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Dichiarazione di Stefania PRESTIGIACOMO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare (Partito: PdL) 


 

Via libera della Consulta, respinto ricorso delle Regioni

  • (23 giugno 2010) - fonte: www.ilvelino.it - inserita il 25 giugno 2010 da 14114
    “Non ha senso partire adesso e poi tra qualche anno, col cambio di governo, bloccare tutto di nuovo”, ha sottolineato il ministro secondo quanto riporta il Corriere Della Sera di oggi. “Qua la gente - si legge - ha imparato che il nucleare è un vantaggio. Meno tasse, agevolazioni di ogni tipo, forti investimenti sulla qualità della vita pagati da Edf e dal governo. Dal 2006 sugli abitanti della zona si sono riversati 110 milioni di euro, un ‘benefit — garantiscono quelli dell'Enel — inferiore a quello previsto per i siti italiani’”. Alla sinistra, che la Prestigiacomo ricorda essere “divisa su un tema così strategico per il futuro e la sicurezza del Paese”, il ministro, sempre dalle pagine del Corriere della Sera ha offerto “un luogo di confronto condiviso sia esso il ‘Parlamento o una commissione ad hoc’, non importa la formula, l'importante è che si rompa l’incomunicabilità. E al suo governo, a partire da domani mattina con un incontro programmato col sottosegretario Gianni Letta, chiederà di accelerare sulle nomine per l'Agenzia nucleare senza la quale nulla si può fare”. La Prestigiacomo - aggiunge il quotidiano di via Solferino – “vuol sfidare la sinistra ad affrontare i temi base del “no” storico: il costo eccessivo e il problema delle scorie. “Noi riteniamo che il nucleare costi il 20 per cento meno e le scorie sono risolvibili”. “Non vedo problemi di impatto ambientale - commenta il ministro – mi sembra tutto estremamente rispettoso del paesaggio, nulla a che vedere con lo scempio fatto in Sicilia dal petrolchimico”. Stefania Prestigiacomo, conclude insomma il quotidiano milanese “è decisa a giocare in prima persona la partita del nucleare e a trascinare il centrosinistra e Regioni su questa strada. ‘Non è possibile che l'Italia sia l'unico Paese dell'Ocse a non avere il nucleare, quando tutti i leader della sinistra come Obama o Zapatero hanno deciso di cavalcare la green economy che prevede anche il nucleare’”, le parole decise del ministro. 
    Fonte: www.ilvelino.it | vai alla pagina
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