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Dichiarazione di Giuseppe CIVATI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) 


 

Autogol della Lega: con le nuove imposte il Nord ci rimette

  • (18 gennaio 2011) - fonte: l'Unità - inserita il 19 gennaio 2011 da 31

    Non è stato ancora detto tutto sul federalismo fiscale che la Lega ha voluto introdurre in Italia. Dovrebbe essere un sistema in grado di mantenere al nord le risorse fiscali prodotte in quei territori; e poiché si presume che quei territori siano più ricchi di altri la promessa è che il federalismo renderà più ricchi i comuni del settentrione.

    Tutto questo almeno nella retorica dei leghisti. Ma non è proprio così. La principale entrata tributaria dei comuni è oggi l'Ici, peraltro già falcidiata con la scelta di esentare le prime case dalla sua applicazione. Adesso si progetta di sostituirla con l'Imposta Municipale (Im) sul possesso, senza aver preventivamente calcolato i possibili effetti per le casse dei singoli comuni. Ci abbiamo provato noi.

    Abbiamo supposto che il gettito della futura Im non debba essere superiore all'attuale gettito dell'Ici, per non violare il divieto di aumento della pressione fiscale contenuto nella legge delega. Ma non si può neppure immaginare che tale gettito possa essere inferiore, perché ciò sarebbe un nuovo e insostenibile taglio alle finanze locali. Il passaggio successivo è stato quello di rapportare il gettito dell'Ici del 2008 (ultimo dato reso disponibile dall'Istat) alle basi imponibili della nuova imposta, come risultano dai calcoli della Commissione Paritetica per l'Attuazione del Federalismo Fiscale (Copaff) rintracciabili sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze. In questo modo, è stato possibile ottenere le cosiddette aliquote di equilibrio, ovvero quelle che grarantiscono la parità di gettito fiscale.

    A questo punto, per scoprire l'effetto sui singoli Comuni, è stato sufficiente applicare tali aliquote agli imponibili dell'Im in ciascuno di essi; si ottiene così per ogni Municipio il gettito della nuova imposta che può essere confrontata con quello dell'Ici 2008, come risulta dai bilanci consuntivi disponibili sul sito del Ministero dell'Interno.

    La cosa singolare è che, dei 376 comuni con sindaco leghista, ben 209, il 56%, subirebbero una perdita nel passaggio dall'Ici all'Ima Fra quelli virtualmente danneggiati vi sarebbero anzitutto alcuni capoluoghi di provincia come Varese (città natale di Maroni) e Monza, ma anche località particolarmente evocative per l'animo leghista, quali Cassanò Magnago (il paese natale di Bossi) e Adro, più volte salito alla ribalta nazionale, da ultimo per la sua scuola a marchio celtico ed anche Pontida.

    Allargando poi la ricerca anche ai Comuni non leghisti abbiamo scoperto che a rischio sono anche tutti i capoluoghi di provincia della Lombardia con la sola eccezione di Milano e inclusa Bergamo, patria di Calderoli, il padre di questo strano federalismo fiscale.

    La spiegazione di questi numeri sta nel fatto che il gettito complessivo a livello nazionale dell'Im sarà uguale a quello dell'Ici, ma nelle singole realtà, specialmente al nord, le basi imponibili sono distribuite molto diversamente da località a località (prime case, case locate e immobili commerciali e altri immobili).

    In sostanza, sembra che non sia stata oggetto di sufficiente riflessione l'idea di dimezzare l'aliquota sulle case date in affitto e su tutti gli immobili utilizzati in attività diimpresa, restringendo costl'applicazione dell'aliquota piena alle sole "seconde" case. Così facendo, però, l'imposta risulta applicata in modo sbilanciato sui vari beni e rischia di generare fughe verso quelli esenti (con fittizie intestazioni di prime case a familiari, ad esempio) o meno tassati; con ulteriori perdite di gettito.

    In conclusione, l'idea sarebbe stata anche vincente; specialmente a fini elettorali, ma tra l'idea e la realtà c'è una differenza complessiva di qualche milione di euro in meno. È stato già detto altre volte che questo è un federalismo senza numeri; ora che alcuni numeri è possibile metterli, ci viene il sospetto che siano ben lontani da quelli sperati. E sarebbe questo l'effetto della politica di due ministri della Lega che si occupano di federalismo fiscale?
    Chissà cosa ne penseranno ora i cugini della Lega.

    Fonte: l'Unità | vai alla pagina

    Argomenti: federalismo fiscale, ici, Lega Nord, lombardia, Nord, tagli enti locali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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