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Dichiarazione di Romano PRODI


 

«Domenica e lunedì andiamo tutti a votare» - INTERVISTA

  • (09 giugno 2011) - fonte: Terra - Alessandro De Pascale - inserita il 09 giugno 2011 da 31

    «Su questo appuntamento registro un grande entusiasmo. Adesso spero ci sia un’adeguata campagna informativa, finora assente».

    Romano Prodi è stato il premier italiano che nel 2007 diede vita all’accordo tra l’Enel ed Edf, che allora riguardava però esclusivamente la costruzione di un nuovo reattore in Francia. Riguardo all’Italia, l’ex presidente del Consiglio ritiene che «il treno nucleare ormai lo abbiamo perso e quando si è perso un treno è molto difficile corrergli dietro. Quanto costa? Quali sono le incertezze nel futuro? Ne abbiamo bisogno avendo capacità produttive in eccesso? Dobbiamo rispondere a tutte queste domande, poi si potrà dire sì o no».

    Al precedente referendum del novembre 1987 «sono stato uno dei pochissimi a votare a favore del nucleare, perché l’Italia aveva una capacità tecnica che ora non c’è più», continua Prodi. Ma ora la situazione è profondamente mutata. Quanto agli altri quesiti ambientali, per l’ex leader dell’Unione «il problema dei servizi fondamentali è serio, beni come l’acqua sono un altro discorso rispetto alle privatizzazione». Anche perché a livello europeo «la direttiva dice che l’acqua non è un prodotto commerciale, al pari degli altri, ma un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale, come strumento di equilibrio del territorio».

    Professore, questo weekend andrà a votare per i referendum?

    Sicuramente. Ritengo sia un diritto civico e di conseguenza un dovere democratico da esercitare per partecipare alla propria vita nazionale.

    Secondo lei il quorum verrà raggiunto?

    Mi auguro che la maggioranza degli italiani vada a votare. Il che non è scontato visto che agli ultimi referendum hanno avuto tante difficoltà ad attrarre gli elettori e di conseguenza il risultato è stato diverso. Spero che questa consultazione abbia meno problemi, ma il quorum resta l’aspetto e l’interrogativo più importante, e in tutta onestà spero sia raggiunto, dato il grande entusiasmo che sto registrando per il voto di domenica e lunedì.

    Cosa pensa dei quesiti?

    Ribadisco che il problema è andare a votare, il resto verrà da solo. Questi sono sicuramente temi da referendum, cioè i grandi orientamenti del Paese.

    C’è stata una corretta informazione ai cittadini sul voto?

    Finora assolutamente no. Del resto pendeva un giudizio della Corte. Quindi la spiegazione dei quesiti e di cosa c’era in ballo poteva infatti partire solo dopo la pronuncia dei giudici. Ora che è arrivata ritengo però che l’informazione si possa e si debba fare. Spero quindi che venga avviata un’adeguata campagna informativa.

    Nel caso vincano i sì, il risultato avrà delle conseguenze sul governo?

    Preferisco fermarmi qui, non voglio andare oltre il tema specifico. Tutto il resto non fa parte della mia attuale attività. In corridoio ho parlato anche troppo.

    Fonte: Terra - Alessandro De Pascale | vai alla pagina

    Argomenti: informazione, voto, nucleare francese, quorum, referendum acqua, acqua bene comune, referendum nucleare, Referendum 2011 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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