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Dichiarazione di Carlo FIDANZA

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Milano (MI) (Gruppo: FI) 


 

“Antifascismo? Andiamoci piano” - INTERVISTA

  • (19 settembre 2008) - fonte: l'Opinione.it - Aldo Torchiaro - inserita il 21 settembre 2008 da 861

    Fascismo e antifascismo. Razzismo, immigrazione, violenza: a Milano Alleanza Nazionale viene messa sotto i riflettori da una polemica artificiosa sulla memoria condivisa. Ieri la maggioranza di Palazzo Marini è stata oggetto di contestazione da parte del corteo di studenti e appartenenti ai centri sociali, organizzato dal Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano, che ha ricordato Abdul Salam G., il diciannovenne di origini africane, ucciso a sprangate da due commercianti domenica scorsa. Abbiamo chiesto a Carlo Fidanza, tra i dirigenti emergenti di An, capogruppo al Comune di Milano e vice presidente di Azione Giovani, di parlarci del clima di questi giorni.
    Cosa risponde a chi dice che Milano sta diventando una città razzista?
    Che siamo di fronte ad un caso tipico di speculazione politica su un fatto tragico che tutta la città ha immediatamente condannato ma che, come ha precisato la polizia e il magistrato che indaga sull’episodio, non ha nessun tipo di connotazione discriminatoria o razzista. E’ un omicidio, un fatto criminale gravissimo che nulla ha a che fare con la politica. Ci auguriamo che i responsabili vengano puniti molto duramente, come meritano.
    Quando si parla di criminalità, entra in gioco la cosiddetta percezione di insicurezza. La situazione sta cambiando con il governo del Pdl?
    Sta cambiando qualcosa soprattutto con il nuovo governo. Adesso finalmente ci sono strumenti nuovi, normative nazionali che contrastano con più energia questi fenomeni. Per anni centrodestra e centrosinistra hanno invocato maggiori poteri, ora che questi poteri ci sono – ed abbiamo provvedimenti concreti come quelli dei militari nelle città – abbiamo un clima nuovo e spero si possa continuare a lavorare con questo contesto di attenzione alla sicurezza.
    In questi giorni si è acceso il dibattito, anche dentro An, sul giudizio storico sul fascismo.
    Gli italiani oggi sono molto attenti ai problemi della loro quotidianità e non molto sensibili a questa discussione. La popolarità del governo Berlusconi registra non a caso il massimo nella scala del gradimento, proprio perché ha iniziato a spron battuto e sta affrontando e risolvendo uno dopo l’altro i problemi degli italiani.
    Però un giudizio sulla storia del Ventennio ce l’ha.
    La storia io la lascerei scrivere e commentare agli storici. Non c’è nessun dubbio sul percorso della destra italiana che si riconosce da moltissimi anni nei valori della Costituzione, della libertà e della democrazia e ne fa una sua bandiera: nella nostra attività politica è un dubbio che non si è mai posto.
    Alla festa di Azione Giovani, Atreju, Gianfranco Fini ha dichiarato di riconoscersi nei valori della democrazia italiana, a partire dall’antifascismo. Si associa?
    Sono valori di base per una destra moderna quelli della libertà e della democrazia. Devo altresì sottolineare che l’antifascismo italiano è stato non soltanto un antifascismo democratico, ma anche altro, anche un fenomeno antidemocratico, nel nome del quale si sono consumati lutti e tragedie. Per questo non possiamo approvarlo in toto.
    Quindi l’antifascismo non è stato del tutto positivo.
    E’ stato positivo per alcuni aspetti ma ha conosciuto anche tante pagine tragiche. Io combatto ogni giorno per la democrazia e per i valori della nostra Costituzione, ma non è vero che quei valori sono stati incarnati da una parte sola.
    Definirebbe o no il fascismo come un male assoluto?
    Io lascio la categoria del male assoluto ai teologi. La politica deve ragionare su categorie diverse. Ci sono state delle abiezioni e delle tragedie che sono scritte e sancite dalla storia e sulle quali il nostro giudizio è quello di tutti gli italiani. Dopodiché ogni fenomeno va storicizzato, ma noi guardiamo avanti, non accettiamo nessun processo da parte di nessuno e sulla nostra affidabilità non si discute, dimostriamo ogni giorno con i fatti la nostra fede nella democrazia.
    In questi giorni gli studenti tornano sui banchi di scuola. Qual è l’istanza di Alleanza Nazionale nei confronti della ricerca di una memoria storica condivisa?
    E’ molto importante che una memoria comune e condivisa si basi su una verità storica riconosciuta. Per troppi anni si è insegnata ai nostri ragazzi una verità parziale, con tante pagine di storia strappate per ragioni ideologiche e ragioni politiche. Questo fortunatamente sta venendo meno: si sta squarciando questa coltre di silenzio, e tanti episodi drammatici, come le Foibe ma anche altri fatti sanguinari della storia italiana, stanno diventando oggetto di studio. Conoscere la vera verità è un presupposto insopprimibile, e in tanti da destra e da sinistra si sono adoperati negli ultimi anni, come ad esempio il presidente Ciampi durante il suo settennato. Stiamo recuperando sul terreno dell’amor patrio, un elemento culturale messo al bando solo pochi anni fa.

    Fonte: l'Opinione.it - Aldo Torchiaro | vai alla pagina
    Argomenti: fascismo, antifascismo, alleanza nazionale, milano | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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