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Dichiarazione di Davide GARIGLIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: PD) 


 

Energie al governo

  • (10 gennaio 2011) - fonte: http://www.garigliosindaco.net/ - inserita il 11 gennaio 2011 da 12104

    Un importante ciclo amministrativo per la nostra città si sta chiudendo. Un periodo di grandi realizzazioni, sotto la guida dei sindaci Castellani e Chiamparino, sta per compiersi. Occorre ora un nuovo slancio per progettare e realizzare il futuro di Torino.

    E’ il momento di prendere il testimone dal Sindaco Sergio Chiamparino e continuare la corsa con nuove energie, mettendo in movimento le migliori risorse della nostra comunità. Con questo obiettivo mi sono candidato alle primarie. Torino deve costruire la propria vocazione futura fondandola su due dimensioni diverse, ma entrambe necessarie. Da un lato una nuova prospettiva strategica per i prossimi decenni in grado di avviare un nuovo ciclo nonostante le ristrettezze drammatiche dei bilanci. Una nuova “visione” della città: una Torino a dimensione eruopea, Capitale internazionale dell’innovazione e delle idee. Nell’economia come nella ricerca, nella cultura come nella politica.

    Per fare ciò dobbiamo partire dalle persone e dai loro talenti: ecco perché preferisco parlare di Torino come capitale delle persone. Dall’altro lato serve il recupero della prossimità, l’attenzione concreta ai problemi delle persone e dei luoghi che esse abitano, specie delle periferie, il buon funzionamento quotidiano della città, quella che io chiamo “la politica dell’oggi, del quotidiano”. Torino in questi anni ha dovuto fare i conti con i cambiamenti dell’industria, a cominciare dalla Fiat, ha fronteggiato l’immigrazione sempre più massiccia, ha saputo inventarsi una vocazione oltre e al di là di quella manifatturiera, è stata protagonista della modernizzazione sia con le opere sia con le politiche sociali e culturali.

    Tutto questo non sarebbe stato possibile senza le energie della comunità: i sindacati, i partiti storici, la Chiesa locale, il volontariato, i circoli culturali, il pluralismo dell’infomazione, il meglio delle università. Senza infine dimenticare il ruolo della creatività artistica e il contributo delle realtà sportive. Al fondo c’è sempre stata quella singolare cultura industriale e del lavoro con i suoi valori e i suoi saperi.

    I grandi riferimenti storici su cui si è costruita questa vicenda positiva appaiono, però, oggi meno chiari e potenti. I problemi delle persone, delle famiglie, dei quartieri, dell’economia richiedono, per essere affrontati e risolti, maggiore partecipazione sociale, una mobilitazione intelligente e generosa, energie che compensino i limiti evidenti delle risorse pubbliche. Dobbiamo far appassionare al governo della cosa pubblica tutte le migliori energie della città. L’istituzione è chiamata principalmente a dare ordine e a suscitare questo camminare insieme.

    Quando ci chiedono notizie della Torino che verrà, vogliamo poter dire che sarà ancora una volta la città che ha saputo attraversare con successo una crisi, per consegnarsi con serenità al futuro. Il futuro di Torino è nelle nostre mani. E’ tempo che una nuova generazione di amministratori, sperimentati sul campo, si assuma la responsabilità di guidare questo cammino.

    Davide Gariglio

    Fonte: http://www.garigliosindaco.net/ | vai alla pagina

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