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Dichiarazione di Massimo Cacciari

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: DL) 


 

66/a Mostra del Cinema e no global a Venezia. «Nessun appunto alla Questura, la collaborazione c’è stata»

  • (06 settembre 2009) - fonte: Il Gazzettino - Venezia - Paolo Navarro Dina - inserita il 08 settembre 2009 da 31

    «Non tocca a me sgomberare i no global».

    Prima le accuse dell’assessore alla Produzione culturale, Luana Zanella, poi la requisitoria di Mara Rumiz, assessore ai Lavori pubblici contro i "metodi" utilizzati per sedare la protesta dei No Global al Lido da parte della Questura che ha coordinato i servizi per l’ordine pubblico. Così, di fronte all’«attacco» delle due "assessore", il sindaco Massimo Cacciari non ha potuto far altro che ricalibrare la posizione di Ca’ Farsetti. Così è toccato proprio al primo cittadino "raffreddare" il clima nei rapporti con Santa Chiara.

    «Come per altre edizioni della Mostra la predisposizione dei servizi di sicurezza, come quella delle possibilità e degli spazi per tutte le manifestazioni preventivate, anche di dissenso, è il risultato della collaborazione tra Prefettura, Questura, forze dell’ordine in generale e Comune, collaborazione che nel corso di tutti questi anni si è sempre dimostrata fruttuosa e capace di gestire al meglio situazioni anche difficili, nelle quali, assieme alla tutela dell’ordine pubblico vi è sempre stata la garanzia del diritto a manifestare».

    Dopo aver chiarito la posizione del Comune, Cacciari non si è lasciato scappare l’affondo con una tiratina d’orecchie alle due "assessore". «Anche mercoledì scorso queste tutele e queste garanzie sono state assicurate - chiarisce -, e Ca’ Farsetti non ha alcun appunto da muovere alla gestione che degli eventi e negli accadimenti è stata fatta dalla Questura». Insomma, ognuno è libero di dire quello che vuole, ma Ca’ Farsetti non ha nulla da eccepire.

    Ma allo stesso tempo, Cacciari risponde a chi gli contesta, soprattutto il centrodestra, l’autorizzazione a "Global Beach". «Con altrettanta chiarezza - conclude il sindaco - devo dire che appaiono del tutto fuori luogo gli inviti che mi sono stati rivolti per far cessare la manifestazione cosiddetta "Global Beach", stante il fatto che il Comune non ha rilasciato per la stessa alcuna autorizzazione, e che detta manifestazione si svolge su terreno sul quale Ca’ Farsetti non ha alcuna competenza”.

    Insomma, il Comune non c’entra nulla - e questo lo si sapeva - con le iniziative dei Centri sociali sull’isola. E a questo proposito va registrata anche la posizione del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, che in una nota sottolinea come sia stato "ineccepibile" l’operato delle forze dell’ordine nella giornata di inaugurazione della Mostra del cinema. «Abbiamo fatto il nostro dovere, ma ci viene da chiedere al sindaco:
    la posizione di critica assunta dagli assessori Rumiz e Zanella rappresentano il pensiero ufficiale del Comune? Hanno trovato il tempo l’assessore Zanella in veste di parlamentare, e l’ex magistrato Felice Casson, di fare interrogazioni in Parlamento sulle occupazioni abusive al Lido? Per la Polizia non ci sono zone franche, mentre c’è qualcuno che vorrebbe crearle tanto per farsi un po’ di pubblicità!».

    Sul fronte "Global Beach", risponde Tommaso Cacciari: “Qui non entra nessuno. E qui nessuno può controllare niente. Per mandarci via devono venire, forse, con gli elicotteri”. Autorizzazioni per le proiezioni e l’allestimento delle strutture? “Nessuna, non c’è bisogno – dice – qui è tutto occupato, non serve nessuna autorizzazione. Anzi: dovremmo essere elogiati per quello che abbiamo fatto, visto che, con un investimento massiccio, abbiamo riqualificato un luogo che è di tutti”.

    Ma quanto si paga per assistere agli eventi del “controfestival”? “Per i film – dice ancora Tommaso Cacciari – chiediamo un contributo di un euro a persona, per i concerti dipende dal livello dello spettacolo e dal costo degli artisti, ma il prezzo va da 3 a 5 euro a biglietto. É inutile che la Finanza venga da noi: qui non entra. E i soldi che girano qui sono risorse che servono a rientrare degli investimenti".

    L’altro interrogativo, che circola tra la gente in questi giorni al Lido, è come facciano i No global ad entrare in possesso di alcuni film della Mostra.
    “Semplice – spiega Tommaso Cacciari – ce l’hanno concesso gli stessi registi e produttori del film. Molti sono con noi e verranno anche qui. Anche le polemiche con gli esercenti locali non scompongono i promotori di “Global Beach”. “Il vero problema – chiude Cacciari – è che i prezzi della Mostra tengono lontani i giovani, che sono la parte vitale di un festival.
    Noi siamo orgogliosi di avere un campeggio abusivo al prezzo di 5 euro a persona».

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia - Paolo Navarro Dina | vai alla pagina

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