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(08 settembre 2009) - fonte: L'Altro - Anna Simone - inserita il 08 settembre 2009 da 31
Bossi alla festa della Lega nord di Torino dice che Fini «l'è matt» rimarcando le sue posizioni anti-immigrati. Feltri, dal canto suo, insorge sul Giornale di ieri contro il medesimo «uomo del cambiamento», quasi irriconoscibile ormai, almeno se lo si rapporta ai tempi della Legge Bossi-Fini. Con il 733-bis, ultimo pacchetto sicurezza entrato in vigore l'otto agosto, passa di fatto una legge razziale ma, contemporaneamente, sta per essere presentata una proposta di legge bipartisan, a firma di Fabio Granata del Pdl -finiano della prim'ora- e di Sarubi del Pd sulla concessione della cittadinanza e sul diritto di voto agli immigrati.Moderatismo bipartisan? No, rivoluzione all'interno della destra, anzi delle due destre come scriviamo accanto. Sulla pelle degli immigrati finora si è giocata una delle partite più repressive e drammatiche della storia di questo governo, ma a partire da questo potrebbe anche inasprirsi il conflitto all'interno della maggioranza. Ne abbiamo parlato con Fabio Granata, uno dei firmatari della proposta, parlamentare del Pdl.
Quando presentate questa proposta di legge sulla cittadinanza agli immigrati con Sarubi del Pd?
Abbiamo depositato il disegno di legge alla Commissione Affari Costituzionali il 30 luglio, faremo la conferenza stampa il 23 settembre presso la Sala Mappamondo alla camera. E' un' iniziativa bipartisan fondata su due punti essenziali: l'introduzione dello ius soli "temperato" e la riduzione dei termini dai dieci ai cinque anni attraverso un procedimento non più concessorio da parte dello Stato, ma automatico ovvero legato alla volontà e alle conoscenze del richiedente. Diventerebbe cittadino italiano chi nasce in italia da cittadini migranti per il solo fatto che risiedono sul territorio italiano. Si abolisce de facto l'idea di cittadinanza basata sullo ius sanguinis.
Non è una novità però. Giusto Catania aveva già depositato una proposta di legge simile presso il Parlamento europeo. Tra l'altro non sarebbe meglio chiedere un'ampliamento dell'accesso alla cittadinanza su scala europea, piuttosto che solo su base nazionale?
Principio validissimo con cui concordiamo, noi però puntiamo alle politiche di integrazione nazionali degli immigrati e quindi preferiamo agire sull'ipotesi di accesso alla cittadinanza in Italia.
Bossi ieri ha dato del matto a Fini. Dice che sulla cittadinanza e quindi sull'accesso al diritto di voto da parte dei migranti il Pdl perderà voti. Il Secolo, invece, ha elogiato Fini sostenendo la tesi secondo cui la destra oggi dovrebbe essere così come la pensa lui. Voi come rispondete a Bossi?
Il diritto di voto è legato all'accesso alla cittadinanza e quindi infastidisce Bossi. La Lega ha puntato tutto contro l'immigrazione perché così pensa di costruire consenso. Ma è una politica di basso profilo, basata sulla paura e sulla demonizzazione dell'altro. Direi che il loro è un ragionamento miope.
Come vi ponete rispetto al pacchetto sicurezza?
Questa è un'effettiva contraddizione all'interno del Pdl. Noi siamo contrari al "reato di clandestinità", d'altronde siamo stati noi a bloccare le norme sui medici-spia e su quella ancora più infame dei presidi- spia. E' vero che sull'immigrazione irregolare ci vuole rigore, ma occorre anche introdurre il tema della cittadinanza che riguarda le vite delle persone reali, nonché un processo di implementazione per quel che riguarda i diritti individuali. Gli immigrati che vivono regolarmente e risiedono in Italia, i bambini che nascono in Italia non possono essere discriminati su base etnica. A nostro avviso loro sono italiani. Inoltre i migranti sono un'opportunità e non un problema poiché danno nuova spinta ed energia a noi tutti. Sul "reato di clandestinità" la maggioranza farebbe bene a ripensarci anche alla luce della situazione delle carceri che tra qualche mese diventerà esplosiva. Anzi già lo è.
Ma Alfano, il suo Ministro della Giustizia, sostiene che bisogna aprire nuove carceri…
Alfano farebbe meglio a pensare una nuova edilizia, ma solo per costruire più case popolari, per recuperare i centri storici, altro che nuove carceri!
Pensate di farcela?
Ci rendiamo conto che è una partita complicata, ma è un'iniziativa parlamentare e quindi serve per capire se nel Pdl c'è una sensibilità non appiattita sulla Lega. Inoltre è un esperimento per capire se si può costruire una relazione con altri settori del parlamento. Potrebbe essere una proposta rivoluzionaria che inverte anche la logica del governo emergenziale. Quello che procede solo per Decreti.
Feltri sul Giornale di ieri attacca Fini a tutto tondo. Voi come rispondete?
Fini non ha mai fatto killeraggio a differenza di altri, non è mai stato disponibile ad essere utilizzato come un taxi, inoltre il richiamo a tornare nei ranghi è ridicolo poiché il Pdl, così come noi lo concepiamo, non è una caserma bensì un partito plurale e dinamico.
Però la Legge Bossi-Fini rimane non proprio un fiore all'occhiello della vostra storia politica!
Infatti va modificata in alcune parti. E' figlia di un'altra fase politica. Noi lo diciamo da tempo. Ora le questioni sono altre: i valori dell'integrazione e della difesa dei diritti individuali dei migranti.
Insomma mi sembra di capire che alla fine entrerete nel Pd…
Non credo, a meno che non diventi come rifondazione! A parte gli scherzi il Pdl è un progetto ancora aperto, da costruire e speriamo resti una forza dotata di un'identità dinamica e moderna.
Prevedi una guerra con la Lega?
Non credo debbano aprirsi guerre, ma bisogna che ci sia il rispetto delle differenze, che vi sia una reciprocità. Ovviamente anche e soprattutto da parte della Lega.
Fonte: L'Altro - Anna Simone | vai alla pagina » Segnala errori / abusi