Ti trovi in Home  » Politici  » Flavio ZANONATO  » Moschea. il Presidente Galan parla di Padova senza sapere come stanno realmente le cose.

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Flavio ZANONATO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Padova (PD) (Partito: DS) 


 

Moschea. il Presidente Galan parla di Padova senza sapere come stanno realmente le cose.

  • (01 maggio 2008) - fonte: gazzettino.it - inserita il 01 maggio 2008 da 31

    Caro Direttore, non è la prima volta che il Presidente Galan parla di Padova senza sapere come stanno realmente le cose.
    Approfitto dell'occasione per spiegare a lui e ai lettori del Gazzettino la vicenda della moschea, che la destra prova a strumentalizzare con argomenti privi di ogni fondamento.
    Non è affatto vero, come sostiene Galan, che l'Amministrazione comunale "vuole regalare degli immobili e terreni pubblici a un'associazione islamica che intende creare una scuola coranica".
    Dopo aver liberato le palazzine di via Anelli, dove c'era una mini moschea, abbiamo prima spostato la sala di preghiera in un ex supermercato, concesso in uso gratuito dal proprietario, che ha dimostrato di essere una persona aperta e generosa.
    Poi, dovendo liberare quei locali, abbiamo proposto all'associazione Rahma di ristrutturare a loro spese un edificio rurale pericolante, di proprietà del comune, per installarvi la moschea, pagando un affitto all'Amministrazione.
    Si tratta di un'operazione a costo zero per la collettività e consente a diverse migliaia di cittadini di religione islamica di avere un luogo dove pregare e professare la loro religione.
    Una scelta di civiltà, a mio avviso, e - contemporaneamente - un contributo alla creazione di un clima di rispetto reciproco, che necessita del riconoscimento a tutti dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e del rispetto da parte di tutti dei doveri e delle leggi che regolano la nostra convivenza civile.
    Si tratta quindi di una decisione perfino ovvia, che qualcuno sta tentando di strumentalizzare per raccattare qualche voto in più, senza pensare alle conseguenze delle proprie parole, che hanno come unico obiettivo quello di soffiare sulle paure della gente e di parlare agli istinti più bassi delle persone.
    Nel farlo, oltretutto, si mente sapendo di mentire, ci si nasconde dietro un dito per non dire cosa realmente si pensa, e cioè che chi professa una religione diversa dalla nostra farebbe bene a pregare nel chiuso della sua casa e non in un luogo aperto a tutti i fedeli.
    Credo che questo atteggiamento non ci porti da nessuna parte, oltre ad essere in aperta contraddizione con quanto predicano gli stessi leader nazionali del centrodestra, visto che oggi l'On. Fini, nel suo discorso di insediamento come Presidente della Camera, ha auspicato un rapporto positivo tra la cultura ebraico - cristiana dell'Occidente e l'Islam, nel segno del reciproco rispetto tra identità diverse.
    Un auspicio che io condivido pienamente e che ha bisogno di atti concreti, come quello di consentire a chi arriva nelle nostre città a vivere e lavorare di poter professare liberamente la propria religione.
    Qualcuno invece intende garantire la sicurezza dei cittadini con la demagogia e la propaganda, facendo la faccia feroce e trattando gli immigrati onesti con diffidenza e pregiudizio.
    Io sono convinto del contrario, credo che la sicurezza si garantisca certamente con la repressione della criminalità e con la pretesa del rispetto rigoroso della legalità, ma sono altrettanto necessarie politiche di inclusione e di solidarietà, che combattano la marginalità sociale ed evitino la ghettizzazione di persone che hanno una cultura diversa dalla nostra.
    Comprendo i timori dei cittadini su una questione così delicata, ma posso rassicurarli: l'Amministrazione non ha assunto le decisioni con leggerezza o superficialità, abbiamo chiesto e ottenuto dall'associazione Rahma non solo il rispetto delle leggi, ma anche la condanna di qualunque atteggiamento fondamentalista, che rappresenta un autentico rischio per la nostra democrazia.
    E' questa la logica con la quale ci stiamo muovendo a Padova, e lo abbiamo fatto anche affrontando la questione della moschea.

    Fonte: gazzettino.it | vai alla pagina
    Argomenti: sindaco, Comune, regione veneto, sicurezza dei cittadini, musulmani | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato