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Dichiarazione di Stefano GIUNTA

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Bassano del Grappa (VI) (Partito: AN)  - Consigliere  Consiglio Comunale Bassano del Grappa (VI) (Lista di elezione: AN) 


 

Alloggi pubblici, il Comune favorisce gli anziani

  • (27 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino ed. Vicenza - Emanuele Borsatto - inserita il 28 febbraio 2008 da 31
    Dopo la sentenza del Tar contro il criterio di longevità di residenza, punteggi più pesanti per gli over 65. Giunta: «Aiuti pure ai nuclei con minori»
    Bassano - Il Tar impedisce di applicare il criterio della longevità di residenza anagrafica nell'assegnazione degli alloggi pubblici? E allora il comune di Bassano introduce quello della pura e semplice anzianità. Che, come ha riconosciuto in commissione Servizi sociali l'assessore Stefano Giunta, raccogliendo un'osservazione delle minoranze, è un modo «per far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta».
    Sono passati 13 mesi e mezzo, da quando il Tribunale amministrativo del Veneto ha accolto il ricorso del Sunia, il sindacato degli inquilini, contro la delibera del consiglio comunale che attribuiva da due a otto punti in graduatoria Erp a chi risiedesse da almeno dieci anni in città. L'amministrazione, frattanto, si è appellata al Consiglio di Stato. Il quale, a sua volta, ha già ribaltato la sentenza di primo grado su un contenzioso analogo fra il Sunia e il comune di Vicenza, dichiarando formalmente inammissibile l'impugnazione da parte di un'organizzazione i cui iscritti non sono lesi uniformemente dal provvedimento (chi vive a Vicenza da vecchia data, al contrario, ne è avvantaggiato). Tutto lascia immaginare che il Consiglio di Stato si esprimerà nella stessa maniera sulla querelle bassanese, ma i tempi di attesa restano incerti e comunque lunghi. E rischiano di ritardare ulteriormente la pubblicazione del prossimo bando, mentre a fine giugno scade la graduatoria compilata sulla base di quello del 2005 (che già conteneva, peraltro, la corsia preferenziale per i residenti).
    Ecco perché la giunta sottoporrà presto all'approvazione del consiglio un nuovo sistema di punteggi, che rinuncia al criterio "sub iudice" e riformula i valori da attribuire alle casistiche "premiate" dal Comune, in aggiunta alle condizioni considerate dalla legge regionale. Scendono da 6 a 4 i punti per le famiglie con minori sprovviste di alloggio, ospitate da non meno di sei mesi presso case accoglienza, comunità, ostelli o alberghi, e per quelle che paghino un canone di locazione superiore al 40 per cento del loro reddito complessivo. Passano da 4 a 3 i punti per i nuclei senza minori che non dispongono di un alloggio e per le persone sole con problematiche di tipo psico-sociale. Rimangono 2 i punti per chi si trova in difficoltà economiche ed è assistito dal Comune nel pagamento dell'affitto, qualora il contributo copra più del 50 per cento del canone da versare. Infine, le due novità: 3 punti per la presenza nel nucleo di un lavoratore dipendente o del coniuge superstite non legalmente separato o divorziato, in costanza di versamento Gescal (sempre a patto che l'affitto assorba oltre il 40 per cento del reddito totale), e 4 per la presenza di una o più persone sopra i 65 anni, con una pensione non superiore del 30 per cento rispetto alla minima Inps. Per chi ricade in più categorie, il massimo dei punti cumulabili è 8.
    «Dall'Ater - spiega l'assessore Giunta - ci siamo fatti preparare due graduatorie simulate, con e senza i bonus per i residenti. Abbiamo avuto la conferma che sono gli anziani ad essere più penalizzati dalla disapplicazione di quella voce. Perciò abbiamo inserito due criteri a favore della fascia di età più matura, alla quale abbiamo dimostrato attenzione pure con la realizzazione della casa albergo di via Ognissanti. Anche per quella struttura siamo già di fronte a una domanda superiore all'offerta: più di 60 richieste per 39 alloggi». Il vicesindaco mette in luce l'obiettivo di fondo: «Vogliamo incentivare l'assistenza a domicilio degli anziani, piuttosto che il loro "abbandono" in casa di riposo, una pratica che ha ingenti costi sociali per l'intera collettività. E c'è anche la necessità di rimediare a una sperequazione a discapito dei nuclei italiani, sorpassati in graduatoria dagli extracomunitari, che praticano il ricongiungimento e si fanno raggiungere da parenti anziani con problemi di salute». Qualche dubbio, però, in commissione è sorto. «Un anziano non è solo un peso: con la sua pensione, può anche alleviare la situazione economica di una famiglia» - ha constatato Paola Facchinello. Dello stesso avviso Luigi Galliotto (An): «La priorità va data inequivocabilmente a chi ha minori a carico». Indicazioni di cui Giunta ha subito tenuto conto: «Nella stesura definitiva, prevederemo punti extra per le donne con prole».

    Fonte: Il Gazzettino ed. Vicenza - Emanuele Borsatto | vai alla pagina
    Argomenti: spesa pubblica comune, sociale, regione veneto | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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