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Dichiarazione di Patrizia TOIA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

L'Italia adegui la legislazione sulle telecomunicazioni all'Europa

  • (21 luglio 2011) - fonte: patriziatoia.it - inserita il 21 luglio 2011 da 15492

    “L’Italia è in ritardo nell’applicazione della legislazione europea in materia di telecomunicazioni”, lo afferma Patrizia Toia, deputata europea del Partito Democratico e Vicepresidente della Commissione Industria Ricerca ed Energia al Parlamento Europeo, ricordando che “La Commissione Europea, nel Natale 2009, ha presentato un pacchetto di leggi, che sono tra le priorità dell’Agenda Digitale Europea, in cui vengono precisati i diritti dei cittadini che utilizzano internet e telefono”.

    “Si tratta di leggi che prevedono tutele importanti per i cittadini, come il diritto a mantenere lo stesso numero telefonico pur cambiando compagnia e avere garantito il passaggio di numero entro un giorno lavorativo e senza che il cellulare smetta di funzionare; oppure la chiusura del contratto da parte dell’utente e senza penali in caso che la compagnia telefonica cambi le condizioni; ma anche il diritto di contratti annuali che non si rinnovino in modo automatico; o ancora il mantenimento e, dove possibile l’aumento, della cabine telefoniche con i servizi disponibili annessi. Ma anche leggi che tutelino i minori e i disabili che utilizzano chat e social network; una segnaletica su telefoni e computer per indicare i requisiti più importanti; il numero unico di emergenza europeo e un numero europeo per segnalare la scomparsa dei minori”, spiega Toia.

    “Il termine entro cui gli Stati membri avrebbero dovuto attuare la legislazione europea era fissato per il 25 maggio 2011, pena una pesante sanzione economica. Ad oggi, venti Stati membri, tra cui l’Italia, non li hanno ancora applicati. Spiace vedere che il nostro Paese, anche questa volta sia in ritardo. L’Europa concede all’Italia due mesi di tempo per giustificare tali ritardi e rimettersi in pareggio, il governo non perda questa occasione e si muova per rimettersi in pari con l’Europa e garantire ai cittadini, oggi sempre più impegnati nell’utilizzo delle nuove tecnologie di telecomunicazione, i diritti che spettano loro; anche perché questi ritardi, oltre ad essere uno svantaggio per i cittadini, comportano anche un costo economico non indifferente per il nostro Paese, già in situazioni problematiche a causa della crisi economica”, conclude Patrizia Toia.

    Fonte: patriziatoia.it | vai alla pagina

    Argomenti: internet, parlamento europeo, pd, telecomunicazioni, italia, sd, telefonia, europarlamento, tlc, legislazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 21 luglio 2011 da 31
    Sono d'accordo per un notevole aumento delle cabine telefoniche. Nessuno deve essere costretto ad avere un cellulare. In ogni caso, non deve mancare un servizio pubblico efficiente ed organico.

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