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Dichiarazione di Furio COLOMBO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Il carceriere Alfano

  • (27 agosto 2009) - fonte: Micro Mega - inserita il 29 agosto 2009 da 31

    Abbiamo appena ascoltato una frase del ministro della Giustizia Angelino Alfano. Ha detto testualmente:

    “Le carceri italiane possono ospitare 40mila detenuti. Attualmente ce ne sono 60 mila. Ma 20 mila sono stranieri.
    Ciò dimostra che le carcere italiane sono adeguate per gli italiani. Il problema sono i non italiani. Dunque il problema non è un nostro problema.”

    La frase demenziale è stata prontamente rigettata, e non senza imbarazzo, dall’Europa.

    “La gestione della giustizia, ha detto la Commissione europea, spetta ai singoli stati”.

    Probabilmente avrebbero voluto aggiungere: AMMESSO CHE SIANO NELLE MANI DI PERSONE NORMALI.

    Fonte: Micro Mega | vai alla pagina

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Commenti (2)

  • Inserito il 08 settembre 2009 da 10466
    Volevo dire diceva.E'la fretta.Poi il tema stranieri,sè delinquono ed è sotto gli occhi di tutti che lo fanno,quindi non danno un buon esempio di buon cristiano?Dove li mettiamo in un call center o magari gli offriamo una pizza?Li mandiamo in una isola di cui ci faremo carico noi cretini contribuenti della tariffa,e magari impariamo loro l'Italiano,e che magari in un paese ospite lo si rispetta non siamo mica gli Stati Uniti D'America!
  • Inserito il 08 settembre 2009 da 10466
    Bè le carceri sono luoghi in cui ti senti piccolo,piccolo.Con un pugno di mosche in mano.Il problema a me pare al di là delle strumentalizzazioni del Micromega è come rinserire queste persone alla società.Con quali valori,con che tipo o specialità nell'ambito del lavoro,essere riaccettati nelle proprie famiglie.Perchè chiunque entri in carcere è nel bene e nel male spezzato nell'anima e sè non trova riferimenti in questa società tecnologica lontana dai valori naturali,consumista tanto da diventare bramosi del dio danaro,ipocrita perchè da una parte sembra che ti aiuti e dall'altra sferra vigliaccamente i suoi artigli.Mi piace ora ricordare un detto che mi dicceva un mio grande amico di gioventù "Non c'è nu parmu i nettu".A buon intenditore poche parole.Ciao

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