-
» Venezia. In Provincia, è vero che lo stipendio da 4.690 euro va a 5.322, al mese. Per il momento non vi è replica.
Giuseppe CANALI in data 10 settembre 2009
-
» Non è degno il dibattito in un partito con questo stillicidio di dichiarazioni basate su tre ipotesi: che sono folle, che sono un 'compagno travestito' e che aspiro a fare il Capo dello stato
Gianfranco FINI in data 10 settembre 2009
-
» «Basta strette di mano a messa».
Giancarlo GENTILINI in data 10 settembre 2009
-
» Linee programmatiche Pd: "Piena condivisione dei contenuti"
Ermanno VENTURA in data 09 settembre 2009
-
» «Vergognoso litigare per le poltrone, mentre la crisi mette in ginocchio imprese e lavoratori»
Andrea CAUSIN in data 09 settembre 2009
-
» «Sette milioni di Ici promessi e non restituiti»
Michele MOGNATO in data 09 settembre 2009
-
» «Immigrati, risorse preziose per l’Italia e il Veneto»
Paolo GIARETTA in data 08 settembre 2009
-
» Franceschini e Bersani rifiutano un confronto
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 06 settembre 2009
-
» «E' allarme democrazia. Dopo Boffo chi ha una notizia fastidiosa per il premier sa di rischiare ritorsioni» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 05 settembre 2009
-
» Intervento alla Festa Democratica di Marghera
Antonio Marco DALLA POZZA in data 05 settembre 2009
-
» «Sindaco? Io ci sono ma voglio restare ministro» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 05 settembre 2009
-
» «Lo dico a tutti, si sta imboccando una china pericolosa. Ora basta killeraggi, l'informazione è a rischio imbarbarimento.
Gianfranco FINI in data 03 settembre 2009
-
» «Dare più punti ai padovani per l’assegnazione delle case pubbliche è inapplicabile. Si deve aumentare il patrimonio di abitazioni pubbliche».
Flavio ZANONATO in data 03 settembre 2009
-
» "Con il Vaticano parlerò solo io"
Silvio BERLUSCONI in data 30 agosto 2009
-
» «Volti nuovi e subito. Il programma Alleati? L’Udc è nel destino del Pd» - INTERVISTA - [Link: Laura Puppato]
Massimo Cacciari in data 28 agosto 2009
-
» «Dissidenti di destra, venite allo scoperto»
Maria Antonietta FARINA COSCIONI in data 27 agosto 2009
-
» «Perché al Pd serve il coraggio di riscoprisi cattolico popolare e socialista» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 27 agosto 2009
-
» «Nell'agenda delle riforme anche una revisione di Concordato e Patti Lateranensi»
Umberto BOSSI in data 27 agosto 2009
-
» «Sinistra ottusa e buonista» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 27 agosto 2009
-
» «Per Frattini è tutto ok, Ma che accade nei campi?» - INTERVISTA
Marina SERENI in data 26 agosto 2009
-
» "Berlusconi non è il male di tutto" - INTERVISTA
Valter VELTRONI in data 23 agosto 2009
-
» «Patti col Pdl? Costa e Fassino hanno troppa fretta» - INTERVISTA
Laura PUPPATO in data 22 agosto 2009
-
» «Chiuso in sé e arroccato in difesa: il Pd così non va» - INTERVISTA
Matteo RENZI in data 20 agosto 2009
-
» «Alleanze con Udc o Sinistra e Libertà? Non pretendiamo di fare da soli. Il Pd deve recuperare le radici cattoliche e socialiste»»
Pier Luigi BERSANI in data 19 agosto 2009
-
» Congresso Pd. «Non andiamo in guerra, ma il confronto deve essere serio e chiaro»
Lucio TIOZZO in data 19 agosto 2009
-
» Regionali: Veneto. Fassino apre a Galan. «Pd flessibile sul territorio»
Piero FASSINO in data 18 agosto 2009
-
» «Per il Sud meglio tornare agli sgravi fiscali automatici» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 10 agosto 2009
-
» «Il Pd non imiti il premier, eviti di lottizzare la Rai» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 10 agosto 2009
-
» «L’Eni non abbandona la chimica»
Dario FRANCESCHINI in data 05 agosto 2009
-
» "La congestione del Passante di Mestre non é un caso, é segno del declino di Galan"
Andrea CAUSIN in data 03 agosto 2009
Dichiarazione di Laura PUPPATO
«Patti col Pdl? Costa e Fassino hanno troppa fretta» - INTERVISTA
-
(22 agosto 2009) - fonte: Il Gazzettino - Alda Vanzan - inserita il 22 agosto 2009 da 31
«Non chiudo la porta. Ma proporli adesso è prematuro, si rischia di finire sedotti e abbandonati»Laura Puppato, lei che è "gradita" al governatore del Veneto, dice sì a un’alleanza Pd-Pdl?
«Io non chiudo la porta in faccia a nessuno, neanche a Galan. Solo che la proposta lanciata da Paolo Costa - "salvare il soldato Galan, che lo voglia o no" - così come la riflessione di Piero Fassino sulle alleanze innovative in Veneto e nel nord, hanno entrambe un errore non solo di sostanza, ma soprattutto temporale. In una parola: è prematuro».
Lei è sindaco di Montebelluna, con il centrosinistra governa in un’area dove la Lega è quasi al 30% e le amministrazioni sono quasi tutte in mano al centrodestra. Di lei Galan ha detto che è la parte del Pd «che stimo e con cui si può dialogare». Secondo lei perché?
«Ho conosciuto Galan in questi sette anni di sindaco, all’inizio è stato un rapporto turbolento. Sono stata eletta, non solo, ma anche, per dare una soluzione alla vicenda di un inceneritore su cui la Regione aveva dato parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale.
Io e Galan ci siamo trovati su opposte sponde. E ho avuto il mio bel daffare per portare il segno negativo al progetto. Che non è stato più realizzato. Penso che Galan, come spesso accade, abbia maturato la convinzione che non basti essere di centrosinistra o ambientalista per avere, dal suo punto di vista, poco valore. A volte i nemici sono più frequentemente in casa, specie quando i sodalizi manifestano crepe, che non all’esterno dove puoi trovare persone più corrette».Crepe in casa di Galan. Cioè le tensioni tra Pdl e Lega?
«La Lega al suo interno ha due anime: una più istituzionale - penso ad esempio al vicegovernatore Manzato - e una più caustica, che manda messaggi faziosi e a cui si deve qualche "prova tecnica di regime" che francamente non ci piace».
Con queste "crepe" è possibile un laboratorio veneto? Un’alleanza con Galan?
«Già Galan, quando parlava di "Forza Veneto", credo non escludesse un laboratorio politico. Io non dico no a priori. Però, la proposta di Costa, in questo momento io non l’avrei fatta: la trovo poco avveduta, anche se Costa ha indubbiamente più esperienza di me».
Perché non avveduta?
«Si rischia di fare come chi si vuole maritare a tutti i costi, e poi si finisce come in letteratura: sedotti e abbandonati. E il rischio è reale».
Fassino chiede: il Pd vuole vincere o stare all’opposizione?
«È chiaro che non dobbiamo considerarci minoranza assoluta, come se fosse stabilito da Dio. Non solo Toscana ed Emilia, anche realtà come Venezia, Padova, la stessa Montebelluna dimostrano che non abbiamo dovuto nasconderci o farci assoggettare per governare. Ma prima di pensare a nuove alleanze dobbiamo presentarci con proposte chiare. E trovare unità al nostro interno».
Quindi Galan ha ragione quando dice che non sa con quale Pd parlare?
«Quando cita Zanonato, Cacciari, Puppato, effettivamente Galan cita tre figure del Pd che sono indiscutibilmente diverse per storia e cultura, ma credo tutte e tre capaci di fare il proprio lavoro.
Ma c’è bisogno di tutte queste figure e non di una parte sola per un lavoro di crescita politica e di buona amministrazione, capace anche di governare questa regione. Certo, per il Pd è prioritario programmare una corsa alle Regionali del 2010 con una immagine unitaria. Oggi c’è troppa frammentazione, troppi "galli nel pollaio", troppe voci distorte».Ad esempio?
«Penso alla proposta che ha fatto Costa. Paolo Costa ha avuto ruoli importantissimi nel centrosinistra, non è l’ultimo dei mohicani: ma la proposta che ha fatto non è compresa dalla base, ha sollevato tante voci critiche. Non dimentichiamo che in questo momento al Pd manca una guida, siamo in piena fase congressuale, non c’è una voce unica oggi. Sì, Galan dice una cosa vera quando chiede: chi è il Pd? quello di Zanonato o di Cacciari o di Puppato?».
Quindi "salva" o no il soldato Galan?
«In questo momento stiamo parlando di una cosa senza costrutto mentre invece bisognerebbe partire da una base programmatica. Dico che adesso è prematuro».
Prematuro rispetto al congresso del Pd?
«Prematuro anche sul fronte del Pdl. Bisogna vedere fino a che punto Galan ha autonomia rispetto al Pdl nazionale e al suo "padre padrone" Berlusconi e, ancora, quanta voglia ha di fare scelte coraggiose accogliendo tesi che non gli sono proprie.
Per intenderci: io, sul nucleare, non la penso come Galan.
Io non so quanto questa scaramuccia estiva tra Lega e Pdl abbia il valore di una separazione e se un domani possa sfociare in un divorzio. So però qual è il mio approccio: mi piace la chiarezza, nella chiarezza si possono fare scelte coraggiose. Ma nella certezza, non nell’equivoco. Questa condizione di chiarezza oggi non c’è: non ce l’abbiamo noi del Pd alle prese con il congresso, non ce l’ha Galan né il Pdl veneto».
Fonte: Il Gazzettino - Alda Vanzan | vai alla pagina » Segnala errori / abusi