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Valter VELTRONI in data 26 settembre 2008
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Enrico MELASECCHE GERMINI in data 26 settembre 2008
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Anche l'ostruzionismo per le preferenze.
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(07 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 07 settembre 2008 da 31
L’Udc prepara la battaglia parlamentare contro chi vuole cambiare il sistema elettorale per le europee. Berlusconi non esclude alleanze future
Roma - L'Udc è pronta a «una grande battaglia di libertà, fino all'ostruzionismo parlamentare» se dovesse essere sottoposta al Parlamento una legge elettorale per le europee che abolisca le preferenze. Lo ha annunciato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, a margine di una manifestazione del partito a Pescara.
«Siamo disponibili a ragionare su tutto», ha chiarito. «Su una cosa sola faremo un ostruzionismo parlamentare serio e duro: se ci verrà sottoposta l'idea di abolire le preferenze, perché noi siamo in un Paese democratico, non possiamo fare una legge elettorale liberticida che consenta alla nomenclatura dei partiti di scegliere i propri parlamentari». Su questo «faremo una grande battaglia di libertà, fino all'ostruzionismo parlamentare, perché noi siamo una forza moderata che ragiona sempre, che è disponibile a ogni compromesso, ma ci sono dei limiti». anche per un moderato ci sono limiti alle possibilità di mediazione. «Siamo disponibili - dice l'ex presidente della Camera - a ogni compromesso sulle circoscrizioni, sulla soglia di sbarramento, ma non sulle preferenze, perché sulle preferenze non sarebbe possibile alcun compromesso. Significherebbe levare ancora una volta il diritto ai cittadini di scegliere il proprio parlamentare. Su questo la battaglia sarà senza "se" e senza "ma"».
Il leader centrista esclude ambiguità nella politica del suo partito. «Credo - afferma - che la nostra strategia sia trasparente: noi vogliamo affrontare prima di ogni cosa le questioni programmatiche poi ci occuperemo del tema delle alleanze». Come aveva fatto venerdì sera Lorenzo Cesa, aprendo i lavori della Conferenza programmatica abruzzese dell'Udc, Casini ha ribadito la linea entro la quale si muoverà il suo partito. «Noi vogliamo confrontarci con tutti - assicura - ma deve essere chiaro che il giudizio che esprimiamo sulla gestione amministrativa abruzzese di questi ultimi anni è negativo e alla stessa maniera esprimiamo la consapevolezza che la forza dell'Udc è determinante per una vera politica di cambiamento in Abruzzo». Le amministrative nella Regioni sconvolta dalla Tangentopoli locale saranno il primo banco di prova per le alleanze. Nel Pdl si sono fatte parecchie chiacchiere agostane e l'altra sera, dopo il solito vertice a palazzo Grazioli, sembrava raggiunto un punto d'equilibrio: no ad aperture al Pdl a livello nazionale, a livello locale si vedrà caso per caso. Il tutto con piena soddisfazione di Lega ed An, che non vedrebbero di buon occhio il ritorno dei centristi. Ma ieri sera, passeggiando per il centro di Roma, Silvio Berlusconi non ha escluso nulla. Mai con l'Udc? «Non è detto. Semplicemente il problema non è mai stato posto da nessuno».
Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi