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Dichiarazione di Davide ZOGGIA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Venezia (Partito: DS) 


 

L'autostrada a numero chiuso...

  • (28 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - inserita il 29 febbraio 2008 da 31

    «L'autostrada a numero chiuso nelle ore in cui si registrano i picchi di traffico mi sembra una proposta valida sia per concretezza che per realizzabilità». Davide Zoggia , presidente della Provincia, si dichiara pienamente d'accordo col vice ministro ai Trasporti, Cesare De Piccoli, che all'indomani dell'ennesima strage di sangue in A27 ha chiesto e ottenuto un tavolo straordinario in prefettura sulla sicurezza stradale.
    «Ha ragione De Piccoli quando dice che non possiamo aspettare l'apertura del nuovo passante perché non possiamo tollerare altre morti in tangenziale rispetto a un bilancio di sangue che è già pesantissimo.
    Ecco allora che intervenire subito con misure che attuabili in un arco di tempo ragionevole può contribuire a ridurre i rischi. Il contingentamento dei tir nelle ore di punta, quelle cioè in cui congestione e stress possono favorire l'insorgenza di incidenti più o meno gravi - continua Zoggia - è un provvedimento che si può attuare con interventi minimi: l'installazione di un semaforo e la predisposizione di apposite aree di sosta a ridosso dell'arteria».
    Sul modello ormai implementato da anni ai principali valici di frontiera: «Esatto. E io comunque considero la tangenziale e il casello di Villabona proprio alla stregua di un valico. Io vorrei provarci.
    Capisco - prosegue Zoggia - anche le ragioni dell'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso, intervenuto nel dibattito, il quale afferma che a rendere le strade pericolose sia il fattore umano e cioè la distrazione e la violazione del codice della strada.
    Ma all'educazione e alla repressione che lui invoca, aggiungo che occorre affiancare anche condizioni di viabilità meno logoranti. Eliminare le code e diluire la circolazione significa agevolare la lucidità e l'attenzione di chi si trova alla guida magari già da parecchie ore».

    In tale contesto si inserisce l'esperimento, adottato circa otto mesi fa, della disposizione su due corsie dei camion da prima dell'innesto sull'A27 all'uscita del Terraglio in direzione di Milano: il riscontro?. «È stato un contributo che la Provincia ha voluto portare sulla base di uno studio prodotto dall'Università di Padova e lunedì prossimo presenterò i dati a disposizione per valutare se la formula ha portato o meno benefici».
    L'impressione, almeno per gli automobilisti, è quella di trovarsi di fronte a un doppio muro, spesso invalicabile nel caso si voglia accedere all'area di servizio Bazzera o uscire al Terraglio perché i bisonti spesso e volentieri non rispettano le distanze di sicurezza creando un serpentone senza alcuna soluzione di continuità.
    «Ripeto io non ho alcuna pregiudiziale e se arrivano suggerimenti migliorativi, tanto meglio. D'altronde gli spazi di manovra sono strettissimi, sia da un punto di vista fisico che logistico: mi riferisco da un parte all'impossibilità di costruire un'altra corsia e dall'altra di deviare il traffico da qualche altra parte».
    E per il futuro?
    «Ho un sogno, trasformare la tangenziale in un boulevard alberato che ridisegni la fisionomia dell'intera città. Ma ora servono realismo e praticità».

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre | vai alla pagina
    Argomenti: sicurezza stradale, infrastrutture, viabilità, comune venezia mestre, provincia di Venezia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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