-
» «Solo a Ferrara è vietato?»
Pietro ICHINO in data 15 novembre 2010
-
» Berlusconi e Fini devono dimettersi
Luigi de MAGISTRIS in data 12 novembre 2010
-
» Lo strappo di Fini non basta, è tempo di opposizione sociale
Giuseppe GIULIETTI in data 09 novembre 2010
-
» «Bravo Fini, ma non lo aspetteremo» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 08 novembre 2010
-
» «I miei 5 punti per battere Berlusconi. E a Renzi dico: concentriamoci sui contenuti» [Link al video]
Nichi VENDOLA in data 05 novembre 2010
-
» Dibattito | Beppe Grillo è un po' qualunquista? Dove sbaglia Beppe Grillo.
Francesco PARDI in data 02 novembre 2010
-
» Dalle tute blu agli insegnanti. Vogliamo in tv tutti i soggetti sociali oscurati.
Giuseppe GIULIETTI in data 02 novembre 2010
-
» «Assurdo pensare che il Lingotto investa qui solo perché l'ad è italiano» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 26 ottobre 2010
-
» Le istituzioni siano al fianco dei lavoratori della Fincantieri
Andrea Filippini in data 25 ottobre 2010
-
» «Il punto sulla disoccupazione e i modi migliori in cui combatterla» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 25 ottobre 2010
-
» «Basta pulsioni anticlericali. E la sinistra torni a vincere unita e per cambiare l'Italia»
Nichi VENDOLA in data 24 ottobre 2010
-
» Passo indietro sui diritti dei lavoratori.
Delia MURER in data 20 ottobre 2010
-
» FIOM:DOBBIAMO STARE DOVE SONO I LAVORATORI
Cesare DAMIANO in data 16 ottobre 2010
-
» CORTEO FIOM: ANCHE DAMIANO (PD) CON MANIFESTANTI
Cesare DAMIANO in data 16 ottobre 2010
-
» Il 16 ottobre in piazza anche contro il bavaglio ad Annozero
Giuseppe GIULIETTI in data 15 ottobre 2010
Dichiarazione di Francesco PARDI
Dibattito | Beppe Grillo è un po' qualunquista? Dove sbaglia Beppe Grillo.
-
(02 novembre 2010) - fonte: micromega-online - inserita il 02 novembre 2010 da 31
La prima impressione che mi ha fatto la lettera di Grillo sulla manifestazione Fiom del 16 ottobre è che non vi abbia partecipato. La sua attitudine, solo contro tutti, produce un blando, sopportabile fastidio ma soprattutto colpisce la mancanza di conoscenza diretta: se ci fosse stato avrebbe visto non solo la sua vastità e intensità ma avrebbe dovuto ammettere la successione molteplice dei tanti interventi dal palco.Non solo dirigenti sindacali “dalle mani morbide” (Landini avrebbe tutto il diritto di arrabbiarsi) ma molti e diversi protagonisti di lotte sempre più difficili. E che un filosofo abbia parlato dallo stesso microfono è davvero sensato considerarlo negativo? I parlamentari poi erano pochi e nessuno di loro ha parlato. Avrebbero anche dovuto restare a casa? Si può teorizzare una forma coatta di pudore per cui i non-operai non possono solidarizzare con gli operai?
Grillo dichiara con veemenza di stare con gli operai, solo con gli operai, e non nasconde di considerare parassiti tutti i non-operai che hanno partecipato alla giornata. Impossibile non ricordare che anche lui è un non-operaio. Dunque il suo merito, in quanto non-operaio, sarebbe non aver partecipato alla giornata?
C’è poi, nella sua lettera, la ripetizione di un luogo comune di facile smercio ma di sempre più ambiguo significato: destra e sinistra sono uguali. Attenzione: i movimenti degli ultimi dieci anni, che non sono il prodotto di Grillo, hanno sempre criticato a fondo l’insipienza della classe dirigente di centrosinistra, che non ha saputo o, peggio, non ha voluto, le numerose volte in cui avrebbe potuto, impedire la resistibile ascesa di Berlusconi.
Ma dire che i due schieramenti sono uguali significa non voler capire quanto siano diversi i due rispettivi elettorati. C’è una differenza fondamentale: quello di centrodestra ha fortemente creduto, oppure ha ritenuto utile credere, all’inverosimile carisma del protagonista della peggiore farsaccia italiana; quello di centrosinistra ha sempre criticato la propria inadeguata classe dirigente.Quando Grillo si adagia nel suo schema preferito fa torto al protagonismo civile che non è affatto distribuito in modo eguale nelle due parti. Come si può confondere chi crede alla panzana del family day celebrato dal testimone meno credibile al mondo (eufemismo) e chi difende i beni comuni come l’acqua contro l’intera batteria dei mezzi di comunicazione al servizio del padrone?
In realtà Grillo vuole vedere il protagonismo civile come una moltitudine indifferenziata di cui si propone come rappresentante non ideologico. Esattamente come la folla dei suoi spettacoli di cui in una serata può rappresentare gli umori più irriverenti.
Ma le forze sociali sono qualcosa di ben più largo e profondo del pubblico divertito e consenziente di una serata di spettacolo. Anche il cittadino che gli concede il credito incondizionato dello spettatore temporaneo ha, quando serve, il pieno possesso della ragione critica.
E tutti i cittadini sensibili alla sua verve saranno in grado di misurare come il programma del movimento Cinque Stelle non abbia alcuna consonanza col liberismo finto (monopolismo reale) del centrodestra e abbia invece molti punti di contatto con le compatibilità ecologiche sostenute dal popolo di centrosinistra.
Pancho Pardi
Fonte: micromega-online | vai alla pagina » Segnala errori / abusi