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Dichiarazione di Davide ZOGGIA


 

Venezia. «Sconfitti, ma siamo ancora vivi. Bisogna rilanciare il lavoro sul territorio»

  • (23 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - Maurizio Dianese - inserita il 23 giugno 2009 da 31

    Fort Apache con la dependance di Spinea. Questa è Venezia da ieri sera. Il Comune è rimasto l’unico puntino rosso della carta geografico-politica. La Regione al centrodestra, la Provincia pure. A questo punto il centrodestra può puntare a dare la spallata al Comune. La Provincia era in mano al centrosinistra dal 1975 - primo presidente Lucio Strumendo, del Pci.
    In quello stesso anno il centrosinistra conquistava Venezia con Mario Rigo sindaco e Gianni Pellicani vicesindaco.
    Certo, i dati di Venezia Comune sono a dir poco consolanti per il Pd, siamo a 55 per cento contro il 45 per cento - conteggia Walter Vanni che ai tempi di Strumendo c’era già e si ricorda il momento storico in cui la sinistra arrivava nella stanza dei bottoni.
    Ma quei 10 mila voti di distacco sono sufficienti per star tranquilli? Figuriamoci. Se si votasse oggi il Comune non sarebbe affatto matematicamente del centrosinistra.
    Ecco perchè l’aria che si respirava in via Cecchini, al quartiere generale del Partito democratico, ieri era quella dei funerali politici. Mancava solo la marcia funebre di sottofondo. Facce tirate che cercano di sorridere e di non far trasparire la tragedia, ma che si tratti di tragedia politica questo è sicuro, perchè lascia supporre che il prossimo anno il Pd potrebbe perdere il Comune.
    E tragedia anche umana perchè c’è un sacco di gente che di mestiere fa politica da una vita e da oggi è in cerca di un posto di lavoro.

    Davide Zoggia che pure l’altra volta è stato eletto presidente della Provincia al primo colpo, ammette:
    «Bisogna rilanciare il lavoro sul territorio. Nella sconfitta i dati per il Pd sono confortanti. Il partito ha tenuto e in alcune realtà come Venezia ha dimostrato ancora una volta la sua forza.»
    Per questo secondo Zoggia non è il caso di aprire processi dentro il Pd: «Niente spargimenti di sangue, il Pd ha dimostrato di essere vitale, forte. Errori? Non mi sembra. Chiaro che mi assumo la responsabilità della sconfitta, ma siamo arrivati veramente a ridosso della vincitrice. La mia avversaria ha dovuto mettere insieme tutte le forze e usare in campagna elettorale gli argomenti peggiori. Anche noi avevamo una coalizione molto ampia, ma coesa, siamo stati penalizzati dal fatto che si parlato poco di amministrazione e molto di politica.»

    E adesso, che succederà fra le truppe asserragliate a Fort Apache? E da dove si riparte? Perchè a Spinea Silvano Checchin vince con la forza delle idee e dei progetti contro un blocco di potere che addirittura si rifà alla vecchia Democrazia cristiana e che lui ha detto chiaramente di voler combattere. I cittadini di Spinea lo hanno votato alla grande, fino a farlo vincere con il 57 per cento dei voti. E qui? Adesso a Venezia si apre la stagione che porta alla designazione del candidato sindaco per Venezia. Cinque anni fa il Pd si era messo d’impegno a farsi del male. Adesso del male si è fatto sul serio, perdendo la Provincia che amministrava da 34 anni.

    Fonte: Il Gazzettino - Maurizio Dianese | vai alla pagina

    Argomenti: elezioni provinciali 2009, provincia di Venezia, ballottaggio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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