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Dichiarazione di Enrico LETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

"Ci muoviamo sulla linea del Colle saremo responsabili per salvare il Paese" - INTERVISTA

  • (11 luglio 2011) - fonte: La Repubblica - Valentina Conte - inserita il 11 luglio 2011 da 31

    Responsabilità nazionale. Modello Prodi-Ciampi. Napolitano come stella polare. L`opposizione è pronta a scendere in campo, dice Enrico Letta, vicesegretario del Pd. Pronta anche ad un governo di salvezza nazionale.

    La situazione è tesa.

    «Di grandissima preoccupazione. Ne siamo consapevoli, più del governo. L`ultima volta che l`Italia ha vissuto un venerdì così nero era nel `92, quando la lira uscì dallo Sme».

    Come rispondete?

    «Ci muoviamo sulla linea indicata da Napolitano, fatta propria da Bersani e Casini, sabato a Bologna. Il Pd si candida ad essere il country party, il partito dell`Italia. E per farlo costruiamo un`opposizione alla Prodi-Ciampi, in termini di rigore e salvezza del Paese».

    Basterà?

    «L`attacco di venerdì non è stato generico, ma legato all`impressione che il governo italiano ha finito la benzina. Ora è il momento che l`opposizione scenda in campo. Lo faremo presentando, domani, gli emendamenti alla manovra. E ci impegneremo perché sia approvata nei tempi».

    In che modo?

    «Niente ostruzionismi. Diremo sì o no. Se metteranno la fiducia, voteremo no. Ma per respingere la speculazione occorre che la manovra sia approvata. Entro agosto ci sono 30 miliardi di titoli pubblici da rinnovare».

    Non pensa che l`entità da 40 miliardi, ma solo 25 assicurati dall`attuale decreto, sia insufficiente ad azzerare il deficit?

    «Il balletto delle cifre di questi giorni - prima 40, poi 47, addirittura 68 e ora 25 - è indicativo della scarsa credibilità del governo. E, certo, i mercati hanno capito che si tratta di una manovra da governo Leone, da esecutivo balneare, da aumenti della benzina. Si raccattano soldi un po` ovunque. Al contrario, è arrivato il momento di cominciare a parlare di privatizzazioni. Penso a Poste, Ferrovie, Eni, Enel, Finmeccanica e alle 20 mila aziende partecipate degli enti locali. Ma alla manovra manca l`anima, la strategia. Per questo abbiamo chiesto che il governo si dimetta un minuto dopo la sua approvazione».

    Per dare spazio a un governo di responsabilità?

    «Per noi la strada maestra sono le elezioni subito. Ma ci fidiamo del presidente Napolitano. Sarà lui a indicare il voto o un governo di salvezza nazionale che termini la legislatura e difenda i conti. Siamo agli sgoccioli. Berlusconi è alla fine. E a noi interessa salvare il Paese».

    Sarete concilianti sulla manovra?

    «La responsabilità nazionale non significa accettare tutto a scatola chiusa. Domani presenteremo le nostre proposte».

    Ad esempio?

    «Il capitolo crescita e sviluppo manca del tutto. Bisogna rilanciare su liberalizzazioni, privatizzazioni e infrastrutture. Poi modulare l`imposta sui titoli. Rivedere il patto di stabilità per gli enti locali. Toccare le pensioni solo dopo aver tagliato i vitalizi dei parlamentari. E ripulire la manovra dalle "marchette", come quella sulle quote latte. Guardando al dopo».

    Ovvero?

    «Sarà un`estate di lavoro per il Pd. Intanto lanceremo il nostro "Progetto Italia" alle Feste del Pd. E poi stiamo preparando delle proposte per rimettere in piedi la politica industriale».

    Secondo quali direttrici?

    «Calare due nuovi campioni nazionali, con una golden share pubblica e una gestione manageriale. Da una parte il Polo delle reti italiane, che unisca Terna e Snam Rete Gas scorporata da Eni, sul modello inglese. Sarebbe un gigante europeo. Dall`altra parte l`Ans, l`Aziendanord servizi, grande come Eni ed Enel, sul modello tedesco, che raggruppi tutte le ex grandi municipalizzate del Nord. Una politica choc per il Paese».

    Fonte: La Repubblica - Valentina Conte | vai alla pagina

    Argomenti: promesse, partito unico, governo, liberalizzazioni, enti locali, privatizzazioni, infrastrutture, Eni, potere, partecipate, presidente Napolitano, poste italiane, Manovra finanziaria, ferrovie, enel gas, Finmeccanica, vitalizio dei parlamentari, titoli di Stato | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 11 luglio 2011 da 861
    Il Pd vuole privatizzare (svendendo) l'Italia. Lo dice Letta chiaro e tondo: "Poste, Ferrovie, Eni, Enel, Finmeccanica e alle 20 mila aziende partecipate degli enti locali". Altro che referendum sui beni comuni! Fanno il governo di salvezza nazionale con qualche emendamento a scopo 'mimetico' ma è tutto per il potere loro. Di nazionale ci resterà, forse, la squadra di calcio! Questi partiti devono essere esiliati. Che aspettiamo a prendere l'esempio dal Nord Africa?!

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