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Dichiarazione di Severino DAMIOLINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Sellero (BS) (Gruppo: Lega)  - Consigliere  Consiglio Comunale Sellero (BS) (Gruppo: Lega) 


 

Riconoscimento del debito fuori Bilancio per il risarcimento "Ex-Fucinati"

  • (11 ottobre 2010) - fonte: www.damiolini.it - inserita il 19 ottobre 2010 da 6113
    Come ormai tutti sanno il debito fuori bilancio che nel corso dell'ultimo consiglio ci è stato chiesto di riconoscere (nonostante l'assessore al bilancio avesse più volte fermamente escluso che si trattasse di debito fuori bilancio - vedi video) ha origine dalla pronuncia con cui Il TAR di Brescia, con sentenza depositata nei primi mesi del 2009, ha condannato il Comune di Sellero a risarcire il danno vantato dalla società “Prefabbricati Camuna”, classificatasi al secondo posto nella gara di appalto promossa dal Comune di Sellero il 6 febbraio 2003 per il recupero dell'area industriale nota come “ex Fucinati”. Come più volte ricordato, la Società, in origine, aveva chiesto un risarcimento di circa 2 miliardi di vecchie lire per il danno causato dall'illecita condotta tenuta dal Comune nei corso della gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori; Il Comune di Sellero si è costituito chiedendo il rigetto della domanda; il Consiglio di Stato, con sentenza del Novembre 2005, ha affermato che «... Non vi è dubbio che l'Amministrazione abbia posto in essere una violazione delle norme che presiedevano al corretto svolgimento della gara, e una violazione non certo lieve o formale, dato che alle deliberazioni della commissione giudicatrice vennero fatti partecipare due estranei, denominati "consulenti", che non avevano titolo alcuno per farlo. In mancanza di specifiche giustificazioni sul punto, che il Comune non ha ritenuto di avanzare, nemmeno è possibile che si tratti di errore scusabile per qualche motivo contingente». Il TAR di Brescia ha condannato il Comune di Sellero a risarcire il danno vantato dalla società, dichiarando fondata la sentenza del Consiglio di Stato affermando il diritto di «Prefabbricati Camuna» ad ottenere il risarcimento secondo una corretta liquidazione, e ha ordinato al Comune di provvedere alla chiusura della pratica, considerando esclusivamente il cosiddetto «danno negativo», cioè il costo degli atti propedeutici alla gara (ovvero i costi sostenuti per la attività di progettazione dell'opera e quelli relativi alla attività prestata dai dipendenti della Società per raccogliere dati, predisporre atti e documenti necessari alla gara), prendendo in esame la domanda a suo tempo presentata al Comune e stimando il costo necessario per predisporla; costi che il bando di gara aveva quantificato in euro 45.000, equivalenti, come risulta dalla documentazione acclusa alla proposta di riconoscimento, alla cifra versata alla società Prefabbricati Camuna, che però (vedi Lettera del Legale della Prefabbricati Camuna) li ha considerati solo come un acconto sul maggior avere e ha informato l'amministrazione che procederà giudizialmente per vedersi corrispondere la maggior somma che le spetta. Quindi la faccenda non pare ancora chiusa del tutto, con l’Amministrazione che si è già detta pronta a resistere contro un’eventuale azione legale. Abbiamo già espresso più volte le valutazioni politiche in merito alla questione (e avremo purtroppo ancora ocasione di farlo) , per questo motivo nella nostra dichiarazione di voto (scaricabile da qui) ci siamo soffermati sull’aspetto meramente tecnico ritenendo di non poter ravvisare nel debito in questione né un’utilità né un arricchimento per l’ente o la cittadinanza, ma che, anzi, in considerazione anche di quanto affermato dal Consiglio di Stato , sussistano i presupposti per l’individuazione di rilevanti carenze organizzative e procedurali che possano portare alla definizione di specifiche responsabilità. Per questi motivi abbiamo espresso voto contrario al riconoscimento del Debito fuori Bilancio in questione. Inoltre, ai sensi della Legge 289/2002, art. 23 comma 5, abbiamo chiesto che la deliberazione in oggetto e l’intera documentazione venga tempestivamente trasmessa alla Sezione di Controllo e alla Procura della Corte dei Conti della Lombardia ed al Revisore dei Conti del Comune di Sellero, affinché detti organismi possano esprimere un parere in merito alla legittimità della deliberazione assunta e in merito all’ipotesi che si possa configurare un danno erariale e di conseguenza la magistratura contabile possa procedere rivalendosi sui chi ha causato l’obbligazione. Abbiamo chiesto che anche il verbale di deliberazione del consiglio comunale del 28/04/2010 n° 4/2010 (che abbiamo fortemente contestato) ed in cui figura il riconoscimento di un debito fuori bilancio da sentenza esecutiva che non risulta ancora essere stato trasmesso né alla Corte dei Conti né al Revisore del Comune di Sellero , venga trasmesso a detti organismi, unitamente anche a tutte le osservazioni da noi effettuate in merito nel corso della seduta del 31/05/2010. Affinché, anche in questo caso, essi possano esprimere un parere in merito alla legittimità della deliberazione assunta del corso della seduta del 28/04/2010 e in merito all’ipotesi che si possa configurare un danno erariale e di conseguenza la magistratura contabile possa procedere rivalendosi sui chi ha causato l’obbligazione. In entrambi i casi abbiamo inoltre chiesto che si verifichi l’eventualità che anche le spese legali sostenute per resistere in giudizio possano essere ricondotte della tipologia dei debiti fuori bilancio e pertanto oggetto di risarcimento. Vi terremo aggiornati.
    Fonte: www.damiolini.it | vai alla pagina
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