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Dichiarazione di Antonio MANIGLIO

Alla data della dichiarazione: Vicepres. Consiglio Regione Puglia (Lista di elezione: PD) 


 

“Un commissario-Nembo Kid per i consorzi? No, grazie!

  • (08 luglio 2010) - fonte: www.consiglio.puglia.it - inserita il 09 luglio 2010 da 14114
    “Sui consorzi di bonifica non servono minestre riscaldate. Il centrosinistra deve guidare un processo di innovazione vera e di riforma radicale. Come si è fatto sul nucleare, sulle energie alternative e sulle internalizzazioni nelle Asl la Puglia, senza attendere i colpi di teatro di Calderoli, deve aprire il fronte del sostanziale superamento dei consorzi che, in taluni casi, si sono trasformati in carrozzoni di nessuna utilità per gli agricoltori e i cittadini. Nella scorsa legislatura, fedeli al mandato elettorale, abbiamo bloccato l’emissione ingiustificata delle cartelle esattoriali; nei prossimi mesi dobbiamo approvare una legge che non riproponga enti inutili. Non va in questa direzione, purtroppo, e assomiglia ad un pasticcio, l’articolo contenuto nel ddl sull’assestamento al bilancio. Una norma illegittima perché la legge in vigore (la n. 54/80) indica con chiarezza il caso in cui il presidente della giunta può sciogliere gli organi di gestione dei consorzi: riscontrare ‘gravi irregolarità non sanabili’. Ebbene, sui sei consorzi presenti in Puglia tre (Arneo, Terra di Bari e Stornara e Tara) sono commissariati da circa cinque anni perché c’erano quelle condizioni e i loro bilanci e la loro attività di gestione non erano conformi ai dettati della legge. E gli altri? Siamo in presenza di ‘gravi irregolarità non sanabili’? Nell’articolo in questione non c’è alcun riferimento. Le verifiche di questi anni hanno certificato, al contrario, che almeno due consorzi, quelli della provincia di Foggia, hanno bilanci corretti, e non si capisce pertanto la motivazione giuridica di uno scioglimento degli organi con la nomina di un unico commissario regionale per tutti i sei consorzi. La priorità è la legge, non la riproposizione di un regime commissariale che ha già mostrato la sua inadeguatezza e che è destinato a protrarsi nel tempo. Se il compito del commissario-Nembo Kid, come è scritto nel disegno di legge, è quello di verificare la situazione economico-finanziaria dei consorzi, con particolare riferimento a quella debitoria, nonché la situazione precisa degli organici, anche in relazione a inizio e fine attività, è sufficiente dare 45-60 giorni di tempo a commissari o presidenti in carica per fornire i dati necessari, sottoscritti dai revisori dei conti, il cui presidente è nominato dalla Regione. Nel caso ci fosse inadempienza si procede alla nomina di un commissario ad acta che deve essere un funzionario della Regione. Mi pare una soluzione semplice, rispettosa della legge, che non rinvia sine die l’approvazione della riforma e che, soprattutto, non procede tra commissario e sub a nuove dispendiose nomine”
    Fonte: www.consiglio.puglia.it | vai alla pagina
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