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Gianfranco FINI in data 25 novembre 2009
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Salvatore RONGHI in data 18 novembre 2009
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Antonio POLITO in data 17 novembre 2009
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Renato BRUNETTA in data 14 novembre 2009
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» A Fini non conviene staccare la spina al Cav. E lo sa benissimo
Gennaro MALGIERI in data 06 novembre 2009
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Andrea CAUSIN in data 19 ottobre 2009
A Fini non conviene staccare la spina al Cav. E lo sa benissimo
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(06 novembre 2009) - fonte: Libero - Gennaro Malgieri - inserita il 06 novembre 2009 da 31
Se lo conosco bene, mai e poi mai Gianfranco Fini staccherebbe la spina al governo Berlusconi, come lascia intendere qualche giornale alimentando polemiche nella maggioranza delle quali sarebbe bene fare a meno in un momento che richiede invece massima coesione nel fronteggiare l`offensiva dell`opposizione mediatica, finanziaria e giudiziaria.Non soltanto per ragioni "morali" il presidente della. Camera non mollerebbe l`uomo a cui è legato da un sodalizio politico che dura tre lustri, ma anche per un oggettivo senso di responsabilità, che gli va riconosciuto, comunque la si pensi sull'uomo e sulle idee che incarna.
In altri termini Fini non avrebbe alcun interesse a promuovere (o comunque ad esserne parte) un progetto destabilizzante, orchestrato da improbabili statisti, che finirebbe per travolgere anche lui, nonostante ci sia chi lo descriva, proiettato verso lidi che al momento appaiono francamente fantascientifici. Ne sarebbe travolto perché il quadro politico che verrebbe fuori dall`abbandono, dello schieramento che ha contribuito a costruire non sarebbe riconosciuto dagli elettori di riferimento ed avrebbe comunque vita breve data la sua inevitabile eterogeneità.
Insomma: un nuovo governo per fare che cosa? E poi quali truppe schiererebbe a difesa della sua ipotetica scelta di scaricare Berlusconi? I partiti, per quanto esangui in questa confusa stagione, hanno ancora un senso ed un peso:
Fini al di fuori della formazione politica di cui è stato co-fondatore su chi altri potrebbe contare semmai qualcuno gli facesse balenare ascese mirabolanti? Non è oggettivamente credibile, a prescindere dal fatto che la lealtà dell`uomo (e soltanto chi non lo conosce può sottovalutarla) è a prova di qualsiasi tentazione.
La sua lunghissima carriera politica lo dimostra a sufficienza.Fini può, com`è lecito che sia, nutrire più d`un dubbio sulle politiche di governo, ma ciò non significa che non ne condivida l`impianto generale e che si collochi all`opposizione aspettando l`impossibile arrivo di un qualche Godot. Forse alcuni suoi consiglieri esagerano quando spingono sull`acceleratore di proposte che possono apparire ai più nel centrodestra eterodosse, ma non è da questo che si deve trarre la conclusione che l`ex-leader di An stia lavorando per il re di Prussia. E magari ingenera anche un qualche fastidio sentirgli pronunciare parole che non immaginavamo sulla democrazia parlamentare, mentre tace sul presidenzialismo che è stato la sua bandiera non in anni lontani, bensì fino ad oggi. Tutto questo, comunque- compresa l`apologia del "patriottismo costituzionale" su cui personalmente ho molte perplessità poiché il patriottismo ritengo che si declini attorno ad un sentimento, ad una visione del mondo, ad una tradizione civile e culturale, e non ad uno strumento deputato ad organizza la vita collettiva secondo determinati principi - fa parte di un dibattito, di una pubblica discussione.
E se s`innesta nella vita di un partito piuttosto refrattario a discutere come il PdL, non può che essere salutare.Gli eretici - e se Fini si è convertito all`eresia politica non può che farmi piacere appartenendo alla stessa setta per carattere, vocazione ed inquietudine congenita - sono il sale della democrazia.
L`eresia diventa perniciosa e grottesca, ad un tempo, quando nutre progetti irrealizzabili. E Fini non immagina davvero che "cospirando", come sostiene stoltamente qualcuno, contro Berlusconi si apra una strada cosparsa di petali di rose.
L`uomo è fin troppo avveduto per non comprendere che i suoi personali destini coincidono con quelli della maggioranza a cui appartiene e intorno alla quale ed al suo leader è indispensabile fare quadrato posto che per i prossimi mesi s`annunciano tempeste squassanti.E ben sopra di essi vi sono quelli che dell`Italia che non possono essere calpestati da chicchessia per bramosia di potere o per dabbenaggine politica. A tutto c`è un limite. Perfino alla fantasia di chi coltiva scenari che durano lo spazio della lettura di un articolo di giornale.
Fonte: Libero - Gennaro Malgieri | vai alla pagina » Segnala errori / abusi