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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«Niente Regione Veneto se la Lega sorpassa»

  • (04 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - inserita il 04 giugno 2009 da 31

    Improvviso, inatteso, l’annuncio di Berlusconi che il prossimo Governatore del Veneto potrebbe non essere Giancarlo Galan è arrivato a ridosso di un voto che in Veneto è atteso anche per verificare la tenuta del Pdl di fronte alla annunciata avanzata della Lega.

    Perché proprio ieri? E perché un’uscita così inattesa, nemmeno pre-anticipata con l’interessato? Perché un’apertura così decisa alla Lega? O si tratta invece di una sferzata ai pidiellini?

    È evidente che al di là delle dichiarazioni di facciata che ostentano ottimismo garantite dai sondaggi, che danno ancora il Pdl in testa in Veneto e in Lombardia, il Cavaliere sente il fiato sul collo dell’alleato Bossi. E non passa giorno senza che Galan mandi messaggi ad Arcore per ricordare a Berlusconi che sulla poltrona di palazzo Balbi lui ci sta benissimo.

    Come spesso accade il premier ha quindi preferito giocare d’anticipo sparigliando le carte, così da ripassare ad altri il cerino acceso. Da un lato il Premier ha messo Galan di fronte a un obbligo: vincere. Solo così il Governatore potrà sentirsi autorizzato e legittimato a chiedere per sè il quarto mandato o a candidarsi per un posto di rilievo a Roma, magari in un colosso di Stato. Tocca quindi a Galan e al Pdl veneto, con i fatti (i voti) smentire gli scenari prospettati dal Cavaliere. Il messaggio è chiaro e non è rivolto solo agli eletti, ma soprattutto agli elettori veneti per incitarli ad andare alle urne sabato e domenica se non vogliono che la loro regione passi nelle mani del Carroccio.

    Un invito che Berlusconi non poteva rivolgere in maniera troppo esplicita per evitare di mettersi in contrapposizione palese con Bossi in un momento delicato come questo. Insomma, se Galan e i veneti vogliono una regione a guida Pdl hanno una sola arma: votare per Berlusconi. Un principio che vale anche per la Lega: e vinca il migliore.

    Ma l’offerta al Carroccio ha un altro risvolto. Il Cavaliere infatti sa che il vero, grande obbiettivo del Senatùr è la guida della Regione Lombardia: è lì il cuore della Lega, è lì che davvero il Carroccio può consolidarsi come forza di un "governo alternativo". Milano è saldamente in mano al Pdl, la Provincia secondo i sondaggi potrebbe arricchire il patrimonio del Cavaliere passando da Penati a Podestà, e l’ultimo piano del Pirellone è occupato da quel Roberto Formigoni forzista della prima ora ma che coltiva da tempo ambizioni di leadership nazionale. Sia nel partito che nel governo.

    A questo punto tocca al capo leghista uscire allo scoperto dichiarando - se lo ritiene - il suo vero obbiettivo. Ma come farebbe a spiegare a Gobbo e compagni che preferisce la parte lombarda a quella veneta?
    Insomma, la mossa di Berlusconi mirava a prendere due piccioni con una fava. Domenica si vedrà se ha centrato l’obbiettivo.

    Fonte: Il Gazzettino.it | vai alla pagina

    Argomenti: pdl, regione veneto, Lega Nord, regione Lombardia, galan, elezioni 2009, crisi politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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