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» "Lascio il lavoro più bello" - Veltroni si è dimesso da sindaco
Valter VELTRONI in data 13 febbraio 2008
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» Nel mio governo ci saranno 12 ministri e il totale tra ministri, viceministri e sottosegretari dovrà arrivare a 60 unità
Silvio BERLUSCONI in data 08 febbraio 2008
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» Mi dimetto da Sindaco di Roma dopo approvazione piano regolatore
Valter VELTRONI in data 06 febbraio 2008
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» Il no di Casini: «Nessun governo con il centrosinistra» - «I trasformismi sono il cancro dei paesi democratici. Quella di Marini è una missione impossibile»
Pier Ferdinando CASINI in data 02 febbraio 2008
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» Forza Italia ascolti la società
Franco MARINI in data 01 febbraio 2008
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» UN APPELLO AL SENSO DI RESPONSABILITÀ NAZIONALE PER AMORE DELL'ITALIA
Valter VELTRONI in data 01 febbraio 2008
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» Governo: Casini, Marini pensa sia quasi impossibile.
Pier Ferdinando CASINI in data 01 febbraio 2008
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» dimissioni
Andrea ABBAMONTE in data 31 gennaio 2008
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» dimissioni
Luigi NOCERA in data 31 gennaio 2008
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» MURO CONTRO MURO - Berlusconi: l'unica possibilità rimane quella delle elezioni anticipate.
Silvio BERLUSCONI in data 30 gennaio 2008
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» GOVERNO:INCARICO A MARINI FATTO MOLTO RILEVANTE
Ottaviano DEL TURCO in data 30 gennaio 2008
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» Conti pubblici, Bonino: bene giudizio UE su risanamento finanze pubbliche
Emma BONINO in data 30 gennaio 2008
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» Favorevole a un incarico a Marini
Mario BACCINI in data 29 gennaio 2008
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» Governo di riforme per dare stabilità del Paese
Valter VELTRONI in data 29 gennaio 2008
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» Impasse in Regione Veneto. Giaretta: Cdl rissosa e inconcludente
Paolo GIARETTA in data 29 gennaio 2008
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» di Pietro definisce Mastella un "voltagabbana in cerca d'autore"...
Antonio DI PIETRO in data 28 gennaio 2008
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» GOVERNO. FINOCCHIARO: CDL CHE SEMBRA RISORTA E’ LA SOLITA CDL
Anna FINOCCHIARO in data 28 gennaio 2008
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» L'intervista a Martella: 2 mila 500 i circoli del Pd già nati.
Andrea MARTELLA in data 28 gennaio 2008
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» Berlusconi disponibile a dividere responsabilità con esponenti della sinistra.
Silvio BERLUSCONI in data 27 gennaio 2008
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» CASINI:un Governo istituzionale senza FI non avrebbe senso - Intervistato da: Avvenire
Pier Ferdinando CASINI in data 27 gennaio 2008
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» Senza Forza Italia non si fa un altro governo
Giorgio NAPOLITANO in data 26 gennaio 2008
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» E' IL TEMPO DELLA CHIAREZZA, DELLA RESPONSABILITA', DELLA SERENITA'
Valter VELTRONI in data 26 gennaio 2008
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» GOVERNO: FRANCESCHINI, “CI AFFIDIAMO A SAGGEZZA NAPOLITANO” -
Dario FRANCESCHINI in data 26 gennaio 2008
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» Governo di responsabilità nazionale, no alle elezioni immediate.
Dario FRANCESCHINI in data 26 gennaio 2008
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» Mi dimetto da Governatore della Sicilia. E' una decisione irrevocabile.
Salvatore CUFFARO in data 26 gennaio 2008
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» TUTTI APPREZZINO SENSO RESPONSABILITA' CUFFARO
Gianfranco MICCICHE' in data 26 gennaio 2008
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» Salvatore Cuffaro si è dimesso.
Salvatore CUFFARO in data 26 gennaio 2008
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» Salvatore Cuffaro si è dimesso - Casini, sarà assolto, gli sciacalli chiederanno scusa.
Pier Ferdinando CASINI in data 26 gennaio 2008
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» Salvatore Cuffaro si è dimesso - Fini, è un gesto che va apprezzato.
Gianfranco FINI in data 26 gennaio 2008
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» "Me ne vado ma non scomparirò"
Romano PRODI in data 25 gennaio 2008
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» Rivolgiamo quindi un appello alle forze politiche del centrodestra e del centrosinistra per arrivare ad un governo di responsabilita' nazionale
Pier Ferdinando CASINI in data 25 gennaio 2008
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» IdV per elezioni, no governo istituzionale
Antonio DI PIETRO in data 25 gennaio 2008
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» O un governo istituzionale tedesco o al voto coi socialisti (e magari i radicali)
Lanfranco TURCI in data 25 gennaio 2008
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» Senso di responsabilita' e coerenza richiederebbero le dimissioni del presidente dell'Udeur Srour da assessore regionale
Alfonso MASCITELLI in data 25 gennaio 2008
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» Mai più alleati con chi sfiducia Prodi oggi in Senato.
Dario FRANCESCHINI in data 24 gennaio 2008
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» Scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia al Governo Prodi
Stefano CUSUMANO in data 24 gennaio 2008
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» "Per questo, in solitudine, voto la fiducia al governo Prodi".
Stefano CUSUMANO in data 24 gennaio 2008
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» Ho detto a Prodi che non sono disponibile, al Senato voterò no.
Domenico FISICHELLA in data 23 gennaio 2008
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» Stasera l'Udeur confluira' nel centrodestra
Silvio BERLUSCONI in data 23 gennaio 2008
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» MASTELLA SMENTISCE BERLUSCONI: L'UDEUR NON CONFLUISCE NEL CENTRO DESTRA
Clemente MASTELLA in data 23 gennaio 2008
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» Se ci sara' un voto di fiducia sul Governo Prodi in Senato io certamente votero' a favore del Governo.
Natale D'AMICO in data 23 gennaio 2008
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» Io al Senato e Cannavò alla Camera, come Sinistra Critica, terremo un comportamento coerente e non voteremo la fiducia,
Franco TURIGLIATTO in data 23 gennaio 2008
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» Serve un governo istituzionale che realizzi quelle riforme che non possono aspettare
Fausto BERTINOTTI in data 22 gennaio 2008
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» Uniti al voto con Berlusconi premier
Gianfranco FINI in data 22 gennaio 2008
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» Non mi dimetto per accuse ingiuste, mi difendano tutti o sarà crisi.
Alfonso PECORARO SCANIO in data 21 gennaio 2008
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» Io in aula per Pecoraro non ci vado, dovrebbe dimettersi.
Clemente MASTELLA in data 21 gennaio 2008
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» Il Parlamento non voti le esternazioni di Mastella sulla magistratura.
Antonio DI PIETRO in data 21 gennaio 2008
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» Lascio la maggioranza. Nessun appoggio esterno. Apro la crisi di Governo. Voto subito.
Clemente MASTELLA in data 21 gennaio 2008
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» ORA NUOVO ESECUTIVO PER RIFORMA ELETTORALE
Bruno TABACCI in data 21 gennaio 2008
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» La crisi di governo e' inevitabile e credo che Prodi nelle fasi e nei modi che riterra' opportuno, non puo' non coinvolgere il Quirinale
Pier Ferdinando CASINI in data 21 gennaio 2008
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» Ora il presidente della Repubblica dovrà dimostrare, con i fatti, di essere il presidente di tutti e dovrà quindi restituire il Paese alle urne.
Roberto CALDEROLI in data 21 gennaio 2008
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» Prodi non ha più scuse: per rispetto di se stesso, della propria coalizione e dell'Italia tutta, rassegni immediatamente le sue dimissioni
Giorgia MELONI in data 21 gennaio 2008
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» Se Prodi cade serve un governo di transizione che affronti alcune emergenze.
Lamberto DINI in data 21 gennaio 2008
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» Urgente votare
Silvio BERLUSCONI in data 21 gennaio 2008
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» ''Mai più col centrosinistra''
Mauro FABRIS in data 21 gennaio 2008
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» Mastella e' stato un ministro bravo e coraggioso. La sua relazione esprime l'operato dell'esecutivo e la voteremo.
Livia TURCO in data 20 gennaio 2008
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» Fare un governo delle larghe intese per avere la forza di fare scelte anche impopolari in materia di energia tornando al nucleare e anche di scuola reintroducendo la selettivita'
Pier Ferdinando CASINI in data 20 gennaio 2008
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» Mai più in un governo con Di Pietro
Clemente MASTELLA in data 18 gennaio 2008
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» Noi lunedì presenteremo un documento che sostenga quanto ha detto il ministro Mastella alla Camera. Chi non lo voterà si assumerà la responsabilità di metterci totalmente fuori dalla maggioranza
Mauro FABRIS in data 18 gennaio 2008
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» Io politico scomodo
Clemente MASTELLA in data 18 gennaio 2008
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» L'equilibrismo di Totò Cuffaro è davvero sconcertante. Quando un uomo delle istituzioni viene condannato per favoreggiamento a 5 anni dovrebbe abbandonare subito l'alta carica istituzionale che ricopre
Orazio Antonio LICANDRO in data 18 gennaio 2008
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» Cuffaro ha definitivamente azzerato ogni soglia di decenza per l'istituzione che rappresenta
Claudio FAVA in data 18 gennaio 2008
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» Agli italiani dico: fidaveti dei magistrati italiani ma attenti a certi Gip
Clemente MASTELLA in data 17 gennaio 2008
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» Mi dimetto per senso dello Stato
Clemente MASTELLA in data 16 gennaio 2008
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» Prodi vuole respingere dimissioni Mastella
Vannino CHITI in data 16 gennaio 2008
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» Prodi respinge le dimissioni del ministro Mastella
Romano PRODI in data 16 gennaio 2008
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» Dimettermi? Non ci penso neanche.
Alessandrina LONARDO in data 16 gennaio 2008
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» "Può scriverlo: il senatore Willer Bordon, che siede nei banchi del centrosinistra, si dimette dal Senato della Repubblica."
Willer BORDON in data 15 gennaio 2008
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» "Con questa lettera Le presento le mie dimissioni irrevocabili dal Senato della Repubblica"
Franca RAME in data 15 gennaio 2008
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» Muti sui salari finchè non definiamo la legge elettorale
Clemente MASTELLA in data 10 gennaio 2008
Dichiarazione di Romano PRODI
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) - Pres. del Consiglio (Partito: Ulivo) - Ministro Giustizia (interim) (Partito: PD)
"Me ne vado ma non scomparirò"
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(25 gennaio 2008) - fonte: la repubblica.it - inserita il 25 gennaio 2008 da 11
"Confesso che ho vissuto". Al Neruda di Mastella, Romano Prodi risponde con l'ultimo titolo del poeta comunista morto 25 anni fa, mentre Pinochet massacrava il Cile con il suo golpe. No, non polemica. Commento da professore stanco, sconfitto, distrutto nel sogno di quasi un quindicennio, portato in giro per l'Europa e rifatto discendere in Italia. Con speranze immense, personali mai davvero diventate collettive, alla fine massacrate. Prodi però, almeno nella sera più nera, cerca ancora una volta di elaborare il lutto, ricacciare il rimpianto. "Tu hai combattuto la giusta battaglia" dice San Paolo ai credenti romani. Il premier i suoi conforti li cerca nella sua storia di cristiano ultimamente bastonato pure dalla sua Chiesa. "Non siamo noi a dettare l'agenda politica, ma non credo la detti nessuno" ha chiosato, nel pieno delle polemiche sul Papa alla Sapienza, il cardinal Camillo Ruini, reggiano, colui che sposò Prodi Romano e Franzoni Flavia ma poi è divenuto uno dei più acerrimi critici del presidente del Consiglio del centrosinistra italiano. Un commento che ha molto ferito il Professore, mentre molti scenari si muovevano sempre più velocemente. Ed è un Prodi che cerca la sue certezze sui terreni più amati, quello che deve raccogliere le sue cose dopo la sconfitta. Esce dal Quirinale, dove ha comunicato a Giorgio Napolitano i risultati del Senato e le sue dimissioni. La prima telefonata la fa a Bologna, alla nipote più grande, Chiara. Affettuosità di un nonno che annuncia il suo ritorno. Ma l'ufficio politico bolognese del Professore è a due passi dalla casa della bimba. Prodi se ne va, non scomparirà. Una esperienza politica è finita. Ma il Professore non ha impostato la sfida al Senato sulla volontà di giocarsi il tutto per tutto (o almeno solo quello) o tantomeno come l'ultima manovra di un guidatore che vuol travolgere ogni cosa. "Ha fatto quel che ha sempre predicato. - racconta Giulio Santagata, il ministro più vicino al premier sconfitto, quello che fino all'ultimo ha tentato da fare da trat-d'union fra alleati ormai in rotta - Abbiamo sempre detto, scritto nel programma che le crisi si affrontano in Parlamento, lì ci si confronta, si vince o perde. Per rispetto degli elettori. Nessuno meraviglia che si sia andati fino in fondo". "Fossimo un Paese in cui esiste la crisi costruttiva, per cui si abbatte un governo se ce ne è uno alternativo, per cui le crisi non solo affidate alle scelte di un singolo parlamentare" ragiona Prodi che nel suo discorso ha battuto e ribattuto sulla necessità di riforme per rendere "governabile" l'Italia. Eppure, nel suo giorno fatale, ha assistito allo sfaldarsi del suo progetto. Dini e Scalera e Fisichella, eletti con la Margherita, con l'Ulivo, e Mastella e Barbato e Turigliato che avevano firmato il patto dell'Unione. Tutto saltato, finito. Il centrodestra a solleticare il Partito democratico, la sinistra a sparargli contro. Prodi non ha voluto nemmeno assistere al voto, se ne è tornato a Palazzo Chigi dove un'altra notizia cupa lo aspettava: sua sorella Pia, 81 anni, è stata ricoverata all'ospedale di Reggio Emilia. E intanto fuori i ragazzi di an e della Fiamma Tricolore facevano caroselli di auto, bandiere, camion, cori. Tutto finito. La salita è terribile. Prodi si chiama fuori, guiderà il governo per gli affari correnti, cercare un esecutivo tecnico-istituzionale toccherà ad altri. Lui ben prima di ieri era convinto che non era suo compito - "sono stato eletto da questa coalizione, non sono per tutte le stagioni" - e insieme che Berlusconi farà di tutto per impedirlo. La palla passa a Veltroni. Il Professore si fa da parte, ma insieme conta, da presidente del Pd, di mostrare che la diversità di vedute con il segretario (e con il presidente Napolitano) fanno parte di una dialettica. E in questa ottica, con il suo essere andato allo scontro in Senato, aiutare a ricostruire un rapporto con una sinistra che ieri ha attaccato in massa Veltroni per la sua dichiarazione sul Pd che alle elezioni correrà da solo. Anche perché Forza Italia ha fatto i suoi conti e prevede vittorie nelle regioni e quindi un Senato conquistato di forza, con la legge attuale.
Fonte: la repubblica.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi