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ALL’ORDINE DEL GIORNO AGGRESSIONI E RAPINE ANCHE NELLE VIE DEL CENTRO - Chiusa via Anelli, ma la criminalità è dilagata in tutta Padova
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(08 febbraio 2008) - fonte: La Padania - Leandro Comacchio - inserita il 08 febbraio 2008 da 31
Su altre zone della città di Padova dove si è trasferito spaccio e degrado, dopo la chiusura di via Anelli, oramai si è già detto tutto. I cittadini, alle prime luci della sera, hanno imparato a girare al largo da Piazza De Gasperi, dalle vie intorno alla Stazione, dalla zona della Stanga. Le ultime soluzioni proposte dai cittadini esasperati - come quelle di blindare con grate e cancelli altri palazzi ed altre vie - hanno dimostrato la totale inefficacia di queste iniziative che servono soltanto a spostare il problema qualche passo più in là. Anche la richiesta di una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio non può che restare disattesa, quando si sa che sono soltanto 4 o 5 le gazzelle a disposizione. Ora non c’è zona della città che non lamenti problemi di ordine pubblico, ma come è logico che sia, la repressione di un fenomeno così diffuso in tanti altri quartieri, è divenuta molto più difficile e costosa. «Paradossalmente si stava meglio quando si stava peggio – commenta il consigliere comunale Mariella Mazzetto - perché quando il fortino degli spacciatori di via Anelli era in piena efficienza, il degrado e le attività criminali erano circoscritte e controllabili. L’amministrazione comunale, al momento dello sgombero, non ha saputo rimuovere alla radice la causa del problema che è la presenza ingombrante di centinaia di spacciatori, soprattutto magrebini e nigeriani, che prosperano indisturbati in città. E, quel che è peggio, non sembra nemmeno pronta a lanciare efficaci iniziative che prevedano una prossima inversione di tendenza». In questi ultimi giorni, in un’inquietante escalation di “microcriminalità”, carabinieri e polizia hanno registrato la denuncia di un automobilista rapinato da alcuni giovani, presumibilmente italiani. Un giovane, poi, ha riportato la frattura della mandibola quando si è rifiutato di consegnare il portafoglio ad alcuni giovani coperti dal casco. Altre due sono le rapine messe a segno da un terzetto armato di coltello. È un fenomeno che corre parallelemente al rito dello spritz, così diffuso tra i nostri giovani che, alla sera , si riversano a centinaia in centro storico. È in mezzo a questa chiassosa massa di ragazzi che qualcuno ha pensato bene di approfittarne». «Questa città - conclude Mazzetto - non riesce a dare un messaggio di legalità ai propri cittadini e soprattutto ai propri giovani. L’inerzia negli interventi atti a reprimere le tante situazioni di degrado ha evidentemente comunicato un clima di tolleranza. Purtroppo i cattivi esempi sono più contagiosi dei comportamenti corretti. Contare su questa amministrazione comunale perché dia un chiaro messaggio di legalità mi pare però una pia illusione».
Fonte: La Padania - Leandro Comacchio | vai alla pagina » Segnala errori / abusi