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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) 


 

Governo di responsabilità nazionale, no alle elezioni immediate.

  • (26 gennaio 2008) - fonte: Vertice della Segreteria PD Nazionale - inserita il 29 gennaio 2008 da 31
    No alle elezioni immediate. Sì ad un governo di responsabilità nazionale che si occupi di affrontare, non solo il nodo del sistema di voto, ma anche quella serie di riforme di cui il Paese ha bisogno. E’ quanto scaturito dal vertice del Partito democratico, convocato nella sede di piazza Sant’Anastasia, per analizzare la situazione politica seguita alla caduta del governo Prodi e in vista delle consultazioni aperte oggi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ad esplicitare la posizione del Pd, il vicesegretario Dario Franceschini, che, al termine della riunione ha incontrato i giornalisti. «Quello che abbiamo in mente – ha detto – è un governo di responsabilità nazionale. E’ interesse di tutti, maggioranza e opposizione, costruire un sistema che funzioni, che renda l’Italia competitiva e in grado di decidere». Un secco no a un immediato ritorno alle urne, dunque. «C’è la consapevolezza da parte di tutti – ha sottolineato Franceschini – che ora bisogna giocare a carte scoperte e far capire agli italiani chi è disponibile a far prevalere l’interesse particolare o quello del Paese. Possiamo anche alternarci alla guida del Paese, ma così come sono le cose non possono funzionare». Un vertice, quello tenutosi oggi al loft, che ha visto la partecipazione i tutti i principali esponenti del Pd. Una riunione contraddistinta da una forte compattezza, che ha costituito un grande momento di unità e partecipazione, in un momento così delicato per il Paese e per la stessa democrazia. Il Partito democratico c’è e si impegna a perseguire l’obiettivo che si era prefissato al momento della sua nascita: migliorare, tramite il varo di tutte le riforme necessarie, l’assetto istituzionale della Repubblica. Proprio con questo spirito, il segretario del Partito democratico Walter Veltroni ha affermato di aver molto apprezzato le parole pronunciate oggi dal presidente di Confindustria Luca di Montezemolo, che ha auspicato il varo della riforma elettorale, prima dell’indizione delle elezioni anticipate. «Sono d’accordo – ha detto Veltroni. – Questo è l’impegno mio e del Partito democratico. Concordo anche con le dichiarazioni del presidente di Confcommercio, Sangalli che chiede a tutta la politica il senso di responsabilità necessario ad affrontare questa fase. Sono le parole che ho usato ieri». Ed è con lo stesso spirito che Dario Franceschini, dopo il vertice di piazza Sant’Anastasia, ha espresso rispetto ed apprezzamento le parole pronunciate oggi dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che ha invitato centrodestra e centrosinistra a seguire la via del governo di responsabilità nazionale. Da qui l’appello al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che invece sembra indirizzato a richiedere l’indizione di elezioni anticipate, nonostante gli evidenti, riconosciuti e drammatici limiti dell’attuale sistema di voto. «Ci aspettiamo – ha detto Franceschini – che per una volta Berlusconi guardi agli interessi del Paese». Ulteriore testimonianza della compattezza con la quale il Pd ha deciso di affrontare la situazione venutasi a creare dopo il voto di ieri al Senato, è l’istituzione di un’unità di crisi, annunciata oggi dallo stesso Franceschini. «Il Pd – ha spiegato il vicesegretario – è nel pieno della sua fase costituente quindi abbiamo istituito questa ‘unità di crisi’ per affrontare in modo collegiale i passaggi delicati dei prossimi giorni». La riunione di oggi ha costituito l’atto di nascita di questa formazione, «che – ha sottolineato il numero due del Pd – tornerà a riunirsi presto dopo questo primo incontro». Incontro al quale hanno preso parte, oltre al segretario Walter Veltroni e allo stesso Franceschini, il presidente Romano Prodi, i ministri Massimo D’Alema, Francesco Rutelli, Arturo Parisi, Rosy Bindi, Giuseppe Fioroni, Vannino Chiti, Pierluigi Bersani, il sottosegretario Enrico Letta, i due capigruppo Antonello Soro e Anna Finocchiaro, Marco Follini, Piero Fassino e il coordinatore del Pd Goffredo Bettini. E proprio dalle parole dei partecipanti al summit si denota quella comunanza di intenti nel partito, di cui tutto il Paese, oggi, ha grande bisogno. «La riunione sta andando bene – ha detto Prodi al momento di lasciare il vertice alla volta di Bologna – c’è comunque un accordo crescente nel non volere le elezioni anticipate e di trovare invece una linea comune sulla riforma elettorale». Stessa soddisfazione espressa da Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd-L’Ulivo al Senato: «C’è assoluta unità di intenti. Dalla riunione emerge la conferma della piena disponibilità del Pd a un percorso che cambi almeno la legge elettorale. Diciamo a Berlusconi e al centrodestra che riconsegnare il Paese a questa stessa situazione non è responsabile». Apprezzamento per le parole del leader dell’Udc Casini, in controtendenza alle posizioni espresse dalle forze che fanno riferimento alla vecchia alleanza di centrodestra, è stato espresso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, che ha definito «interessanti» le parole dell’ex presidente della Camera, e dal presidente dei deputati democratici Antonello Soro: «E’ interessante – ha detto anch’egli – che ci sia la disponibilità di qualcuno. La nostra c’è, poi il presidente Giorgio Napolitano saprà fare la regia».
    Fonte: Vertice della Segreteria PD Nazionale | vai alla pagina
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