Dichiarazione di Osvaldo NAPOLI

Cos’è che non la convince nella trasformazione della Protezione civile in Spa?

«Prima di altri passi è necessario interrogarsi sulle ragioni di così tanti poteri straordinari riuniti in un solo organismo. Dobbiamo chiederci perché per realizzare delle opere che in altri Paesi si fanno con leggi ordinarie, da noi si ricorre a procedure straordinarie».

Ma un obiettivo che si è posto la sua maggioranza...

«Il fine del governo, cioè quello di velocizzare i tempi di esecuzione delle opere di interesse nazionale è sacrosanto. Ma è preliminare, però, studiare il modo migliore per ottenere risultati straordinari con le leggi ordinarie. Questa è la sfida politica di cui deve tener conto il Parlamento e l’esecutivo».

E su questo quanto pesa la vicenda Bertolaso?

«La riflessione che io auspico non ha alcune legame né con le cronache giudiziarie di questi giorni, e che chiamano in causa Guido Bertolaso, al quale va tutta la mia stima, né con l’accantonamento definitivo del provvedimento».

Ma non è casuale, però, che se ne discuta proprio ora, non crede?

«Credo che nel parlare di grandi opere bisogna essere chiari. Bisogna spiegare cosa si intende per grandi opere e oltre quale tetto di spesa esse diventano tali? Non si allude certo a un tratto di strada o alla costruzione di una palestra...Ci riferiamo, infatti, a infrastrutture che hanno una grande valenza nazionale. Per questi lavori, a mio avviso, la strada da seguire è quella delle leggi ordinarie, mentre per gli appalti minori, quelli che non superano una certa quota percentuale di spesa, si può procedere, attestata l’urgenza, per via straordinaria. Voglio dire, dunque, che prima si fissa la cornice, poi tutto quello che sta all’interno del quadro va realizzato velocemente».

Ma non pensa che questo collida con i propositi del governo che dalla vicenda dei rifiuti in Campania fino alla ricostruzione del dopo terremoto in Abruzzo proprio attraverso le emergenze ha cercato di dare il meglio di sé sul fronte dell’efficienza?

«Io penso che si possa essere efficienti anche senza ricorrere a leggi straordinarie, così come tanti altri Paesi fanno. E comunque ritengo che sui grandi progetti, penso ad esempio all’Expo, si debba procedere necessariamente per via ordinaria. A questa condotta, non c’è scampo. All’interno, poi, di queste grandi opere, e solo se singole parti procedono a rilento rischiando di compromettere l’intera opera, si può intervenire per via straordinaria».

E, quindi, eventualmente, anche commissariando i lavori?

«Certo, è una soluzione e affidando i poteri commissariali al responsabile politico del progetto».

Il Partito democratico per voce del suo segretario, Pier Luigi Bersani ha chiesto a Guido Bertolaso di dimettersi, la maggioranza tuttavia fa quadrato intorno al capo della protezione civile, qual è il suo punto di vista?

«Bertolaso sta bene al suo posto e lì deve restare. Per lui ci sono i fatti che parlano e quei fatti non possono essere minimamente offuscati dai sospetti».

Fonte: La Stampa - Paolo Festuccia | vai alla pagina

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