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Dichiarazione di Amedeo LABOCCETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

[Pdl] “La sanità è la nuova emergenza campana” - Intervista

  • (18 luglio 2008) - fonte: L'Opinione delle Libertà - Traiano Bertollini - inserita il 18 luglio 2008 da 31

    La sanità campana gode di ottima salute ed è venuto il momento che i cittadini prendano atto di questa situazione oggettiva. I numeri parlano chiaro e il fatto che il deficit a fine 2005 sia arrivato a “solo” 8 miliardi lo evidenzia oltre ogni ragionevole dubbio. Quindi perché negare un aumento di stipendio, per di più retroattivo fino al 1° gennaio 2006 ai direttori generali e conseguentemente a tutti i dirigenti delle Asl? Gli impegni assunti dalla Regione Campania circa il ridimensionamento del debito della sanità probabilmente non riguardano coloro che questo deficit dovrebbero gestirlo e ridimensionarlo. Amedeo Laboccetta, deputato campano del Pdl, proprio non se la sente di ironizzare su quest’ennesimo paradosso che si fa beffe dei contribuenti e lancia accuse chiare ed inequivocabili all’indirizzo del Governatore Bassolino e dell’assessore Montemarano, colpevoli di non essersi opposti a questi aumenti (che per altro sono stati congelati in extremis).
    Onorevole Laboccetta perché questa indifferenza rispetto ad un deficit che invece dovrebbe essere una priorità per l’amministrazione?
    “Con enorme rammarico, da cittadino italiano e da deputato napoletano, devo riconoscere che la nostra Regione da troppo tempo assurge agli onori della cronaca per motivi che danneggiano la Campania e i suoi cittadini. Anche il più sprovveduto od il meno informato degli osservatori, di fronte agli scandali che oscurano l’immagine della regione, non potrebbe fare a meno di pensare che chi ha amministrato questa Regione non è stato all’altezza di farlo, anzi… Chi, invece, come me è più informato e segue da decenni le vicende politiche locali e regionali sa benissimo che oggi la Regione è nelle mani di una trimurti del tutto particolare, composta da tre distruttori: il Governatore Bassolino e gli assessori Montemarano e Cascetta, tre soggetti che hanno guidato l’istituzione nei rispettivi ambiti di competenza affidandosi alle logiche del clientelismo, del nepotismo, delle consulenze facili e dell’utilizzo di risorse pubbliche per il perseguimento di interessi privati. Tutti in Campania sanno che non si muove foglia senza il placet o la direttiva politica del governatore o dei suoi fedelissimi Montemarano e Cascetta. Lo sanno tutti. Con lo scandalo sanità, lo sforamento del budget di oltre 700 milioni di euro e le notizie sull’aumento dei compensi a manager e direttori è stato superato ampiamente il limite della decenza e della tollerabilità. Ma come non potevano non sapere che i manager si sarebbero aumentati lo stipendio? Lo sapevano certamente. Eppure Bassolino e l’assessore alla Sanità Montemarano continuano ad occupare saldamente la propria poltrona anche grazie ad una larga parte dei media che tende a sminuire le proporzioni di uno scandalo che ha letteralmente messo in ginocchio la sanità campana”.
    Al pari della emergenza rifiuti, anche in questo caso si fa fatica a comprendere le modalità tramite le quali si è giunti così vicini al baratro. A suo giudizio come è stato possibile accumulare un debito simile senza prevedere un piano di rientro concreto in grado quantomeno di arginare la falla?
    “Bisognerebbe chiedere a Bassolino e a Montemarano come tutto ciò si sia potuto verificare senza che se ne siano accorti. Quello dell’efficiente impiego dei budget destinati ai sistemi sanitari regionali è questione centrale di tutte le giunte regionali d’Italia. Non si può pensare che né Bassolino, né Montemarano fossero a conoscenza del problema, anzi, credo proprio che abbiano seguito da vicino e con estrema attenzione la questione, riuscendo egregiamente a far tornare i propri conti a tutto danno della collettività”.
    Pensa che l’attuale amministrazione sia in grado di invertire la rotta oppure Bassolino e la sua giunta sono da considerarsi ormai in balia degli eventi e delle drammatiche emergenze che assediano la regione?
    “L’attuale amministrazione della regione Campania non ha alcuna possibilità di invertire la rotta. L’unica rotta che conoscono è quella che hanno seguito sino ad oggi, quella che ha traghettato i cittadini di Napoli e di tutta la Campania tra i disastri dell’emergenza rifiuti, della criminalità e del disastro finanziario. La cosa più buona che potrebbero fare per la collettività è abbandonare la nave…ma non lo faranno mai perché sulla nave c’è il loro tesoro!”
    Quali sono gli interventi da considerarsi prioritari per riportare alla normalità la situazione?
    “Nessuno si illuda che Bassolino e la sua banda si faranno da parte autonomamente, almeno fino a quando non avranno la garanzia di poter continuare a curare i propri interessi presso altre istituzioni, quale il Parlamento europeo ad esempio. Per riportare alla normalità la situazione non sarà facile e richiederà anni. Certo è che questi ultimi scandali rendono ancora più urgente la necessità di avviare, dopo la bonifica ambientale, una radicale bonifica dello scenario politico che, come il peggiore dei parassiti, da oltre dieci anni sta uccidendola nostra Regione. È questione di tempo, non solo i nostri elettori, ma anche coloro che a suo tempo avevano dato il loro consenso all’attuale maggioranza, determineranno il tramonto del centro sinistra in Campania”.

    Fonte: L'Opinione delle Libertà - Traiano Bertollini | vai alla pagina
    Argomenti: malasanità, sanità, campania, bassolino, napoli, malapolitica, soldi pubblici, pdl, regione Campania | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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