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Dichiarazione di Francesca ZACCARIOTTO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune San Donà di Piave (VE) (Partito: Lega)  - Pres. Giunta Provincia Venezia (Partito: Lega)  - Consigliere Provincia Venezia (Lista di elezione: Lega) 


 

Venezia. «Sarò sindaco a San Donà e presidente della Provincia, basta lavorare»

  • (23 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - Alda Vanzan - inserita il 23 giugno 2009 da 31

    «Bravi a crederci»

    Il risultato: Francesca Zaccariotto vincente al 51.86%.
    Lei, in pantaloni bianchi e giacca arancione, la stessa mise dell’unico confronto-scontro televisivo con Davide Zoggia, continua ad asciugarsi le lacrime per la commozione e ad abbracciare tutti quelli che le vanno incontro. Il papà Vittorio (che la rassicura: mamma Lucia è casa con il nipotino Giulio), gli assessori, i sostenitori, gli amici.
    Il boato, nel quartier generale di via Cesare Battisti a San Donà, a due passi dal municipio, esplode intorno alle 20, quando arrivano i dati di Mira. «È finita», esclama Lauro Catto, professione comandante della Polfer di Venezia, nel giorno del ballottaggio impegnato con l’assessore Andrea Seren Rosso e un’altra decina di giovanotti a raccogliere i dati trasmessi dai seggi dai rappresentanti di lista.

    «È finita» significa che è finita per Davide Zoggia, per il centrosinistra, per l’amministrazione uscente. Messi assieme i dati degli altri Comuni, lo scarto è almeno di 10mila voti: «Non ci prendono più». Giovanni Anci, leghista del Lido di Venezia, stappa le bottiglie di prosecco con l’etichetta "Ca’ Corner". Paolo Fontana, Pdl, aggiorna i dati della terraferma mestrina: ancora non sa che nel suo collegio, il Terraglio-Mestre centro, tra Zaccariotto e Zoggia è finita percentualmente in parità, 50 a 50, solo che la bionda Francesca in termini assoluti ha preso un voto in più.

    Tanti giornalisti, anche se per il ballottaggio di Venezia, come dirà poi il coordinatore del Pdl Mario dalla Tor, «nessun quotidiano nazionale aveva ipotizzato che il centrodestra potesse farcela».

    Francesca Zaccariotto risponde ai cronisti: la prima intervista è per la Rai, poi a seguire le emittenti locali, le radio, i quotidiani.
    Ripete: «La gente ha voluto il cambiamento, lo si era capito già al primo turno. Ogni lavoro va fatto con passione: bisogna crederci e noi ci abbiamo creduto». Le si chiede se l’Udc è stata determinante: «Determinanti sono stati tutti quelli che hanno votato». E ribadisce: farà il presidente della Provincia e continuerà a fare il sindaco di san Donà: «Le ore di lavoro non pesano se lavori per la gente». La gente, intanto, brinda nel salone dove compare una forma di grana e dove ancora si aggiornano i dati dello scrutinio: mancano parecchie sezioni, ma la vittoria ormai è certa. Lei alza il calice, brinda, stringe mani. Ma si guarda attorno: «Giorgio, devo andare da Giorgio». Il suo compagno, il padre del suo bambino. Quando si abbracciano, in sala è un’ovazione. Arriva il consigliere regionale Moreno Teso. Poi il coordinatore del Pdl Mario dalla Tor. E l’assessore veneto Renato Chisso. Che prima si felicita: «Io ci ho sempre creduto, con Zaccariotto e Dalla Tor assieme la prossima volta prendiamo non il 52% ma l’80%». Quindi intona il coro: "chi non salta comunista è". In strada, la sorpresa: un mega striscione con la scritta "Congratulazioni presidente". Su due piedi, la decisione: «Tutti a Mestre, andiamo in piazza Ferretto». Zaccariotto continua a rispondere alle domande dei giornalisti, ad abbracciare gli amici, a rispondere al telefono. La chiama il ministro Luca Zaia. Viene annunciata una chiamata di Zoggia. Di lui aveva detto: «Posso capire cosa sta provando». Gentile, al confronto di altri commenti raccolti man mano che arrivavano i dati: «Povero Zoggia, ci ha rimesso la faccia».

    Adesso, dopo quella della campagna elettorale, è il momento di mettere su la squadra di governo. Ufficialmente Zaccariotto ha solo annunciato il suo vicepresidente: «Confermo, sarà Mario dalla Tor, un gentiluomo, un grande politico e amministratore, per me anche un grande uomo». L’Udc, dall’accordo politico per il ballottaggio, avrà due posti in giunta (certo Roberto Panciera, forse anche Luca Scalabrin). Per il Pdl dovrebbero entrare nell’esecutivo Paolo Fontana (al Bilancio) e Roberta Nesto, ma si parla anche di Raffaele Speranzon e Paolo Dalla Vecchia. E in giunta dovrebbe entrare anche Paolino D’Anna, l’ex pd che ha formato la lista Amici popolari.

    Francesca Zaccariotto per ora non si sbilancia: «In questo momento di entusiamo non penso a niente». Mario Dalla Tor ai suoi già dice che è ora di mettersi al lavoro: «Stateci vicino per le responsabilità e le rogne che avremo».

    Fonte: Il Gazzettino - Alda Vanzan | vai alla pagina

    Argomenti: elezioni provinciali 2009, provincia di Venezia, ballottaggio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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