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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) 


 

Caso Romeo. Giunta Rutelli. «Alla mia denuncia del 2000 nessuno rispose»

  • (20 dicembre 2008) - fonte: Corriere della Sera - Alessandro Capponi - inserita il 21 dicembre 2008 da 31

    «Mi puzzava tutta la vicenda, non solo il fatto che la gestisse la Romeo. Semplicemente: ero certa che quella vendita di alloggi non fosse fatta nell'interesse dei romani e del Campidoglio». Sono passati molti anni: adesso, Rita Bernardini è un deputato pd della delegazione Radicale. Lei parla senza metafore, nessuna citazione: nel 2000, per fare un esempio, quando si battè contro questa cessione di milletrecento case nel centro storico di Roma decisa dalla giunta Rutelli, inviò ai giornalisti che si ostinavano a non scriverne una mail dal titolo: «Ma che c'avete tutti le case del comune?». All'epoca fu consigliere comunale nella lista Pannella, ma solo per tre mesi. «Periodo breve durante il quale ebbero la sfortuna di farmi partecipare a una riunione della maggioranza».
    E cosa accadde?
    «Mi accorsi che stavano vendendo case di pregio a prezzi stracciati».
    Che cosa significa per lei "stracciati"?
    «Faccio un esempio: tre camere a piazza Navona a sessanta milioni, ovviamente di lire».
    E lei?
    «Feci subito un'interrogazione urgente al sindaco, Rutelli. Chiedevo di mettere on line, in internet, case e nomi dei futuri proprietari. Era chiaro che i romani dovevano sapere che, invece di fare cassa, il Campidoglio stava cedendo un patrimonio simile a questi prezzi».
    A chi?
    «Sindacalisti, attori, anche qualche giornalista».
    Quale fu la risposta all'interrogazione?
    «Silenzio assoluto».
    Niente, neanche una parola?
    «Neanche una».
    E lei?
    «Feci tutto il chiasso possibile, ricorsi al Tar, un'altra interrogazione».
    E Rutelli?
    «Silenzio».
    Poi?
    «Poi riuscii a bloccare quella delibera, almeno inizialmente. E in ogni caso poi ci fu il cambio della guardia, al Campidoglio fu eletto Veltroni».
    Cambiò qualcosa?
    «Gli elenchi delle case in vendita finirono in internet».
    Per caso ricorda perchè la gestione del patrimonio immobiliare fu affidata alla Romeo?
    «No, non ne ho idea».
    Però l'operazione non la convinceva?
    «Come poteva? Sessanta milioni di lire per un appartamento a piazza Navona non è solo un buon prezzo, è un super vantaggio per l'acquirente. E certo non per i romani nè per il Campidoglio. E poi, un'altra cosa: perchè non mettere l'elenco in internet? Cosa c'era da nascondere?».
    Sa che fine hanno fatto queste case?
    «No, non è a me che dovete chiedere».

    Fonte: Corriere della Sera - Alessandro Capponi | vai alla pagina
    Argomenti: internet, malapolitica, trasparenza, roma, casa, Interrogazione, sindaco di Roma, radicali al Parlamento, patrimonio immobiliare, tar, giornalisti, Comune di Roma, Rutelli Francesco, case, Sindacalisti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 21 dicembre 2008 da 31
    Dopo questa intervista credo sia il caso di rileggere lo scritto della giornalista del Corriere della Sera a proposito delle dichiarazioni di Rutelli riportate in: http://www.openpolis.it/dichiarazione/383127 - "Mi sono limitata a riportare quanto era contenuto negli atti e nelle intercettazioni e quanto mi ha riferito il portavoce dell'on. Rutelli dopo il suo incontro con i magistrati. Purtroppo sono 15 anni che chi viene in qualche modo coinvolto o citato in vicende giudiziarie tende ad accusare i giornali che si limitano a descrivere, pur con molta parsimonia, quanto è contenuto negli atti delle inchieste." Allora Rutelli, a chi sono andate quelle case di pregio? Ce lo dice adesso o aspetta che decada il segreto di Stato?

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