-
» al Pd: «Nuovo Cln? Essere contro non basta»
Fabio MUSSI in data 25 dicembre 2010
-
» «Rifondazione è in movimento, Berlusconi è fermo all'Ottocento» - INTERVISTA
Paolo FERRERO in data 24 dicembre 2010
-
» «Diamo risposte a una generazione inascoltata. Ecco perchè ho incontrato i ragazzi»
Giorgio NAPOLITANO in data 24 dicembre 2010
-
» «Diritti negati a chi non sigla il contratto» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 24 dicembre 2010
-
» Gli abracadabra del Palazzo
Nichi VENDOLA in data 23 dicembre 2010
-
» Soddisfazione per gli spiragli di luce che si aprono sulla trattativa Vinyls
Sebastiano BONZIO in data 22 dicembre 2010
-
» Ecco il piano autoritario del Governo
Luigi de MAGISTRIS in data 21 dicembre 2010
-
» Conferenza di presentazione dell’intesa Scuola TiFast
Giocondo TALAMONTI in data 14 dicembre 2010
-
» «Gerações serão perdidas se Berlusconi não for derrotado, diz aspirante da esquerda ao governo da Itália» - INTERVISTA [trad. dal brasiliano]
Nichi VENDOLA in data 10 dicembre 2010
-
» Thyssen, mai più.
Cesare DAMIANO in data 08 dicembre 2010
-
» Non buttiamo l'innovazione «buona» per paura di quella «cattiva»
Pietro ICHINO in data 06 dicembre 2010
-
» «Il peggio non è finito La ripresa è debole e non crea occupazione» - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 06 dicembre 2010
-
» «Paghiamo l’assenza della politica» - INTERVISTA
Matteo COLANINNO in data 06 dicembre 2010
-
» Un governo con chi ci sta. Via il premier, l’instabilità colpa sua.
Pier Luigi BERSANI in data 06 dicembre 2010
-
» «Possibile bis del Cavaliere ma deve dimettersi entro il 14 dicembre» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 06 dicembre 2010
-
» «La Fiat continua con ricatti mafiosi. Bisogna nazionalizzare, come diceva Cossiga»
Paolo FERRERO in data 04 dicembre 2010
-
» «Il Governo ha affossato i fondi sul sociale. Giusto disertare la cerimonia della Carfagna»
Paolo FERRERO in data 04 dicembre 2010
-
» Un nuovo 1968? Speriamo di sì…
Luigi de MAGISTRIS in data 03 dicembre 2010
-
» Edilizia: «Il governo convochi le parti per il rilancio del settore»
Cesare DAMIANO in data 01 dicembre 2010
-
» Quando Istruzione, Università ed Impresa lavorano in sinergia i risultati si vedono…
Giocondo TALAMONTI in data 01 dicembre 2010
-
» Rossoni: istruzione tecnica significa lavoro
Gianni ROSSONI in data 29 novembre 2010
-
» «Sostengo la mobilitazione nazionale. Dobbiamo tutelare i diritti dei lavoratori».
Andrea BARDUCCI in data 27 novembre 2010
-
» «Berlusconi violento. Taccia e ascolti la piazza».
Cesare DAMIANO in data 27 novembre 2010
-
» Serve lo sciopero generale
Paolo FERRERO in data 27 novembre 2010
-
» FIAT:MIRAFIORI;E’ UN BUON INIZIO
Cesare DAMIANO in data 27 novembre 2010
-
» Sul cinque per mille il Governo deve ripristinare i fondi
Ermete REALACCI in data 26 novembre 2010
-
» «La Federazione è lo spazio politico per unire le lotte» - INTERVISTA
Paolo FERRERO in data 25 novembre 2010
-
» «Non è l'Irlanda a fallire ma l'Europa di Maastricht»
Paolo FERRERO in data 24 novembre 2010
-
» «No al voto. Un altro esecutivo anche senza il premier» - INTERVISTA
Beppe PISANU in data 24 novembre 2010
-
» «Momento grave ci vuole un governo aperto anche al Pdl» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 24 novembre 2010
-
» FIAT:BENE TAVOLO UNITARIO. IL GOVERNO CONTINUI PURE A LATITARE
Cesare DAMIANO in data 23 novembre 2010
-
» FIAT:IL LINGOTTO CONVOCHI TUTTI I SINDACATI
Cesare DAMIANO in data 21 novembre 2010
-
» «Basta potere di veto sui contratti. Il sindacato guardi alla Germania» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 19 novembre 2010
-
» «Una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro»
Paolo NEROZZI in data 19 novembre 2010
-
» «Ridicole le parole di Sacconi sulla spesa sociale. Questo governo privatizza anche la sofferenza»
Paolo FERRERO in data 19 novembre 2010
-
» La lista di “sinistra”: con gli occhi dei deboli per un mondo migliore
Pier Luigi BERSANI in data 16 novembre 2010
-
» CRISI:SACCONI SEMBRA UN SEMPLICE SPETTATORE. E’ ASSURDO
Cesare DAMIANO in data 16 novembre 2010
«Il peggio non è finito La ripresa è debole e non crea occupazione» - INTERVISTA
-
(06 dicembre 2010) - fonte: l’Unità - inserita il 06 dicembre 2010 da 31
Quest'anno sarà peggiore del 2009. Con le cig è come se 700.000mila persone fossero state a casa.
«Questi numeri sono la risposta a chi dice che la crisi è alle spalle». Cesare Damiano commenta gli ultimi dati sul sistema produttivo confermando un allarme: il peggio non è passato. Il bilancio di quest’anno sarà peggiore del 2009.Eppure qualche segnale di ripresa c’è.
«Ci sono segnali, ma a macchia di leopardo, con tendenze molto negative nell’auto, nel navalmeccanica, nella siderurgia. Anche se vi fosse la ripresa, sarebbe senza occupazione. I numeri che abbiamo davanti ci dicono che sulle 200mila persone coinvolte negli stati di crisi, 50mila non rientreranno al lavoro. Per loro quando finirà il “narcotico” della cig, ci sarà il deserto».
I dati mostrano che il 70% dei lavoratori dei servizi in stato di crisi sono a rischio disoccupazione.
«Questo significa che il vecchio adagio del calo occupazionale nell’industria compensato dall’aumento di posti nei servizi è obsoleto, non funziona più. Proprio nei servizi assistiamo a processi di ristrutturazione rilevanti. Se a questo aggiungiamo il fatto che la pubblica amministrazione viene colpita dalla politica (si pensi a Brunetta che sforna le cifre dei tagli), il quadro diventa drammatico.
A parte i tagli, in Italia ci sono 70mila vincitori di concorso che non entreranno nei posti che si sono guadagnati con lo studio. Anche loro restano a casa».Quanto pesa la Fiat in tutto questo?
«La Fiat, per quanto meno che in passato, è un incidente rilevante. Si sta parlando di investimenti pari a 20 miliardi: quanto tre finanziarie. Incidente anche sotto il profilo sindacale. Se alla fine il contratto sarà frantumato, la domanda è: quanti la seguiranno. A quel punto saremo arrivati alla giungla. Non è questa la risposta da dare in un momento di crisi. Io penso che si possa innovare, restando all’interno del contratto collettivo nazionale, con un’intesa sull’auto riguardo ai turni, le mense e gli straordinari».
Quella di Marchionne è una mossa politica?
«Fiat pensa che per vincere le sfide della competizione globale si debba uscire dal quadro dei diritti. Io dico che la retribuzione dei lavoratori metalmeccanici deve essere uguale in qualsiasi stabilimento. Nulla vieta di inserire nel contratto un’intesa specifica sull’auto».
Qual'è la via d’uscita da questo tunnel?
«Per uscire dalla crisi bisogna cambiare la politica economica. A differenza di altri, il governo italiano non interviene a sostegno di settori fondamentali.
Anch’io dico che bisogna guardare ai saldi di finanza pubblica. Ma i saldi hanno un segno più e uno meno. Basta prendere risorse da chi ha di più (noi proponiamo un prelievo sulle rendite analogo a quello europeo), e destinarle a nuovi investimenti.
Invece il governo latita. Anche nel caso Fiat il vero assente è l’esecutivo. Nonostante questi numeri, il governo continua a negare le dimensioni della crisi».
Fonte: l’Unità | vai alla pagina » Segnala errori / abusi