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Dichiarazione di Maria Rosaria CARFAGNA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Pari opportunità (Partito: PdL) 


 

Il governo non salverà Bassolino.

  • (22 luglio 2008) - fonte: Il Mattino - Gianni Colucci - inserita il 22 luglio 2008 da 31

    «Collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, giusto andare al più presto al voto»

    Fisciano. È un uno-due. Prima il senatore Antonio Paravia, poi il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna: «Bassolino vada via». È la seconda fase dell’operazione anti-Bassolino, quella che nasce in qualche modo dal basso, dal territorio. E se Paravia ha dato voce al «ventre» del partito (annunciando la riproposizione in Senato «di una mozione per lo scioglimento del consiglio regionale da sottoporre al Quirinale»); la Carfagna, salernitana come il primo, rilancia con dignità «ministeriale»: «Il governatore deve lasciare, meglio votare subito». Carfagna conferma che non c’è nessun «aiutino» da parte del cavaliere al governatore. «Solo un sostegno istituzionale, doveroso, nessun salvataggio governativo. Il governo doveva stare vicino a una regione in grave difficoltà. Finita l’emergenza rifiuti si tratta di rimettere in campo ogni azione per portare a conclusione questa stagione politica». Mara Carfagna si era distinta nei mesi scorsi in campagna elettorale per un’aspra critica al governatore della Campania, a cominciare proprio dalla crisi rifiuti. «Ora che abbiamo risolto il problema, dobbiamo andare oltre i doveri strettamente istituzionali. Bisogna mettere in campo un confronto serio che ci porti sulla strada del ricambio». Il ministro ieri era a Salerno all’ateneo di Fisciano (l’università dove ha studiato e si è laureata in Giurisprudenza) per inaugurare il cantiere di un asilo nido per aiutare le mamme («dipendenti dell’ateneo o studentesse, non cambia», ha sottolineato). Non ritiene nemmeno un problema reale la mancanza di un nome già pronto da contrapporre al governatore uscente: «Non si tratta di fare nomi: abbiamo una squadra da cui attingere che lavora a un progetto serio che sta mettendo da tempo al centro dell’attenzione nazionale i veri nodi irrisolti del Mezzogiorno. Quel che noi abbiamo è un’idea forte di sviluppo e rilancio». Anche l’effetto Bossi per il ministro salernitano è trascurabile: «Bossi ci ha abituati alle sue uscite clamorose (dice riferendosi all’attacco agli insegnanti meridionali, ndr)». E aggiunge rispetto alle criticheo per la scarsa sensibilità ai temi che riguardano il sud: «Nel governo ci sono diversi ministri meridionali, al di là delle singole e strette competenze, spesso il confronto nasce proprio a partire dai temi del territorio meridionale. E non è un particolare secondario se il consiglio dei ministri si svolge anche a Napoli, no?». Per Franco D’Ercole, consigliere regionale del Pdl: «L’era Bassolino è finita e non può sopravvivere grazie a un contributo che viene dal governo centrale». Insomma, altro che combine: «Il governo risolve il problema per far star meglio i cittadini». La soluzione? «L’unico strumento serio per mettere fine a questo tormentone è che lui dia le dimissioni». D’Ercole è realista; «L’altra strada, quella della sfiducia, non è praticabile: finora non ho riscontrato i numeri in consiglio e altre procedure non ce ne sono». Lo scenario per D’Ercole è chiaro: «Bassolino ha la volontà di arrivare al 2010 e ci fa votare candidandosi alle europee. Per farsi eleggere e dimettersi dopo le elezioni e giungere al voto regionale. Questo non è nell’interesse dei campani. Dire: ”ho fatto bene a non dimettermi” è tacere che anche senza di lui il problema dei rifiuti sarebbe stato risolto. Lui vuole rimanere per gestire i fondi europei: il clientelismo che nasconde l’operazione fa spavento. Sui nomi da candidare non c’è che scegliere. E non credo al leaderismo, che è fallito (Bassolino ne è la prova). Temo solo che tra di noi si faccia gioco di interdizione; ecco, semmai è questo il nostro problema».

    Fonte: Il Mattino - Gianni Colucci | vai alla pagina
    Argomenti: campania, bassolino, pdl, clientelismo, regione Campania, ministro Pari Opportunità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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