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"Mi candido per portare il Pd nel futuro" [Link: video]
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(24 giugno 2009) - fonte: Ansa - inserita il 24 giugno 2009 da 31
"Mi candido per portare il Pd nel futuro" e per "non tornare indietro". Con queste parole, registrate con un messaggio-video sul suo sito, il segretario del Pd Dario Franceschini annuncia la sua candidatura alla leadership del partito in vista del congresso di ottobre."Non posso riconsegnare il partito a quelli che c'erano prima di me, molto prima di me.
Non farò accordi di palazzo, nessun patto ma presenterò la mia proposta alla base degli iscritti". Dario Franceschini, annunciando sul web la sua candidatura, spiega così il motivo che l'ha spinto a scendere in campo in vista del congresso di ottobre. "Avevo detto - spiega Franceschini - che il mio lavoro sarebbe finito ad ottobre e pensavo di passare il testimone alle nuove generazioni. In questi giorni, però, ho visto riemergere molti errori con l'emergere di protagonismi e della litigiosità". Per questo, per non tornare al passato, sostiene il leader Pd, "non mi sento di tradire gli impegni che avevo preso e mi candido".Ascolterò chi ha avuto ruoli di responsabilità nel governo e in politica dal '96 ad oggi ma ho intenzione di investire in una nuova squadra di donne e uomini cresciuti nella militanza: sindaci, amministratori, segretari locali, coordinatori di circolo. Fuori da ogni vecchio schema, fuori da ogni superata appartenenza''. Così il segretario del Pd Dario Franceschini, annunciando sul web la sua candidatura, spiega i termini della sua discesa in campo per il congresso di ottobre.
"Dobbiamo cominciare a lavorare con pazienza e con tenacia per costruire una nuova alleanza non solo per battere la destra ma per governare in modo efficace", ha detto ancora Franceschini affrontando il nodo delle alleanze per il Pd. Il Pd deve prima di tutto "fare il bene del paese anche stando all'opposizione", contrastando, se sbagliate, le misure del governo ma anche "pronto a confrontarsi nella chiarezza delle idee e dei ruoli. Dobbiamo costruire un partito rinnovato e aperto, un partito radicato, in cui si discute e poi si decide e soprattutto si torna ad ascoltare gli italiani".
"Serve un patto tra generazioni in un'Italia che riscopre il senso di una missione collettiva - ha continuato - Un patto con i quali i genitori si dichiarano disponibili a lavorare qualche anno di più per garantire ai figli un lavoro più stabile e ammortizzatori sociali".
"Oggi potrei dire 'missione compiuta, abbiamo arginato la destra e ridato futuro al progetto del Pd. Sono stato chiamato a guidare il Pd quattro mesi fa - ricorda Franceschini - in un momento difficile, quando il progetto sembrava inesorabilmente destinato a fallire" anche a causa delle divisioni tra dirigenti. Invece "tutti si sono rimboccati le maniche e capito che la nostra litigiosità avrebbe consegnato alla destra il Paese". E così "abbiamo cominciato a parlare dei problemi degli italiani, abbiamo avanzato proposte per chi è in difficoltà davanti alla crisi, abbiamo alzato la voce per denunciare assenze e falsitàdel governo". "Oggi - prosegue Franceschini - potrei dire missione compiuta, abbiamo arginato la destra e dato futuro al progetto del Pd. Prima del 5 giugno avevamo un Pdl al 45%, le città più importanti in mano alla destra e un Pd piegato e umiliato. Ora il quadro è profondamente cambiato: in un Europa attraversata purtroppo da un impetuoso vento di destra, il Pdl dopo un solo anno di governo arretra; il Pd è lontano dal risultato dell'anno scorso ma vince in città e province in tutta Italia, e diventa il primo partito per consensi nel campo riformista in Europa e promuove l'Alleanza dei progressisti".
"Quando Berlusconi sarà solo un ricordo lontano e triste, il Pd sarà ancora un giovane partito Abbiamo molte cose da fare e molte idee da realizzare - ha detto Franceschini - e oggi possiamo ripartire. In appena 4 mesi abbiamo dimostrato che possiamo battere la destra, una destra così lontana dall'Europa, dalla moderazione, dalla concretezza". "Ci aspetta un lungo cammino - ha proseguito - forse i 4 anni dell'intera legislatura. Passeremo vittorie e sconfitte, speranze e delusioni, ma non ci fermeremo. Il Pd è nato un anno e mezzo fa e dovrà vivere per decenni, dovrà essere il Partito dei nostri figli e nipoti. E quando Berlusconi sarà solo un ricordo lontano e triste il Pd sarà ancora un giovane partito". "Per questo dobbiamo volergli bene - ha detto ancora Franceschini - anche quando inciampa e sbaglia. Per questo dobbiamo aiutarlo con tutte le nostre forze, l'entusiasmo, la passione che sentiamo dentro. Aiutarlo nella sua missione, e cioé di far diventare l'Italia un paese moderno e europeo. Sarà un cammino lungo e difficile - ha concluso - ma io so che insieme ce la faremo".
Fonte: Ansa | vai alla pagina » Segnala errori / abusi