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Dichiarazione di Gianfranco BETTIN
A Mestre il guru della decrescita (verso Venezia2012)
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(02 giugno 2012) - fonte: Corriere del Veneto - inserita il 03 giugno 2012 da 31
Lunedì 4 giugno a Mestre (ore 20.30, via San Donà 195/c), in un luogo simbolo della città alternativa, cioè l’ex centrale Plip divenuta centrale dell’”altraeconomia”, incontreremo Serge Latouche, l’economista francese teorico della “decrescita”. Con lui discuteremo del suo libro più recente (“Per un’abbondanza frugale”, Boringhieri 2012) e presenteremo la terza edizione della “Conferenza internazionale su decrescita, sostenibilità ecologica ed equità sociale” che si terrà a Venezia il 19-23 settembre prossimi.La Conferenza, giunta alla terza edizione (dopo quelle di Parigi nel 2008 e di Barcellona nel 2010) è ormai il massimo summit mondiale delle idee e delle pratiche alternative e con ogni probabilità l’appuntamento veneziano di quest’anno attirerà ancor più interesse, stante l’acuirsi ed estendersi della crisi globale che è anche crisi di prospettive, di visioni innovative.
“Fuori dalla crisi. Dall’economia del debito all’abbondanza frugale” è il tema specifico dell’incontro di Mestre, che già delinea l’idea forte dell’intero movimento: non si potrà uscire dalla crisi in corso riaffidandosi alle vecchie idee e agli stessi soggetti che l’hanno provocata, dalle banche alla finanza all’industria dominanti e alle élite politiche che ne condividono la visione e/o ne eseguono gli ordini.
La decrescita non è semplicemente l’opposto della crescita, rischiando nel caso di conservarne il riflesso e di esserne agita e definita (sia pure per sottrazione).
Latouche, consapevole del rischio, lo spiega bene nel suo libro più recente, sottolineando come si “decresca” davvero, infine, se si procede in una direzione completamente nuova, che risparmi energia e materia, che suddivida equamente le risorse, che salvi il futuro e perciò anche il presente (e dando un senso autentico perfino al passato, riscattandolo).
E’ una sfida di grande fascino e di straordinaria portata.
Potremo discuterne con il suo massimo teorico e anche con tanti e tante che, sulla stessa strada, stanno producendo molte altre idee nuove e buone pratiche nella nostra città e in moltissimi altri luoghi del mondo.
Fonte: Corriere del Veneto | vai alla pagina » Segnala errori / abusi