-
» Fondazione Basaglia, Cecchini: “Con il budget di salute aiuteremo le persone più fragili”
Claudio CECCHINI in data 08 febbraio 2013
-
» Cecchini: il mobbing è un problema per la qualità della vita dei lavoratori. La risposta efficace deve venire da una riforma generale del welfare in Regione
Claudio CECCHINI in data 05 febbraio 2013
-
» Mobbing e disagio lavorativo. Il Lazio ha bisogno di una Legge regionale finalizzata a prevenire e contrastare il fenomeno
Claudio CECCHINI in data 04 febbraio 2013
-
» Regione Lazio. Cecchini: “Più giustizia sociale e zero sprechi. Con la fiducia degli elettori, via libera entro il primo anno a legge quadro di riforma.”
Claudio CECCHINI in data 04 febbraio 2013
-
» Musicoterapia. Cecchini: “Presto un regolamento per le nuove figure professionali. Riconoscere dignità, qualifiche e mansioni dei nuovi lavoratori”
Claudio CECCHINI in data 02 febbraio 2013
-
» Vogliamo mettere la "giustizia sociale" come presupposto della crescita?
Claudio CECCHINI in data 02 febbraio 2013
-
» Serve una politica che inizi ad aiutare chi ne ha più bisogno
Franco MIRABELLI in data 29 gennaio 2013
-
» Non fermiamoci ai sondaggi: c’è ancora bisogno di lavorare molto
Claudio CECCHINI in data 26 gennaio 2013
-
» Troviamo un modo giusto per far pagare le tasse a chi non le paga
Claudio CECCHINI in data 22 gennaio 2013
-
» Disagio psichico, Cecchini: "Una legge regionale per integrare e migliorare la 180/78"
Claudio CECCHINI in data 19 gennaio 2013
-
» No alla patrimoniale, rendere l'IMU più giusta
Pier Luigi BERSANI in data 18 gennaio 2013
-
» Non siamo tutti uguali, ad aumentare le tasse è stato il governo Berlusconi-Bossi-Maroni
Franco MIRABELLI in data 17 gennaio 2013
-
» Serve una nuova legge regionale per il diritto allo studio
Claudio CECCHINI in data 17 gennaio 2013
-
» Imitare l'Europa contro l'evasione
Pier Luigi BERSANI in data 16 gennaio 2013
-
» No all'aumento delle tasse, lotta all'evasione
Pier Luigi BERSANI in data 16 gennaio 2013
-
» Tares, alle famiglie costerà il 29% in più
Giuseppe BORTOLUSSI in data 16 gennaio 2013
-
» REDDITOMETRO, MUSCARDINI: NON E' LA CURA PER SCOVARE GLI EVASORI
Cristiana Muscardini in data 16 gennaio 2013
-
» Salute mentale: benessere per tutti i cittadini
Claudio CECCHINI in data 16 gennaio 2013
-
» L’insicurezza degli italiani: i rimedi ci sono, ma poco riconosciuti
Claudio CECCHINI in data 16 gennaio 2013
-
» Sostituire l'imu con l'imposta patrimoniale
Antonio Ingroia in data 15 gennaio 2013
-
» Presentazione della Lista Civica Zingaretti
Claudio CECCHINI in data 14 gennaio 2013
-
» Claudio Cecchini alla presentazione dello spettacolo "Il Papa e il poeta"
Claudio CECCHINI in data 11 gennaio 2013
-
» Perché le disuguaglianze minano la democrazia
Claudio CECCHINI in data 11 gennaio 2013
-
» Diritto alla salute: far quadrare i bilanci non significa sopprimerlo
Claudio CECCHINI in data 09 gennaio 2013
-
» Il ritorno dei populismi e dei partiti personali
Franco MIRABELLI in data 07 gennaio 2013
-
» Monti non porta aria nuova, resta l'impegno alla responsabilità
Franco MIRABELLI in data 02 gennaio 2013
-
» Una concezione proprietaria delle istituzioni
Claudio CECCHINI in data 02 gennaio 2013
Dichiarazione di Claudio CECCHINI
Troviamo un modo giusto per far pagare le tasse a chi non le paga
-
(22 gennaio 2013) - fonte: Ufficio Stampa di Caudio Cecchini - inserita il 07 febbraio 2013 da 22726
Va bene: il redditometro è fatto male, è uno strumento complicato e forse impraticabile per cercare di appurare in maniera seria quale sia il reale reddito dei cittadini. Ma vogliamo trovare un metodo oggettivo e serio per evitare che da dichiarazioni dei redditi elusive ed evasive nasca l’opportunità per i furbi e i disonesti di evadere le tasse? Vogliamo con serenità accettare il principio che le tasse si pagano per dare allo Stato le risorse necessarie per fornire servizi ai cittadini? E che se tutti pagassero quanto devono pagare secondo regola, tutti pagheremmo meno? Il nostro Paese è in testa alle classifiche dell’occidente per evasione fiscale: gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 2008, danno una misura del valore aggiunto prodotto evadendo il fisco compresa tra i 255 e i 275 miliardi Euro, con una percentuale sul Pil che, seppure in calo rispetto al 2000, quando era del 19 per cento circa, si assesta ora sul 17,5. Sempre cifre altissime. Che hanno un riscontro umiliante se paragonato con quello di altri paesi europei, molto più basso. E non vale la versione di chi dice che in Italia si evade perché la pressione fiscale è alta. E’ vero sì, ma se ribaltassimo il concetto? Sarà forse alta la pressione perché non tutti pagano? Con il doppio inganno che chi risulta “nulla o poco tenente”, oltre ad aver sottratto risorse, riesce anche poi ad accedere, ingiustamente ad alcuni servizi sociali in modo facilitato proprio per la sua (falsa) posizione di povertà. Tutto ciò è intollerabile. E lo è in maniera molto pesante proprio perché il welfare che abbiamo conosciuto dalla ricostruzione post-bellica in poi, richiede forti revisioni perché difficilmente sostenibile con gli stessi criteri di prima. Per cui chi è veramente povero e bisognoso rischia di rimanere escluso da ogni sostegno. E’ vero: uno strumento come questo, perfettibile come tutti gli strumenti, di autodichiarazione di redditi e patrimoni, non può partire dal principio, esecrabile, che al cittadino vanno fatte le pulci perché sempre sospettato di furbizia opportunistica. Il rapporto Stato-contribuente non può essere fondato su questo visione simil feudale. Ma neppure su quella opposta che ritiene la libertà del cittadino talmente forte da poter impunemente violare il collante del patto sociale e fondativo di uno Stato democratico. Credo che non sia solo una questione tecnica di modelli da compilare e di numeri da mettere in colonna: c’è – dietro – un concezione dello Stato che per troppi, ancora, viene visto solo o come mucca da mungere o come tiranno da spodestare. C’è chi la pensa diversamente.
Fonte: Ufficio Stampa di Caudio Cecchini | vai alla pagina » Segnala errori / abusi