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Dichiarazione di Francesca ZACCARIOTTO
Ballottaggi. «Dovevano spazzarci via, siamo al 49%»
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(09 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - Venezia - Alda Vanzan - inserita il 11 giugno 2009 da 31
«Posso immaginare come si senta Zoggia, si è "salvato" solo grazie a Venezia»
San Donà di Piave
Francesca Zaccariotto sperava di farcela al primo turno. I suoi sostenitori, invece, ne erano assolutamente convinti, tanto che, immerse nel ghiaccio, fin dal primo pomeriggio avevano pronte dodici bottiglie magnum di prosecco da stappare nel momento in cui la loro candidata sarebbe risultata vincente. Ma così non è stato. L’iniziale, enorme, vantaggio (lo scrutinio del primo degli 862 seggi dava addirittura il 64%) è via via calato, scendendo infine attorno al 48,4% contro il 41,9% di Zoggia.Alle 19.30, quando i dati ufficiali ancora non c’erano ma era ormai chiaro che solo un miracolo avrebbe evitato il ballottaggio, Francesca Zaccariotto chiama tutti attorno a sé: «Stappiamo le bottiglie, un brindisi a tutti quelli che hanno lavorato. E al risultato che abbiamo ottenuto: dovevano spazzarci via e invece siamo al 49%. E Davide Zoggia, che ha amministrato questa Provincia per vent’anni, è al 41%. Posso immaginare come si senta».
Via Cesare Battisti, a due passi dal municipio di San Donà di Piave. È qui che sta il quartier generale di Francesca Zaccariotto. C’è un mega tv in vetrina, dentro ci sono i ragazzi che dai seggi devono raccogliere i dati. Maria Carla Barichello, che sta nella segreteria del sindaco Zaccariotto, è qui a coordinare.
E a infondere ottimismo:
«Ma certo che la facciamo, ma li avete visti i dati delle Europee? Perfino a Jesolo, che è il paese di Zoggia, solo la Lega e il Pdl assieme sono al 66%. E poi abbiamo la civica di Francesca: a Passerella 227 voti, la prima in assoluto».Lei, la candidata che ha sfidato il centrosinistra di Zoggia e che ha battuto la provincia in poco più di un mese di campagna elettorale, arriva in via Battisti poco dopo le 15. Jeans bianchi, giacchino azzurro, sandali raso terra bluette, il volto rilassato di chi è reduce da una giornata passata in famiglia: «Domenica sono andata a votare a poi sono rimasta tutto il giorno a casa».
Arriva il veneziano Giovanni Anci, leghista, consigliere provinciale uscente.
C’è Fabio Turchetto, consigliere leghista a San Donà, "l’uomo-agenda" di Zaccariotto.
E Nello Teso, l’assessore che continua a ripetere: «Vinciamo al primo turno».
Giorgio Bonet, il compagno di Francesca Zaccariotto, è in polo verde e sembra l’unico un po’ preoccupato. i primi dati sono più che rassicuranti: ben oltre il 60%.
Ma alle quattro del pomeriggio arrivano le prime videate del Comune di Venezia: sono dati parziali, ma completamente diversi da quelli del resto della Provincia: in centro storico Zoggia è nettamente in vantaggio. Ormai è sicuro: si andrà al ballottaggio.Francesca Zaccariotto scuote la testa e ride: «Altri quindici giorni di campagna elettorale. E io che pensavo di andare un po’ in vacanza».
Al quartiere generale l’entusiasmo del primo pomeriggio cede il posto alla delusione. Ma è la candidata a tirar su di morale i suoi sostenitori: «Questi risultati dimostrano che in Provincia di Venezia c’è voglia di cambiare.
Zoggia, che è il presidente uscente, doveva arrivare primo, in realtà l’ha "salvato" solo Venezia il cui bacino elettorale è consistente.
Ma tutti gli altri Comuni del Veneto Orientale e del litorale, da Chioggia a Jesolo, sono con noi».Scandisce: «Sette punti di distacco, noi siamo al 49%, Zoggia al 41,9%. Facciamoci un brindisi, da domani si ricomincia». Nel quartiere generale si alzano i calici, c’è quasi l’intera famiglia della candidata, papà Vittorio, mamma Lucia, la sorella Giusi con la figlia Francesca. Fuori, in strada, una signora scambia gli "evviva" per una avvenuta vittoria. Si ferma a stringere la mano a Francesca Zaccariotto: «Complimenti, lei ha cambiato San Donà, ha fatto miracoli». La candidata ringrazia. E promette: «Li faremo anche in Provincia di Venezia».
Troppo presto, però, per parlare di apparentamenti e di trattative con l’Udc di Bergamo e i socialisti di Salvagno. «Rinviamo a domani ogni ragionamento», dice Zaccariotto. Chissà perché, ma l’impressione è che voglia continuare a far da sola. E comunque non si preoccupa del ballottaggio che coincide con il referendum che la Lega osteggia: «Basta prendere solo la scheda per la Provincia».
Fonte: Il Gazzettino - Venezia - Alda Vanzan | vai alla pagina » Segnala errori / abusi