Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Personalmente non ho di che essere felice di quanto accaduto, come non ho nulla da eccepire sulla qualità e l’utilità di una infrastruttura che lacera, tra le altre cose, la comunità in cui abito e in cui sono cresciuto. Il Passante serviva, andava fatto. Ma quanto è accaduto nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto non è un caso.

La congestione del traffico è stata figlia di una totale assenza di programmazione che ha dato vita al Passante senza che si provvedesse alla realizzazione della terza corsia sulla Venezia – Trieste.

Ciò che è accaduto è ancor più grave se si pensa che a fronte di un flusso di traffico straordinario, ma prevedibile, le tre società preposte alla gestione e le due regioni interessate, in particolar modo la Regione Veneto, non avevano messo in essere alcuna iniziativa per ridurre la portata della congestione stradale che ha di fatto bloccato per 50 ore una parte del Paese.

C’è il rischio che qualcuno, i “soliti”, dichiarino che il Veneto ha bisogno di nuove strade. Io credo invece che l’area d’Europa più densamente abitata e interessata da insediamenti produttivi ha bisogno di una nuova generazione di infrastrutture che sappia rispondere all’incremento del traffico locale e di attraversamento.

La domanda che si deve fare la politica è “come si muoveranno le merci e le genti tra 30 anni in questa regione?”. Una domanda che qualche anno fa non si è fatto, chi non ha pensato di realizzare la terza corsia sulla Venezia – Trieste ed è responsabile dei gravi ritardi sulla realizzazione della Metropolitana di Superficie e delle inefficienze del trasporto ferroviario su rotaia.

Una classe politica non si misura sulla realizzazione di un’opera, ma sulla funzionalità del complesso delle opere che servono a rispondere un problema. La congestione del Passante non è un fatto incidentale ma è un segno del declino di Galan e della sua raffazzonata maggioranza.”

Fonte: partitodemocraticoveneto.org | vai alla pagina

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