boscoreale.

    Nei pozzi situati nei pressi della discarica Sari sono stati trovati metalli pesanti superiori ai limiti di legge anche di 30 volte. Ma per l’Agenzia per la protezione dell’Ambiente della Campania la composizione chimica dei campioni non porta a ritenere che i superamenti riscontrati «siano correlabili ad infiltrazioni di percolato in falda».

    Fonte: Terra - Alessandro De Pascale | vai alla pagina

    Argomenti: napoli, ambiente, emergenza, rifiuti campania, raccolta differenziata, regione Campania, discariche, igiene, sindaco di Napoli | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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