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Dichiarazione di Francesco COSSIGA

Alla data della dichiarazione: Senatore a vita


 

I consigli di Cossiga (non richiesti) alla Polizia. "Prima una vittima, poi mano dura"

  • (08 novembre 2008) - fonte: Repubblica.it - inserita il 08 novembre 2008 da 30

    "Sbagliate le cariche adesso, bisogna aspettare che sparino a qualcuno"

    Aveva iniziato consigliando l'uso di infiltrati nei cortei e evocando le maniere forti da parte delle forza dell'ordine.
    Oggi, Francesco Cossiga, torna nuovamente a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della polizia Antonio Manganelli. E sono, nuovamente, parole destinate ad alimentare polemiche.

    "Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti" dice l'ex presidente. Una visione che il presidente della Camera Gianfranco Fini non sposa affatto: "Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie. Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze".

    Il ragionamento dell'ex presidente è affidato ad una lettera aperta:"Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti".

    Per il senatore a vita, che pensa alle tensioni che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato "un grave errore strategico" reagire con "cariche d'alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante".

    La tattica cossighiana è ben più diretta.
    In pratica si tratta di disporre "che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino".
    A questo punto, continua Cossiga, "l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita".

    Una situazione che farebbe crescere nella gente comune "la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella de L'Unità, li sorregge".

    Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che possano accadere alla sede dell'arcivecovo di Milano o a qualche sede della CAritas o di Pax Christi.

    "Io aspetterei ancora un po' - continua Cossiga - e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di 'Bella ciao', devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti".

    Fonte: Repubblica.it | vai alla pagina
    Argomenti: polizia, studenti, forze dell'ordine, manifestazioni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (3)

  • Inserito il 08 novembre 2008 da 30
    ... e se fosse semplicemente un "vecchio" al quale platealmente nessuno da più retta...e che vuole solo un po' d'attenzione?
  • Inserito il 08 novembre 2008 da 861
    Serve una vittima? Hai 80 anni. Sei responsabile dei disordini in cui morì una giovane ragazza pacifica (Giorgiana Masi). Perchè non ti sacrifichi? Forse sarebbe l'unica cosa giusta che combineresti nella tua miserabile vita.
  • Inserito il 08 novembre 2008 da 31
    Mi sorge un dubbio...Non è che stai facendo il provocatore per spostare l'attenzione della gente dai reali problemi? A 80 anni, conoscendoti, da te questo ed altro. I complici e "amici riconoscenti" poi, tipo qualche amico ex P2, Gladio etc. non ti mancano! A proposito, com'è che si chiama adesso la P2? E Gladio? Questo, guarda caso, non ce lo dici. E se su questo taci...! Povera Italia!

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