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Dichiarazione di Enrico Musso

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Genova (GE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Des)  - Senatore (Gruppo: UCD-SVP-AUT) 


 

«E ora basta con i senatori on demand. Dirò a Silvio che vado via» - INTERVISTA

  • (27 ottobre 2010) - fonte: la Repubblica - Antonello Caporale - inserita il 27 ottobre 2010 da 31

    "Poca democrazia nel partito"

    "Sono fuori posto, me lo dico da me".

    Il professor Enrico Musso, docente di Economia applicata a Genova, senatore per volere di Silvio Berlusconi, ha gli incubi.

    "Ho votato no al processo breve, ho appallottolato il testamento biologico, polemizzato sullo scudo fiscale e fatto l'indemoniato quando hanno nominato ministro Brancher".

    E' totalmente fuori posto.

    "Sono qui su indicazione di Berlusconi".

    Lei è un diavoletto, un rovina famiglie.

    "La questione è semplice e perfettamente comprensibile. Se a un tizio che aveva un lavoro e degli interessi lo mandi a Roma ma lo tieni nella nullafacenza, possono accadere due cose"

    La prima delle due.

    "Che il tizio sia totalmente abbelinato".

    Traduca dal genovese.

    "Totalmente rincoglionito. E dunque si pappa la vacanza romana, l'indennità di riguardo e dorme o passeggia. Quando lo chiamano pigia il pulsante. E' il tipico senatore on demand. Non domanda, non fa, non ambisce. Poltrisce".

    Si annoia nella nullafacenza.

    "Oppure il tizio non è totalmente abbelinato e impiega il tempo a leggere le leggi che dovrebbe votare.
    Io purtroppo le leggo e se fanno schifo lo dico. Un po' belìn ci sono".

    Berlusconi non l'ha cacciata ancora e non si sa perché.

    "In verità è sempre cordiale con me. Parla d'altro".

    Lasci il Pdl.

    "Ci sto pensando seriamente e da tempo. Gli chiederò un incontro e gli dirò".

    Troverà casa al gruppo misto.

    "Mah, sto valutando. Intanto mi do da fare. Ho depositato una proposta di legge elettorale. Collegi uninominali ma senza il simbolo accanto al nome del singolo candidato".

    Vede che provoca? Berlusconi impegna se stesso anche se si vota a Fiorenzuola. E lei ha vinto grazie al faccione del Capo.

    "Non c'è dubbio. E infatti il mio è un atto di profonda sfiducia nei confronti degli elettori".

    Non solo è un diavolo ma anche un fior di provocatore.

    "La gente dovrebbe capire chi è che vota, informarsi un tantino. Se non ha voglia, stia a casa a sbadigliare".

    Professore, siamo oltre il possibile.

    "La verità ha le spine, ma resta la verità".

    Vuoi vedere che Musso è capace di votare anche un governo tecnico di larghe intese?

    "Possibile. Probabile. A dirla tutta, anche il Pdl non lo vedo fuori da un esecutivo di tal fatta".

    Non esageri.

    "Serpeggia una voglia matta. In tanti sono pronti a fare la birichinata".

    Berlusconi la restituirà presto a Genova, ai suoi affetti.

    "Tornerò alla bici. Almeno tiene in forma".

    Fonte: la Repubblica - Antonello Caporale | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, pdl, senatori, dissenso, scudo fiscale, processo breve, brancher, governo tecnico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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