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Dichiarazione di Roberto MENIA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI)  -  Sottosegretario  Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare (Partito: PdL) 


 

RINNOVABILI, PRODUZIONE COSTOSA SENZA INCENTIVI

  • (14 giugno 2010) - fonte: www.edilportale.com - inserita il 14 giugno 2010 da 14114
    In base ai dati dell’Enea, riportati da Mariani, il costo per la produzione di un megawattora da fonti rinnovabili si attesta sui 140 euro per l’eolico, da 50 a 140 euro per il biogas, 240 euro per le biomasse, 500 euro per il solare e 140 per l’energia prodotta da rifiuti. Più convenienti l’idroelettrico, con un costo variabile dai 75 ai 100 euro, e il geotermico, fisso a 80 euro per megawattora.   Secondo Mariani la situazione potrebbe essere aggravata dalla progressiva riduzione degli incentivi annunciata da alcuni organi di stampa. Ne deriverebbe una destabilizzazione dei mercati, contro la quale sono state chieste risposte certe al Governo.   Dal sottosegretario Roberto Menia, chiamato a rispondere all’interrogazione, sono giunte rassicurazioni basate sull’analisi delle norme vigenti. Nel fotovoltaico i criteri per l'incentivazione sono definiti dal DM 19 febbraio 2007 di cui al Decreto Legislativo 387/2003, che prevede una specifica tariffa incentivante, di importo decrescente e di durata tali da garantire una equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio.   La progressiva diminuzione delle tariffe incentivanti avviene perché lo scopo dell’incentivo è quello di rendere competitiva una tecnologia. È quindi normale che gli aiuti decrescano nel tempo. Dato che negli ultimi anni è stata registrata una sensibile diminuzione dei prezzi dei sistemi fotovoltaici, si ritiene necessario bilanciare il valore delle tariffe incentivanti al fine di non creare una sovra-incentivazione che potrebbe dar luogo a distorsioni nel mercato tecnologico.   In base al DM 19 febbraio 2007, è prevista la ridefinizione delle tariffe incentivanti per gli impianti che entrano in esercizio negli anni successivi al 2010, tenendo conto dell'andamento dei prezzi dei prodotti energetici e dei componenti per gli impianti fotovoltaici. Per questo il nuovo decreto sul conto energia, all’esame della Conferenza Unificata, dovrà migliorare alcuni aspetti di inefficienza, mantenendo invariato il sistema di accesso agli incentivi. Lo schema prevede nuove tariffe in cui le riduzioni apportate non sono superiori alle riduzioni di costo registrate. L'introduzione di nuove classi di potenza consentirà inoltre di individuare tariffe più proporzionate ai costi degli impianti. Il nuovo livello di incentivazione del fotovoltaico, posto a confronto con i sistemi incentivanti degli altri Stati europei, rimarrà comunque vantaggioso e, dunque, in grado di attirare investimenti.   In generale, l’esigenza maggiormente sentita è quella di creare un contesto normativo certo. È quindi utile definire procedure di autorizzazione più semplici e uniformi, provvedere all'emanazione delle linee guida, contenute nel d.lgs 387/2003, concernenti l'autorizzazione unica degli impianti di energia alimentati con fonti rinnovabili. La mancanza di tale provvedimento, infatti, ha finora causato disomogeneità sul territorio.   Secondo Menia dai risultati ottenuti si può evincere la validità del sistema di incentivazione. Durante lo scorso anno sono è stato raggiunto il record di oltre 1 GW di potenza installata nel fotovoltaico, con un incremento del 288 per cento rispetto al 2008. La crescita è stata confermata anche nel settore eolico, che ha potuto contare su nuovi impianti per 5 GW, e nell’idroelettrico, dove con 18 GW di potenza installata l’Italia detiene il primato europeo. Il sottosegretario ha ricordato che il Governo ha posto le fonti rinnovabili tra le priorità della sua politica energetica, inserendole in una strategia complessiva che si poggia su un mix di strumenti, quali efficienza energetica, nucleare, cattura e confinamento dell'anidride carbonica.
    Fonte: www.edilportale.com | vai alla pagina
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