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Dichiarazione di Patrizia TOIA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

Dare sostegno ai giovani investendo in ricerca e formazione e favorendo la mobilità

  • (09 maggio 2011) - fonte: Patrizia Toia.it - inserita il 09 maggio 2011 da 15492
    «La prima cosa e la più essenziale che l’Europa può fare per i giovani è diventare davvero più Europa, cioè più forte politicamente, con maggiori competenze e possibilità di incidere davvero sulle politiche nazionali per quanto riguarda i fattori chiave dello sviluppo e non solo per la contabilità e stabilità della finanza pubblica», ha affermato Patrizia Toia durante un convegno a Milano dal tema “Cosa può fare Europa per i giovani?” e dedicato alla Festa dell’Europa.

    «La prima cosa di cui i giovani hanno bisogno è un Paese che cresce e che non sia solo per “i vecchi”, ma per crescere occorrono scelte di investimento sulla ricerca e l’innovazione ed è proprio su questi elementi che un’Europa più forte e con più competenze potrebbe “dettare legge” agli Stati chiedendo, ad esempio, che la quota del 3% del PIL vada assegnata alla ricerca e che gli investimenti per la formazione del capitale umano (a partire dall’università) non siano tagliati ma diventino una priorità (contrariamente a quello che sta facendo l’Italia in questi ultimi anni)», ha evidenziato Toia.

    «Dare sostegno ai giovani significa per prima cosa lavorare affinché essi possano avere una maggiore occupabilità, offrendo loro più occasioni di lavoro e con opportunità migliori, tenendo presente che questo implica il fornire loro anche una preparazione più idonea alle esigenze del mercato del lavoro odierno», ha precisato Patrizia Toia. «Alcune proposte: favorire la mobilità dei giovani, accrescere le loro competenze e le loro attitudini, oltre alle qualifiche acquisite nel curriculum scolastico, promuovere scambi verso e da altri Paesi, sostenere l’imprenditorialità, favorire l’accesso al credito con strumenti innovativi e coraggiosamente aperti al futuro».

    «L’Europa che parla di buoni posti di lavoro dovrebbe essere di più in prima linea per sconfiggere la precarietà che oggi è la minaccia della disoccupazione giovanile, che è più tragica in Italia che altrove (come dimostrano i dati del Rapporto Italia 2011 dell’Eurispes). Altro che euroscetticismo, altro che cultura dei dialetti: un’Europa forte e autorevole, che sappia internazionalizzare il suo sistema formativo, professionale, di istruzione superiore e di università, può essere una porta importante per entrare in una stagione di sviluppo basata sul lavoro e sull’impresa e quindi sulla coesione sociale», ha concluso Patrizia Toia.
    Fonte: Patrizia Toia.it | vai alla pagina

    Argomenti: giovani, lavoro, ricerca, università, europa, formazione, italia, investimenti, opportunità, europarlamento, unione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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