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Dichiarazione di Flavio TOSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Verona (Lista di elezione: Lega)  - Sindaco  Comune Verona (VR) (Partito: Lega)  - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) (Lista di elezione: Lega) 


 

I Rom? Ringraziamo la sinistra

  • (24 aprile 2008) - fonte: La Padania - inserita il 25 aprile 2008 da 783
    Spiega Flavio Tosi, sindaco di Verona: «C’è un problema serio di normative. Da noi le buone leggi vengono smantellate per dare campo libero ai delinquenti stranieri».
    Sindaco Tosi, si riferisce alla Bossi-Fini?
    «Certo. Era una buona legge sull’immigrazione che il Governo uscente ha stravolto. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con la gente che si sente sempre meno sicura anche sotto casa».
    Non pensa che sia anche un problema legato alla carenza di forze dell’ordine?
    «Non solo. Il Paese ha un gap normativo che non permette di arginare il fenomeno della delinquenza. Così ti ritrovi con i delinquenti liberi di fare quello che vogliono. Tanto nessuno li mette dentro o se li prendono dopo due giorni sono già fuori».
    Allora che fare?
    «Bisogna dare più poteri di contrasto ai sindaci, aumentare il numero di forze dell’ordine e se proprio non siamo capaci di mettere nero su bianco una buona legge, almeno proviamo a copiare dalla Spagna. Per fortuna del Paese che al Viminale arriverà presto Maroni».
    Intanto come sindaco si sente impotente di fronte a questa emergenza?
    «Purtroppo sì. Non è possibile che non si possa intervenire nemmeno su balordi che, come capita a Verona, in pieno centro bivaccano ubriacandosi e molestano i passanti».
    E le ordinanze?
    «Non bastano. La realtà è che oggi il potere di intervento è limitato. Avremmo bisogno di poteri come gli sceriffi in America. Da quelle parti non si scherza. Da noi puoi permetterti di fare quello che ti pare con la certezza che non andrai nemmeno un giorno in carcere».
    Colpa della giustizia?
    «Che sia lenta e lacunosa non è una novità. Fa acqua da tutte le parti. E spesso non riesce a dare seguito al lavoro delle forze dell’ordine».
    C’è anche l’emergenza nomadi. A Verona come va?
    «Guardi, in città abbiamo 260 mila abitanti di cui 30 mila stranieri. Di questi sette mila sono rumeni. Brave persone, ottimi lavoratori. Che non hanno nulla a che fare con i nomadi. Questi sì pericolosi. Perfino gli stessi rumeni di Verona non vogliono essere confusi con loro. Sono l’immagine negativa del loro Paese. Sa una cosa?»
    . Prego?
    «La comunità rumena con in testa il console mi hanno detto bravo quando ho fatto chiudere e allontanare il campo nomadi della città».
    Insomma il problema sicurezza sta diventando più comunitario?
    «Il fenomeno dei rom va affrontato seriamente. Non è possibile che appena la Romania è entrata in Europa da loro sono diminuiti i reati e da noi sono quasi raddoppiati. Qui i rom entrano e escono quando vogliono. ma quando se ne vanno, si portano dietro una sfilza di reati infinita. E non puoi farci nulla. Ecco che cosa ti fa rabbia»
    . Si torna al punto di prima: le normative?
    «Sull’espulsione adesso non sono nemmeno validi i motivi di reddito. Lo ha stabilito il decreto legge del 28 febbraio scorso varato dal Governo Prodi. Roba da matti. Oramai sfiduciati, hanno stabilito per legge che non puoi negare il reingresso dei rom per motivi di reddito: una volta allontanati possono tranquillamente rientrare un minuto dopo. Altro che 500 euro in tasca e il biglietto di ritorno in mano come in Spagna. Qui è stato fatto di tutto per agevolare la presenza dei delinquenti. Solo la Lega al Viminale può dare delle risposte».
    E nel frattempo che cosa si può fare?
    «Le dico che cosa ho fatto io appena sono stato eletto sindaco. Ho assunto quaranta nuovi agenti di polizia municipale, ossia sto investendo in sicurezza. Abbiamo installato diverse telecamere, mando la polizia municipale a formarsi al centro di alta formazione di Peschiera Borromeo, ho firmato un patto di sicurezza con la Prefettura a cui abbiamo dato 400 mila euro da investire in sicurezza nel Comune. Ho già inoltrato richiesta formale per un aumento di 72 unità tra poliziotti e carabinieri. E mi sono tenuto la delega alla sicurezza, così in macchina con la polizia locale salgo anche io. Qualcosa si può fare. Qui sta cambiando l’aria. Adesso chi vuole delinquere magari si fa due conti prima e va Padova anzichè qui a Verona».
    Niente ronde?
    «Le porto in Giunta settimana prossima. Il problema di questo ritardo è dovuto ad un certo tipo di magistrati che magari si alzano alla mattina e ti processano per direttissima. L’idea è sul modello delle antiche pattuglie cittadine di Bologna del 1800. Un qualcosa che sia organizzato dal Comune e alle dipendenze della polizia locale. Saranno sul territorio con il compito di segnalare episodi di violenza o presenze sospette. Niente manganelli o roba del genere. Saranno semplicemente un aiuto in più alle nostre forze dell’ordine».

    Fonte: La Padania | vai alla pagina
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