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Dichiarazione di Rosy BINDI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Vicepres. Camera  


 

«Il voto non ci spaventa. Apprezzo Fini, ma chiarisca tutto» - INTERVISTA

  • (11 agosto 2010) - fonte: La Repubblica - Umberto Rosso - inserita il 12 agosto 2010 da 31

    Onorevole Bindi, il leader dell´Udc Casini spedisce sms ai suoi per avvertire: prepariamoci a votare. Il Pd resta solo nella richiesta del governo di transizione?

    «Se pure fosse, sarebbe prova che la nostra richiesta nasce da un supplemento di responsabilità, non dal timore della competizione. Andare alle elezioni anticipate per il paese è un trauma violento. È solo nell´interesse di Berlusconi, che vuole a tutti i costi il voto per regolare i suoi conti interni con Fini e per evitare di cambiare il Porcellum. Ciò detto, il Pd non ha alcuna paura delle elezioni. Anzi, con un bilancio fallimentare del governo su economia e questione morale, per l´opposizione il voto sarebbe una grande occasione. Ne usciremmo, ne sono certa, vincenti».

    Ma senza Di Pietro, senza l´Udc, senza Fini, come fate a mettere su un governo di emergenza, per liberarvi di Berlusconi?

    «Secondo me gli scenari sono ancora aperti. E la strada del voto non ancora obbligata. Del resto la maggioranza potrebbe ancora ritrovarsi insieme. Se Berlusconi sapesse che cos´è la politica avrebbe già provato a ricucire. Fini ha rotto con il Pdl ma non ha lasciato la maggioranza. E la Lega continua a mandare segnali contraddittori».

    Il problema però non sembra più politico: il presidente della Camera è finito nel tritacarne per il caso Montecarlo.

    «Mi auguro che il presidente Fini faccia chiarezza fino in fondo, ci sono ulteriori elementi da spiegare, ma è da apprezzare la volontà di fornire i chiarimenti necessari. Poi, sarà la magistratura a far luce. Ma non c´è dubbio che l´attacco nei suoi confronti sia strumentale: la questione morale viene usata come una clava di lotta politica interna, per tentare di mettere a tacere le voci contro. Con Fini bollato prima come dissidente e poi come disfattista. Certo, come dice Famiglia Cristiana c´è una classe dirigente che continua in una condotta non esemplare ma non mi sentirei di mettere tutti sullo stesso piano».

    Il Pd però appare diviso e, nonostante le rassicurazioni, molto preoccupato dal rischio elezioni.

    «Nient´affatto. Siamo di fronte ad una maggioranza sgretolata. Ed è per questo che chiediamo che crisi venga ufficializzata in Parlamento. Non è il Pd ad essere spaccato e siamo pronti all´alternativa. Noi in campagna elettorale avremmo mille argomenti contro Berlusconi. Che vuol provocare una crisi istituzionale per risolvere i contrasti interni, e con quale concezione della democrazia è facile intuirlo».

    Ma con chi allearsi per evitare la corsa alle urne?

    «Con le forze del centrosinistra e dell´opposizione. Con chi è disposto ad evitare lo sfascio del paese e delle istituzioni. E impedire che Berlusconi vada al voto chiedendo tutti i poteri per sé, stravolgendo la Costituzione».

    Porte aperte a Fini?

    «Non metto limiti. L´alleanza più grande ed omogenea possibile. Del resto in altre circostanze, di fronte ad un allarme, a momenti eccezionali, il paese ha dimostrato di saper rispondere unito. Il tentativo di cambiare la Costituzione non è passato, il 52 per cento degli italiani disse di no al referendum confermativo. Il Pd, insisto, come partito avrebbe tutto da guadagnare dal voto. Abbiamo un progetto per l´Italia, un programma credibile e una classe dirigente seria. Ottima e abbondante, perfino troppa... ».

    In che senso?

    «Nel senso che noi abbiamo l´imbarazzo della scelta mentre penso con tristezza al Pdl che deve ancora una volta solo incoronare Berlusconi».

    Ci sono troppi candidati alla guida del Pd in giro?

    «Le primarie sono previste dal nostro statuto e non capisco perché non dovremmo usarle. Le nostre regole prevedono che il candidato del Pd sia il segretario, e quindi non c´è dubbio alcuno che il nostro candidato si chiama Pierluigi Bersani».

    D´Alema non voterebbe Vendola leader.

    «Neanch´io. Il che però non significa non volerlo in gara».

    Fonte: La Repubblica - Umberto Rosso | vai alla pagina

    Argomenti: centrosinistra, alleanze, pd, D'Alema, Vendola, classe dirigente, presidente della Camera, porcellum, elezioni anticipate, Primarie PD, donne e politica, Fini Berlusconi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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